Ancora la grande danza a Padova. Il 1 ottobre 2022 all’interno del Festival Internazionale La Sfera Danza al Teatro Verdi di Padova andrà in scena la Compagnia madrilena Metamorphosis Dance con CreAcción, regia e coreografia Iratxe Ansa e Igor Bacovich, musiche Juan Belda, interpreti David Serrano, Kate Arber, Katie Courrier, Igor Bacovich e Sephora Ferrillo. La coreografa, direttrice e danzatrice Iratxe Ansa ha collaborato per oltre vent’anni con le migliori compagnie di danza contemporanea del mondo, come Balletto di Basilea, Balletto Gulbenlkian, National Dance Company sotto la guida di Nacho Duato, Balletto dell’Opéra de Lyon e Nederlands Dance Theatre. Nel 2020 l’artista ha ricevuto il premio National Dance Award nella categoria performance e nel 2021 il Max Award come miglior interprete di danza femminile per il suo spettacolo Al naked. In CreAcción nulla è lasciato al caso. I performer si esibiscono in una concatenazione di soli, duetti, trii e lavori di gruppo. Si muovono sul palco con eccezionale precisione e abilità, alla ricerca dell’equilibrio, dell’eleganza e di una comunicazione costante con la musica, l’apparato scenico e il pubblico. Ne nasce un’atmosfera enigmatica e coinvolgente, dominata dall’installazione di un enorme manufatto luminoso in neon bianco che si trasforma continuamente, quasi fosse ...
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A Padova una vetrina contemporanea su giovani performer e sull’incrocio culturale e artistico
Nell’ambito del Festival La Sfera Danza si inserisce il progetto di mobilità artistica internazionale Crossroads – Inhabiting the world, ideato e promosso da DANCEHAUSpiù e Milanoltre Festival, Padova Festival Internazionale La Sfera Danza, Megakles Ballet, con la collaborazione speciale di Eurasia International Network diretto da Stefano Fardelli. Lo spettacolo è una vetrina di danza contemporanea aperta su quattro talentuosi danza-autori che hanno intrapreso un viaggio nei paesi extra-europei a loro destinati, India, Libano, Messico e Senegal. Il progetto prevede la creazione di quattro opere nate dai percorsi creativi di ricerca e dalla collaborazione con artisti locali. L’ibrido multidisciplinare di tecniche e conoscenze delle differenti culture ha generato un’unica grande performance in cui i danzatori sono protagonisti e testimoni di un sapere e di un’esperienza condivisa. Assisteremo alle prime regionali delle quattro opere. Passage (India) di Girish Kumar Rachappa indaga sulla differente visione della morte e dell’aldilà esistente in due culture diverse, quella messicana e quella indiana. Light Darkness (Libano) di Marta Wolowiec è un solo che ruota attorno a due concetti antitetici, luce e oscurità. Il lavoro è nato dalle limitazioni nell’accesso all’elettricità del Libano che influenza l’economia e la vita della popolazione. Gar or gar tombe (Messico) di Sly ...
Read More »A Padova una serata dedicata alla grande danza e ai suoi straordinari protagonisti
Il 24 settembre 2022, al’interno del Festival Internazionale La Sfera Danza organizzato e diretto da Gabriella Furlan Malvezzi, sul palco dello storico Teatro Verdi di Padova si esibiranno i danzatori italiani più affermati sul panorama nazionale e internazionale. Una serata di spettacolo e di grande danza al termine della quale verrà consegnato il Premio Nazionale Sfera d’Oro per la Danza, appositamente realizzato dalla nota scultrice e pittrice padovana Jone Suardi. Tra i premiati ci saranno primi ballerini, étoile e solisti italiani attivi in compagnie d’eccellenza come Opéra di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Het Nationale Ballet di Amsterdam, Royal Ballet di Londra, Balletto di Amburgo, Béjart Ballet Lausanne, Teatro dell’Opera di Roma e numerosi altri performers della scena contemporanea, che si esibiranno in coreografie di repertorio di danza classica, moderna e contemporanea. La giuria sarà presieduta dal critico di danza Alfio Agostini e sarà composta dalle eccellenze della danza, dell’arte e del teatro come Amedeo Amodio, Giuseppe Carbone, Franco del Vita, Gerald Dowler, Gilbert Mayer, Roger Salas, Chlotilde Vayer e Luca Veggetti. Durante la serata verranno consegnati il Premio alla Carriera alla grandissima Liliana Cosi e il Premio Riccardo Drigo a Richard Bonynge, compositore di musica per la danza ...
Read More »Danza sconfinata e scoperta di linguaggi inattesi con “Quel che resta” di Simona Bertozzi
Il 10 settembre 2022, all’interno di Operaestate Festival Veneto 42^ Edizione, a Villa Onigo di Trevignano (TV), sarà in scena Quel che resta – Site Specific, ideazione, regia e coreografia di Simona Bertozzi, interpreti Simona Bertozzi e Marta Ciappina. La coreografa, danzatrice e performer Bertozzi rinsalda la collaborazione con Operaestate con la versione site specific dell’opera Quel che resta. Il lavoro è incluso in THAUMA, progetto multiforme e contenitore di azioni performative poliedriche che pongono la danza al centro della ricerca del movimento, della potenza del gesto e della consapevolezza fisica e psichica. Quel che resta quindi racconta la danza e la creatività che la sottende come un intero organismo vivente, una moltiplicazione di prospettive, di ritmo, tempo e movimento, in cui il corpo cerca e scopre inattesi linguaggi e inaspettate capacità di comunicazione. Ne emerge una danza sconfinata, in grado di sorprenderci e di esistere al di là della nostra cognizione razionale. INFO 10 settembre 2022, ore 18.30 Via Monsignor Floriano Mazzarolo, 5 31040 Trevignano TV Telefono: +39 041 2719035 – 0424 524214 e-mail: biglietteria.festival@comune.bassano.vi.it Stefania Napoli Fotografia: Luca Del Pia © www.giornaledelladanza.com
Read More »La danza è un’arte in grado di creare una connessione fisica ed emotiva
La connessione sociale è uno dei punti focali della nostra specie. Attraverso di essa impariamo dagli altri, per imitazione e condivisione di esperienze. Siamo attenti alle emozioni e alle azioni delle persone che ci circondano, perché il nostro cervello è stato progettato per questo. La connessione sociale dunque è una funzione chiave del nostro cervello, ci aiuta a dare un senso al comportamento umano che in gran parte consiste nel valutare il movimento e le emozioni da esso generate. Gli effetti prodotti dall’arte, quindi, iniziano proprio nel cervello, dove sistemi intricati e complessi la recepiscono e la interpretano con una velocità sorprendente. Assistere a uno spettacolo dal vivo produce una scarica neurale fortissima. Grazie alla capacità della nostra amigdala di provare emozioni ed empatia, anche nell’arte della danza, che è priva di parole, possiamo scoprire un significato e una storia. Il movimento è irresistibile. Le parti principali del cervello si occupano principalmente del movimento e dell’invio di comandi motori ai muscoli in modo che il corpo possa muoversi, elemento essenziale per la sopravvivenza. Il cervello quindi è fortemente stimolato dal movimento, dal linguaggio del corpo, dall’espressione facciale e dai gesti. Ma non siamo solo visivamente attratti dai movimenti degli altri, ...
Read More »L’ego nella danza: componente utile o limite artistico?
La vita di un ballerino è tanto impegnativa a livello psicologico ed emotivo quanto lo è a livello fisico. A volte la danza fa emergere emozioni come gelosia, frustrazione, senso di inadeguatezza e invidia. “Perché la mia compagna ha avuto il ruolo di protagonista e io sono nella fila?”. “Perché al concorso hanno premiato quella compagnia o quel ballerino e non me?” Sono domande comuni e normali tra i danzatori che, in fondo, sono esseri semi-umani, la cui carriera è fortemente orientata alla competitività e alla ricerca di approvazione. Queste emozioni dunque sono comprensibili, tuttavia possono degenerare e trasformarsi in un ego smisurato. Di per sé l’ego può essere uno strumento potente per il danzatore. Se usato correttamente aiuta a costruire fiducia in se stessi, a salire sul palcoscenico con sicurezza e affascinare il pubblico. Tuttavia, è facile che se ne faccia un cattivo uso e un abuso. I danzatori sono condizionati fin dall’infanzia dalla dipendenza da lodi e approvazione. Hanno bisogno di attenzione e applausi. Ciò genera il rischio di diventare dipendenti dal successo e dal riconoscimento. L’ego è probabilmente la cosa più difficile da tenere sotto controllo per un performer, il cui lavoro consiste nell’esibirsi e nel dedicarsi ...
Read More »“Liquid Loft”, polifonia di assoli e linguaggi coreografici nello storico orto botanico di Padova
Il 24 agosto 2022, nell’ambito della 42^ Edizione di Operaestate Festival Veneto, nella storica cornice dell’orto botanico di Padova sarà possibile assistere alla performance della compagnia Liquid Loft dal titolo Stand-Alones (Polyphony), danza e coreografia Luke Baio, Stephanie Cumming, Dong Uk Kim, Katharina Meves, Dante Murillo, Anna Maria Nowak e Hannah Timbrell. Direzione artistica e coreografia Chris Haring, composizione e suono Andreas Berger. La compagnia performativa Liquid Loft è stata fondata nel 2005 dal coreografo austriaco Haring, creatore di opere anche per Les Ballets de Monte Carlo, Staatstheater Kassel, Ballett Moscow e Balletto di Roma, insieme al musicista Andreas Berger, alla danzatrice Stephanie Cumming e al drammaturgo Thomas Jelinek. Ispirato dalla letteratura fantascientifica e dalla teoria dei cyborg, ibridi macchina- organismo che consentono di superare le dicotomie tra umano e meccanico, il lavoro di Liquid Loft riflette il modo in cui la nostra percezione e i nostri corpi si trasformano attraverso i media e l’uso della tecnologia. Con i loro metodi di decostruzione del movimento danzato, i Liquid Loft aprono nuove strade coreografiche e contestualizzano la danza contemporanea in altre forme d’arte. Il linguaggio visivo idiosincratico, le scenografie acustiche e la straordinaria tecnica e professionalità dei danzatori hanno fatto guadagnare ...
Read More »Relazione tra danzatore e spettatore: un’esperienza dinamica, performativa ed empatica
Il mondo delle arti sceniche e quello della scienza hanno iniziato a interagire attraverso le neuroscienze cognitive, branca delle neuroscienze che studia le basi cerebrali del pensiero, e permette di evidenziare i cambiamenti che avvengono nel cervello. I primi approcci finalizzati a indagare la relazione fra artista e pubblico sono iniziati negli anni Ottanta e Novanta e hanno dato vita a quella che viene definita antropologia teatrale. Questa disciplina individua nel teatro ‘l’arte dello spettatore che percepisce attraverso tutti i sensi ciò in cui è coinvolto’ e identifica i principi che l’artista mette in atto per permettere l’attivazione percettiva dello spettatore. Le neuroscienze dimostrano l’esistenza di meccanismi nervosi che consentono di accedere a un livello imitativo del comportamento altrui e dipingono l’esperienza dello spettatore come performativa e non solamente percettiva. Esiste, infatti, una connessione diretta fra la percezione sensoriale e il sistema motorio. Lo spettatore quindi non fruisce passivamente delle scelte coreografiche e scenografiche, ma partecipa e assorbe l’atto performativo a lui dedicato. Di fronte ai danzatori, infatti, il cervello dello spettatore ricostruisce immediatamente un legame emozionale che lo porta a riconoscere empaticamente ciò che sta osservando. La presenza in scena è un’esposizione del corpo e dell’emozione generata dalla danza, ...
Read More »Dopo due anni, i Momix tornano a calcare le scene con l’elettrizzante e onirico “Back to Momix”
Il 2 e 3 agosto 2022 in occasione di La Versiliana Festival, i Momix tornano a calcare le scene dopo oltre due anni di stop forzato con uno spettacolo elettrizzante e imperdibile dal titolo Back to Momix. Nota per gli spettacoli di eccezionale inventiva e bellezza, la compagnia di ballerini-illusionisti è diretta dal visionario e carismatico Moses Pendleton, e possiede la capacità di evocare immagini oniriche create dalle interazioni tra corpi, costumi, movimenti acrobatici, attrezzi e giochi di luce. Back to Momix nasce quindi dal desiderio di riportare leggerezza e spensieratezza, e dalla voglia di celebrare il ritorno dell’arte e della danza sul palcoscenico. Grazie al trasformismo e alla tecnica straordinaria dei ballerini, l’opera diventa una festa fra i Momix e i loro spettatori. Ci riporta a sognare e a perderci in un mondo magico e suggestivo, dove tutto è leggero, spensierato e possibile. INFO 2 e 3 agosto 2022, ore 21.30 Teatro Grande – La Versiliana Viale Morin, 16 Marina di Pietrasanta Lucca 55045 Telefono: +39 0584265757 Stefania Napoli © www.giornaledelladanza.com
Read More »Perché danzare ci rende felici?
In questi ultimi anni, mentre tutti lottiamo per sopravvivere in un mondo in pandemia, ci sono che alcune cose fanno ancora sentire bene grazie a risposte fisiologiche derivate dalle reazioni chimiche del nostro cervello. Esistono quattro ormoni principali che scatenano la felicità e il benessere, e tutti e quattro sono strettamente collegati alla danza. L’ormone dopamina è associato alla motivazione e al circuito di ricompensa, un meccanismo di rinforzo attiva la dopamina quando proviamo gratificazione fisica e psicologica. Loretta Breuning, professoressa emerita di Management presso la California State University East Bay, fondatrice dell’Inner Mammal Institute e autrice del libro ‘Habits of a Happy Brain’, afferma che l’avvicinarsi a una ricompensa genera una sensazione positiva nel cervello e rilascia l’energia necessaria per conseguire l’obiettivo. Il cervello quindi ci ricompensa con la dopamina ogni volta che compiamo un passo verso l’obiettivo, la cui ripetizione stimola ancor più il rilascio dell’ormone. Imparare a ballare richiede proprio un lavoro verso un obiettivo e migliora la risposta del corpo alla dopamina. La serotonina è un neurotrasmettitore che influisce sull’umore e aiuta a regolare altre funzioni dell’organismo come la digestione, il sonno e la salute delle ossa. La serotonina è anche fondamentale per ridurre la depressione ...
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