In queste ore di grande sconforto in seguito alle disposizioni del DPCM del 25 ottobre 2020 tutti i comparti della cultura stanno levando la loro voce per esprimere il dissenso verso la decisione del Governo di chiudere i teatri. C’è chi ha scelto di scendere in piazza per protestare e chi ha deciso di farlo in modi diversi, come i ballerini del Teatro alla Scala di Milano, che hanno espresso il loro rammarico di non poter più andare in scena attraverso una foto che in poche ore è stata diffusa su tutti i profili social dei tersicorei scaligeri. Nell’immagine, diffusa in rete con la frase “ci avete già messo da parte”, i danzatori indossano la mascherina e una maglia nera, con su scritto “make it possible”: un appello accorato per far sì che la loro arte sia appunto “resa possibile” in quello che può essere considerato il tempio della Danza. Nel pomeriggio anche Roberto Bolle ha lanciato un appello sui social: Nel rispetto delle esigenze sanitarie che restano prioritarie, mi unisco alla voce di coloro che chiedono di non sottovalutare il danno che la chiusura di teatri e cinema, realtà che avevano magnificamente interpretato le norme di sicurezza con risultati eccezionali, ...
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Autunno Danza 2020: a Cagliari la XXVI edizione del Festival di danza contemporanea e arti performative
Prende il via Autunno Danza 2020. La kermesse di balletto con oltre un mese di spettacoli, masterclass e residenze con artisti di spicco del panorama nazionale e internazionale. A Cagliari è in corso l’edizione 2020 del Festival Autunno Danza. La rassegna è in programma negli spazi di Sa Manifattura, che hanno già ospitato il progetto “Fuorimargine“, dedicato al sostegno della creatività giovanile. Al Teatro Massimo andrà in scena un ricco cartellone di appuntamenti fino al 15 novembre 2020. Tra gli ospiti della rassegna il coreografo e regista Jacopo Jenna, Giuseppe Chico e Barbara Matijević con “Forecasting” (in collaborazione con Sardegna Teatro). Lo spettacolo intreccia il video con la presenza fisica. Igor e Moreno si esibiscono con “Beat”, spettacolo che mette in discussione il significato del far parte di una generazione cresciuta con la promessa di infinite possibilità. Ginevra Panzetti e Enrico Ticconi con “Harleking”. Il lavoro ha debuttato nel 2018 al Tanzfabrik Berlin all’interno del Festival Open Spaces ed è stato presentato in numerosi festival europei. In cartellone anche una prima nazionale, quella di Lucia Guarino con “Superstite”, con le luci del premio Ubu Gianni Staropoli. Momi Falchi e Tore Muroni, della direzione artistica di Autunno Danza, hanno composto un cartellone che prende l’avvio proprio con Fuorimargine ...
Read More »Studiare danza è importantissimo per i giovani: 5 benefici da sapere
Danza, arte e teatro sono spesso considerati materie di ‘serie B’ negli istituti scolastici, quando invece dovrebbe vedere riconosciuto lo stesso status di discipline come scienze, matematica e lingua straniera, in quanto contribuiscono all’educazione del bambino nella sua interezza, fisica ed emozionale, per le ragioni che vediamo nel seguito. 5 Benefici Migliora la memoria – In ogni classe di danza si imparano dei passi nuovi, anche delle semplici sequenze alla sbarra che aiutano a stimolare la nostra memoria. E’ un validissimo esercizio per la mente che piano piano troverà sempre più facile memorizzare anche sequenze più lunghe. Diminuisce lo stress – La musica che guida la lezione, lo stretching prima e dopo gli esercizi sono tutti elementi che aiutano il corpo a liberarsi dello stress accumulato. Ecco perché sempre più aziende, soprattutto all’estero, offrono ai dipendenti la possibilità di seguire delle classi di danza. Corregge la postura – Chi lavora in ufficio sa bene quando la nostra schiena assomigli più a una S a fine giornata che a un dorso sano. La danza, fatta con la dovuta attenzione, ci aiuta a distenderla, a tenerla dritta e a creare spazio fra una vertebra e l’altra evitando facili schiacciamenti. Rende flessibili i muscoli – Studiare danza classica permette di riacquistare una buona flessibilità muscolare ...
Read More »L’affascinante storia dei Ballets de Monte-Carlo
I Ballets de Monte-Carlo rappresentano una tra le più prestigiose manifestazioni artistiche del Principato. A Montecarlo, il culto della danza rappresenta una vera e propria tradizione di lunga data, nata dalla passione di un impresario geniale, Serge de Diaghilev. Questa sublime arte della bellezza e dell’effimero è oggi magistralmente rappresentata dalla nuova struttura dei Balletti di Montecarlo, che raggruppa la Compagnia, il Festival di Monaco Dance Forum e l’Accademia Principessa Grace, diretta da Jean-Christophe Maillot. Gli inizi dei Ballets de Monte-Carlo Le radici della danza dei Ballets de Monte-Carlo si deve ai Balletti russi. Nel 1909 a Monaco fa la sua comparsa l’arte della coreografia. Sergei Diaghilev presenta per la prima volta a Parigi i suoi Balletti russi. Si stabiliscono a Montecarlo che per due decenni diventa il loro laboratorio creativo. Diaghilev e i suoi collaboratori riformano il balletto dell’epoca in tutte le sue forme. Alla sua morte, avvenuta nel 1929, la compagnia si scioglie. In tanti, tra personalità e coreografi la fanno rinascere sotto diversi appellativi, ma nel 1951 scompare definitivamente. La nascita dell’attuale Compagnia dei Balletti di Montecarlo Nel 1985 nasce la Compagnia dei Balletti di Montecarlo (Ballets de Monte-Carlo) per volontà di S.A.R. la Principessa di Hannover ...
Read More »Quando la danza incontra l’arte: i dipinti più famosi al mondo
Un’arte così poetica e sublime come quella della danza non può che trovare nell’arte figurativa la forma di espressione più idonea. Danza e arte un binomio di grande raffinatezza ed espressività. La danza è un linguaggio che esprime il movimento della vita, che si manifesta attraverso un’armonia di forme e movimenti. Appare così chiaro di quanto anche a livello estetico l’universo del balletto sia un mondo particolarmente legato ed in sintonia con quello dell’arte. Danza e arte: da Canova, a Matisse a Mirò, a Picasso, a Severini, e Renoir La storia dell’arte è costellata di episodi legati a questa dimensione espressiva. In particolare, uno dei movimenti che hanno più ricorso alla danza come elemento chiave della composizione è l’impressionismo. Si tratta di una corrente pittorica che si è concentrata su quello che l’occhio realmente percepisce della natura e del mondo circostante, dunque delle “impressioni”. Non ci si sofferma a una costruzione perfetta della realtà da realizzare sulla tela. Appunto, gli artisti impressionisti sono stati molto colpiti dalla natura o dalle scene di vita urbana con le sue abitudini, i suoi momenti di svago. Renoir ha celebrato la danza nelle opere “Bal au moulin de la Galette” del 1876 o Dance at Bougival” ...
Read More »Come la danza influenza il portamento
Chi non vorrebbe avere la grazia e lo charme di Carla Fracci, la Signora della Danza italiana, o l’allure di Eleonora Abbagnato, l’etoile che tutto il mondo ci invidia? E’ indubbio che studiare danza fin da piccoli influenzi inesorabilmente il nostro portamento. Un imprinting importante soprattutto per le ragazze e per le adolescenti. Non a caso studiare balletto nelle scuole di danza era un must anni fa per tutte le ragazze di buona famiglia. Oggigiorno lo studio della danza rimane un’arte importante con cui confrontarsi e a cui possono accedere con buoni risultati anche le persone in età adulta. Ma come si può ottenere la grazia ed il portamento di una ballerina di danza classica? Il portamento e la danza La danza classica è un’arte e chi frequenta una scuola attenta alla correttezza delle posizioni, ottiene uno stile ed un portamento molto raffinato. Ciò che permette di rimanere in una posizione corretta e di avere movimenti eleganti anche quando non si sta danzando è una muscolatura totalmente allenata e lo studio dei movimenti che comporta un’ attenzione continua alla bellezza e al portamento. Ma come si può ottenere tutto ciò? Innanzitutto tramite uno specchio in cui guardare i movimenti che si praticano ...
Read More »Sosteniamo l’arte e la cultura: 500 bauli in Piazza Duomo a Milano
Cinquecento bauli schierati in piazza Duomo a Milano per denunciare silenziosamente la crisi in cui versa il mondo dello spettacolo dallo scoppio della pandemia. Poco più in là uno striscione con scritto “Un unico settore, un unico futuro” e accanto alle tipiche casse contenenti tutta la strumentazione necessaria all’allestimento degli spettacoli dal vivo – oggi vuote in segno di protesta -, ci sono migliaia di operatori del settore (artisti, organizzatori di eventi, facchini e tecnici) vestiti di nero, in rappresentanza dei 570mila lavoratori del mondo dello spettacolo a rischio. E tra i primi a diffondere sui social l’impressionante schieramento dei bauli prima dell’inizio della manifestazione “Bauli in piazza” iniziata alle 17:00 c’è anche Saturnino Celani, noto musicista e imprenditore italiano. L’intento è quello di chiedere al Governo nuove regole che rendano sostenibili, anche a livello economico, la ripartenza di eventi, spettacoli e fiere. Niente rumore, solo gli applausi di incoraggiamento che sono gli stessi che questi lavoratori sperano di tornare presto a sentire durante gli spettacoli dal vivo. Redazione www.giornaledelladanza.com
Read More »Coronavirus: situazione critica per i teatri, aumenta la crisi della danza
Di tutti i settori colpiti dal coronavirus, sicuramente i teatri sono tra i più danneggiati e soffrono fortemente la ripartenza. Eppure proprio durante il lockdown ci siamo resi conto del ruolo essenziale dell’arte e della cultura per la vita umana. La danza, la musica, i film sono attività necessarie per la crescita e per lo sviluppo umano, ma nonostante ciò la politica ha deciso di metterle ai margini. Le restrizioni attuali per le sale teatrali prevedono una capienza massima di 200 persone distanziate in platea. Tutto ciò non fa che dare il colpo di grazia alle attività culturali. E’ notizia di soli pochi giorni fa che calerà il sipario sullo storico Salone Margherita, il “bagaglino” di via Due Macelli a Roma. I riflettori si sono spenti lo scorso 30 settembre, complice la crisi dovuta al covid-19 e le pressioni della Banca d’Italia, proprietaria dell’immobile, che chiedeva indietro lo stabile. Una notizia che ci lascia profondamente basiti e rattristati. Un pezzo della nostra Italia che va miseramente in frantumi. La ripartenza dei teatri sembra essere un miraggio. L’ATIP, Associazione Teatri Italiani Privati, ha inviato lo scorso 5 ottobre una lettera al Premier Giuseppe Conte, al ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministro dei ...
Read More »Alicia Alonso, il ricordo della prima ballerina assoluta ad un anno dalla morte
Alicia Alonso, nome d’arte di Alicia Ernestina de la Caridad del Cobre Martínez Hoyo nasce a L’Avana il 21 dicembre 1920 e muore nello stesso luogo il 17 ottobre 2019. Ad un anno dalla sua morte il Giornale della Danza rende omaggio alla diva del popolo cubano, “prima ballerina assoluta” per la critica internazionale già dagli anni Trenta. Alicia Alonso ha fatto di Cuba uno dei luoghi più prestigiosi del balletto classico a livello mondiale Insieme al marito Fernando Alonso, appoggiata da Fidel Castro, nel 1948 ha creato il Balletto Nazionale di Cuba e l’Accademia portando la danza nelle fabbriche, nelle scuole e nelle zone dell’Havana più povere e disagiate per donare le borse di studio. Ma non solo. Seppur purtroppo cieca fin dalla giovane età, ha danzato fino a 70 anni. Dopo la sua morte, a 98 anni, i cubani le hanno reso omaggio nelle strade e nelle piazze della capitale. E i suoi ballerini l’hanno ricordata danzando in riva al mare, per le vie della città e nel teatro a lei intitolato. Alicia Alonso si affaccia al mondo della danza nel 1931 a L’Avana, presso la scuola di balletto della Sociedad Pro-Arte Musical, con Nikolai Yavorsky. Inizia a danzare a Cuba con ...
Read More »Gli scaldamuscoli l’accessorio per i danzatori
Gli scaldamuscoli sono un particolare tipo di accessorio da indossare nella parte inferiore delle gambe. Si differenziano dalle calze, in quanto più spessi e normalmente privi dei piedi. Nascono come indumento per i ballerini, poichè scaldano le gambe prima delle performance. Questo accessorio diviene popolare grazie ai film cult “Flash dance” e “Saranno famosi” . Diventano ben presto negli anni di gran moda, principalmente tra gli adolescenti. Tradizionalmente realizzati in lana, gli scaldamuscoli possono variare anche in modelli realizzati in cotone e fibre sintetiche o misti di entrambi. Alcune tipologie sono realizzate anche in ciniglia. Possono variare in lunghezza, arrivando a coprire dalle caviglie fino alle ginocchia, ma non in larghezza, dato che sono in materiale elastico. L’assenza dei piedi deriva dal loro utilizzo originale nel campo della danza. Infatti gli scaldamuscoli lasciano liberi i piedi, per evitare che i ballerini possano scivolare. Il boom degli scaldamuscoli scoppia nel mondo della danza, si è poi esteso ad altri sport per proteggere gli atleti durante l’allenamento e la competizione Diventano di forte tendenza negli anni Ottanta. Sono un accessorio da indossare sulla parte inferiore delle gambe, dal design e dalla funzionalità diversi da quelli delle calze. Generalmente sono più spessi, privi dei ...
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