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Torino accoglie la 25ª edizione di INTERPLAY Festival Danza

Torino si prepara ad accogliere la 25ª edizione di INTERPLAY Festival, l’appuntamento internazionale dedicato alle nuove generazioni della danza contemporanea che si terrà dal 28 maggio al 14 giugno, con un evento speciale il 15 luglio nel Living Lab, il nuovo spazio performativo di Mosaico Danza che si affaccia dal verde della collina verso il centro della città.

Il Festival, che negli anni si è affermato come punto di riferimento per la scena coreografica emergente, si svolgerà in quattro teatri e cinque spazi multidisciplinari con una particolare attenzione al riequilibrio territoriale grazie a eventi anche in periferia, confermando la vocazione di INTERPLAY a creare connessioni tra linguaggi coreografici innovativi e un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo.

Questa edizione vedrà la partecipazione di 24 compagnie provenienti da 8 paesi, con 9 prime nazionali e nuove creazioni site-specific. È particolarmente significativo che molti fra gli ospiti del Festival abbiano recentemente ricevuto importanti riconoscimenti a testimonianza della qualità e della rilevanza della proposta artistica che da venticinque edizioni promuove il dialogo e la sperimentazione, fra coreografie innovative, poetiche diversificate e un mix di artisti emergenti e affermati.

Il tema di quest’anno ruota attorno al concetto di bellezza intesa come lente attraverso cui osservare il presente, tra complessità e trasformazioni: le scelte artistiche si concentrano sulla diversità, sulla ricerca e sull’innovazione, con un forte impegno verso il ricambio generazionale e il sostegno agli artisti emergenti. Inoltre, il festival promuove l’inclusione attraverso il coinvolgimento delle comunità locali e presentazioni in contesti periferici cercando di contrastare la solitudine e favorire la partecipazione collettiva per un progetto culturale inclusivo.

Il Festival esplora tre grandi filoni tematici: Identità e complessità dell’individuo, con artisti come Abbondanza/Bertoni, Clemence Juglet, Roberto Tedesco, Manfredi Perego, Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi.

Trasformazione e decostruzione, con spettacoli che affrontano i cambiamenti culturali e sociali attraverso la danza, firmati da Catarina Casqueiro & Thiago Coelho, Panzetti&Ticconi, Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson, Roberta Maimone, YOY performing arts, Moritz Ostruschnjak, RIART, Colectivo Glovo, Nicola Galli, Collettivo Kiklos e Richard Mascherin; Corpo Politico, un’indagine sul corpo come metafora sociale con artisti del calibro di Stefania Tansini, Marion Alzieu, Maia Joseph, Leila Ka, Omar Rajeh, Danseincolore, Virgilio Sieni, Re_Action Integrated Dance Company.

Il Festival si aprirà – dopo lo straordinario Femina della scorsa edizione del festival – con l’atteso duetto Viro della compagnia Abbondanza/Bertoni (28 maggio, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani), per poi chiudere con la performance Sleep In The Car del coreografo di fama internazionale Virgilio Sieni (14 giugno, Lavanderia a Vapore), con un lavoro di riflessione sulla libertà e sulle costrizioni della contemporaneità.

Tra i momenti più attesi, AeReA di Panzetti/Ticconi con musica originale di Demetrio Castellucci (12 giugno, Lavanderia a Vapore), spettacolo dove la Bandiera rappresenta metaforicamente l’appartenenza ad un sistema, e Totemica di Manfredi Perego (30 maggio, Casa del Teatro), un’indagine sulla fragilità e il potere del corpo. Infine, Roberto Tedesco, uno dei coreografi più promettenti della scena contemporanea, presenterà Decisione Consapevole (30 maggio, Casa del Teatro), selezionato per la NID Platform 2024. Il suo spettacolo esplora la tensione tra libertà e limite, con un’accurata ricerca formale in cui i corpi dei danzatori interagiscono in uno spazio vuoto.

Il festival accoglie prestigiosi artisti internazionali, arricchendo la sua programmazione con opere di grande impatto come Omar Rajeh (Libano/Francia), che con Dance Is Not For Us (10 giugno, Officine Caos) affronta il senso della danza come esperienza collettiva, e una delle coreografe più audaci della scena europea, Leïla Ka (Francia) con il doppio spettacolo C’est Toi Qu’on Adore e Bouffées (6 giugno, Teatro Astra). Ma anche il coreografo tedesco Moritz Ostruschnjak, uno dei nomi più acclamati della nuova scena europea, che torna al festival con Cry Why (12 Giugno, Lavanderia a Vapore), un lavoro per due danzatori, due pianoforti e un musicista in scena. Il gruppo congolese Danseincolore e il coreografo Gervais Tomadiatunga portano Congo, Ka Boye (14 giugno, Lavanderia a Vapore), una performance che celebra la resilienza e il ruolo delle donne nella società congolese, utilizzando materiali riciclati per trasmettere un messaggio di giustizia sociale. E ancora COLECTIVO GLOVO (Spagna/Portogallo), con Trïade (31 maggio, Barriera di Milano), esplora il concetto di unione femminile attraverso un potente simbolismo legato al ciclo vitale di vita, morte e rinascita. Infine, la coreografa francese Marion Alzieu presenta Hold Fast (31 maggio, Barriera di Milano), un lavoro che utilizza lo stile Krump come strumento di riflessione sull’autenticità e sul legame comunitario.

Non mancano le nuove generazioni, con compagnie emergenti che si stanno distinguendo nel panorama internazionale come Sarah Baltzinger & Isaiah Wilson (LU/FR) con Megastructure (4 giugno, Casa del Teatro). I portoghesi Casqueiro E Coelho portano Forget Me Not (4 giugno, Casa del Teatro), una performance che esplora il corpo come luogo di incontro tra razionalità ed emotività, supportata da importanti partner internazionali.

Il collettivo spagnolo Riart, con Rafa Arenas & Idoia Rodriguez, presenta Dérive (7 giugno, Imbarchino), un’opera che esplora la lotta per la libertà e la trasformazione attraverso la danza, con un linguaggio coreografico unico. Clémence Juglet (FR), danzatrice e coreografa premiata, presenta il potente solo Il Faut Que Je (28 maggio, Casa del Teatro), che esplora la ricerca ossessiva di perfezione e soddisfazione, mescolando stili diversi. Infine, Richard Mascherin porta Vacío Espiritual (31 maggio, Barriera di Milano), una performance che unisce danza, musica elettronica dal vivo e ricerca teorica, esplorando il tema della caduta come vulnerabilità e piacere.

Il festival promuove realtà emergenti nazionali, tra cui il trio Yoy Performing Art, fondato nel 2021 da Emma Zani, Roberto Doveri e Timoteo Carbone. Il loro spettacolo Fiori Assenti (5 giugno, MAO) esplora la relazione tra danza e scultura. Stefania Tansini, vincitrice del Premio Ubu 2022 come miglior interprete under 35, presenta Fatti Viva (31 maggio, Barriera di Milano), una performance di danza di comunità che coinvolge le donne del quartiere, offrendo uno spazio di dialogo e libertà. Roberta Maimone porta Wonder, Love (31 maggio, Barriera di Milano), un’opera che esplora la solitudine e la malinconia, rappresentando la tensione tra la speranza di un amore irraggiungibile e la sua impossibilità. Il duo Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi propone Memento (7 giugno, Imbarchino), una performance che riflette sulla delicatezza del ricordo, affrontando la lotta interiore tra ciò che resta e ciò che svanisce.

Infine, Maia Joseph porta The Other (14 giugno, Lavanderia a Vapore), una ricerca intima sull’identità, in cui esplora come liberarsi dalle voci interiorizzate degli altri per ascoltare finalmente la propria.

Il festival dedica spazio anche ai giovani collettivi indipendenti impegnati nell’inclusione sociale, come la Re-Action Integrated Dance Company, che si esibirà negli spazi esterni del Teatro Officine Caos, nel quartiere delle Vallette. Questa compagnia di danza integrata, che include danzatori con e senza disabilità fisico-motoria, utilizza la danza per abbattere stereotipi, promuovere l’integrazione e sostenere le carriere artistiche di danzatori con disabilità.

Oltre agli spettacoli, INTERPLAY propone due TALK per stimolare il dialogo con il pubblico e approfondire tematiche di grande attualità. Il 31 maggio a Barriera di Milano, si discuterà del ruolo della cultura nelle periferie, mentre il 14 giugno alla Lavanderia a Vapore si affronterà il tema del dialogo interculturale con esperti dell’Università di Torino e il centro di ricerca CISAO.

Il 15 luglio, l’ultimo appuntamento al Living Lab, lo spazio performativo creato da Mosaico Danza realizzato grazie alla vincita del bando PNRR TOCC Transizione Ecologica, vedrà in scena Nicola Galli con Cosmorama, esplorazione tra danza e paesaggio, e il Collettivo Kyklos con Roots Unseen, riflessione sull’identità e l’appartenenza.

INTERPLAY 25 si conferma un evento imperdibile per gli amanti della danza contemporanea e della performing art, un festival che continua a rinnovarsi e a creare spazi di dialogo e sperimentazione per artisti e pubblico. Un’occasione unica per scoprire le nuove tendenze della scena coreutica internazionale e lasciarsi ispirare da performance coinvolgenti e innovative.

INFO E BIGLIETTI

Per il programma completo e le modalità di accesso agli spettacoli, visita il sito ufficiale www.mosaicodanza.it o segui gli aggiornamenti sui canali social del Festival.

Michele Olivieri

Foto di RIART_Dèrive

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

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