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Paolo Boncompagni:”Il Concorso di Spoleto?Noi diamo il massimo…e i risultati sono ottimi!”

Paolo Boncompagni

Spoleto Stage 2015: una manifestazione importanti, “incontri” di rilievo della danza: com’è andata questa edizione, ricca, come sempre, di talenti pronti a trasmettere passione e dedizione agli allievi?

Un’edizione, come quelle degli anni passati, che, sempre più, sta diventando un appuntamento molto importante per la danza in Italia. In tutti i nostri impegni, cerchiamo sempre e comunque di fare il nostro meglio, mettendo a disposizione degli allievi figure importanti. Abbiamo ricevuto una buona affluenza di persone, siamo soddisfatti di questa esperienza. Tre giorni, un percorso completo, molto positivo, il mio augurio è che i ragazzi ottengano più consapevolezza in loro stessi. Mi preme sottolineare che i partecipanti erano di ottima qualità. L’unica cosa di cui mi sono rammaricato, in questa edizione, è stata l’assenza del laboratorio di hip hop: avevamo previsto l’insegnante Marisa Ragazzo ma, mio malgrado, nessuno si è iscritto. Speriamo di rifarci nelle prossime edizioni! In definitiva, però, faccio i complimenti a tutti per l’ottimo lavoro e per l’impegno profuso: bravi!

E sempre pochi giorni fa si è conclusa la prima edizione del Concorso di Musical Città di Spoleto, di cui Lei ha curato la Direzione artistica. Ci può fare un breve bilancio?

Il Concorso è una nota dolente, purtroppo: non l’abbiamo fatto…pochissimi scritti e non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo ricevuto circa 30.000 visite sul sito e pensavamo che il risultato sarebbe stato a dir poco ottimo. Cercheremo di riproporlo l’anno prossimo, magari cambiando alcune cose. È pur vero che chiedevamo una performance di un certo livello ma in palio c’erano contratti di lavoro importanti, tra cui i musical Jersey Boys e Jack Lo squartatore. Non è andata benissimo, certo: sono convinto, però, che il prossimo anno miglioreremo!

Passiamo ora a Spoleto 2016: mancano ancora molti mesi, certamente, ma…è possibile avere qualche anticipazione?

Mancano circa 120 giorni, siamo arrivati alla 25ma edizione, sono molto orgoglioso di questo “prodotto”. La prossima edizione si svolgerà dal 13 al 19 marzo a Spoleto, appunto, con una novità: i concorrenti iscritti alla sezione classica saranno suddivisi in due gruppi: Gruppo A riservato a tutti coloro che studiano nelle scuole non a fini professionistici e gruppo B per tutti coloro che studiano presso Enti lirici, teatri, Accademie e Scuole Professionali. Un modo per garantire a tutti un giudizio paritario. Ci auguriamo che anche quest’anno l’esperienza sia utile e importante per tutti.

Perché, secondo lei, Spoleto è il punto di riferimento dei Festival della danza?

Spoleto e la danza in questa cittadina sono il punto di riferimento della danza mondiale: lo scorso anno ben 14 nazioni erano rappresentate dai loro danzatori.

Un concorso importante, dove si sono laureati danzatori di un certo livello che, proprio da qui, hanno iniziato un percorso importante: tra questi cito Claudio Coviello, Timofej Adrijashenko, Alessandro Riga. Una manifestazione che permette ai ballerini di esprimersi, di dimostrare in tre round (eliminatorie, semifinali e finali) il loro livello tecnico. Spoleto è l’unico concorso italiano riconosciuto dalla International Federation Ballet Competition che ammette fra i suoi membri soltanto competizioni che hanno una spiccata qualità organizzativa e un’alta qualità tecnica dei partecipanti. Una qualità guadagnata nel tempo e sul campo. Ringrazio sempre questa piccola cittadina proprio perché ha degli abitanti straordinari che permettono a ragazzi di tutto il mondo di vivere al meglio i giorni che trascorrono qui. Posso tranquillamente dire che è il miglior concorso che c’è in Italia, un concorso difficile che ha una giuria di un certo spessore. Per la prossima edizione stiamo cercando di avere Victor Ullate, Valentina Kozlova, Lukas Timulak, solo per dire alcuni nomi. Sono molto soddisfatto di questi 25 anni. E anche soddisfatto dei componenti la “mia squadra”: il Direttore Artistico Prof.ssa Irina Kashkova che dopo l’abdicazione di Alberto Testa (ora Presidente Onorario) ha preso in mano le redini artistiche dell’evento ottenendo grandi risultati. Persona di grande competenza e indiscussa professionalità. Sara Zuccari, direttore del Giornale della Danza, ideatrice del Premio della critica, della quale è Presidente di Giuria. Premio che molti concorsi ci stanno copiando. Nicoletta Balduzzi da moltissimi anni responsabile della segreteria. Impagabile. E tanti altri che di anno in anno si alternano nei vari ruoli dello staff tecnico e artistico. Noi diamo sempre e comunque il massimo…e i risultati sono ottimi. Non ci resta che continuare così!

www.giornaledelladanza.com

Foto di Federica Boncompagni

 

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