Dal 2015 il celebre Gala internazionale di balletto diretto da Daniele Cipriani, con il suo cast di “étoiles” provenienti dai maggiori teatri del mondo, conquista le platee, in Italia e all’estero, toccando livelli di popolarità raramente conosciuti nel mondo del balletto. Non poteva, quindi, non approdare in bellezza a Milano, una delle capitali storiche del balletto classico, dove andrà in scena al Teatro Arcimboldi, i giorni 29 e 30 novembre alle ore 21,00.
Non a caso, Les Étoiles si presenterà come un’edizione “Best of…”, proponendo al pubblico milanese brani e artisti che sono stati particolarmente apprezzati nelle ultime edizioni del gala, ma anche diverse inedite novità e alcune prestigiose nuove presenze nel cast. Come sempre, il programma offre un mix di spettacolari passi a due e assoli, ottocenteschi, neoclassici, o di raffinata modernità firmati da coreografi di punta.
Per gli appuntamenti milanesi scenderanno in campo (il termine viene spontaneo visto il tifo quasi da stadio che le prodezze di Les Étoiles invariabilmente suscitano) le seguenti star del balletto: Eleonora Abbagnato, Alessandro Frola, Catherine Hurlin, Maia Makhateli, Matteo Miccini, Daniil Simkin, Madoka Sugai. La coppia Polina Semionova e Martin ten Kortenaar (29 novembre) si alternerà con quella formata da Olga Smirnova e Jacopo Tissi (30 novembre).
A loro si unisce Sergio Bernal, con indosso il magnifico costume per lui creato dal re dell’alta moda, Roberto Capucci. Il madrileno Bernal è un caso quasi unico nell’universo della danza spagnola essendo al contempo “bailarín” (ballerino classico) e “bailaor” (danzatore di flamenco); gli spettatori al Teatro Arcimboldi vedranno entrambe le espressioni artistiche di questo divo poliedrico.
Diamo appena qualche anticipazione dei brani che si vedranno. Non mancheranno il passo a due regale da “Diamonds” di George Balanchine (Semionova/Ten Kortenaar), quelli pirotecnici di Marius Petipa tratti dal “Don Chisciotte” (Makhateli/Simkin) e “Il Corsaro” (Smirnova/Tissi), e l’intenso “Black Pas de Deux” de “La Dama delle camelie” di John Neumeier (Sugai/Frola). Un cambio di ‘mood’ è assicurato con gli assoli “Äffi” di Marco Goecke (Miccini) e “Pacopepluto” di Alejandro Cerrudo (Simkin), con la sensualità di un estratto da “Le Parc” di Angelin Preljocaj (Abbagnato), o ancora con brani a firma di David Dawson (Semionova/Ten Kortenaar) e di Paul Lightfoot/Sol León (Smirnova/Tissi).
Per l’occasione Daniele Cipriani ha voluto invitare anche il geniale duo Riva&Repele (al secolo, i coreografi/danzatori Simone Repele e Sasha Riva) a presentare una loro creazione per Les Étoiles su musica di un altro celebre duo, gli indimenticabili Simon & Garfunkel.
Le ultime due sere del novembre ambrosiano potranno forse essere fredde, dal punto di vista meteorologico, ma quest’anno saranno certamente un’occasione per riscaldare gli occhi e i cuori degli spettatori con quanto di più eccezionale si muova – danzi o sfavilli – sulla scena mondiale. Tuttavia, come tiene a ribadire il Direttore Artistico Daniele Cipriani, Les Étoiles è qualcosa di più di uno spettacolo eccezionale: “Ѐ, in miniatura, un mondo senza frontiere, una società senza barriere di genere o altro. La parola pace oggi assume un’urgenza drammatica e i tavoli della politica non sembrano in grado di assicurarla. Noi proviamo, con l’arte della danza, ad offrire all’anima un concentrato di bellezza, convinti che esso possa accendere il desiderio per una bellezza più alta: quella di una vera fratellanza e sorellanza. Voglio parafrasare Neil Armstrong, il primo uomo sulla luna, e dire che piccoli passi di danza possono in qualche modo essere come dei grands jetés per l’umanità”.
Dalla luna alle stelle, a Les Étoiles, il balzo è breve… e anche spettacolare!
Michele Olivieri
Foto: © Malcolm Levinkind
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