Tanti auguri di felice compleanno alla giovane stella del balletto internazionale, Shale Wagman (Toronto, 2 maggio 1999).
Nato in Canada, Wagman fin dalla più tenera età ha dato esempio di un talento eccezionale che lo ha imposto all’attenzione del grande pubblico e degli addetti ai lavori, in prestigiose competizioni di danza e sui palcoscenici internazionali.
Si è formato a Toronto, ma grazie alla partecipazione nel 2014 allo Youth America Grand Prix con la conseguente vittoria del Grand Prix si è reso un acclamato interprete.
Il successo gli ha aperto le porte di celebri accademie grazie a borse di studio offerte dalla Houston Ballet Academy e dalla Bolshoi Academy. Shale alla fine ha scelto di proseguire gli studi all’Académie Princesse Grace di Monte Carlo sotto la direzione di Luca Masala.
Nel 2018 ha vinto il primo premio al prestigioso concorso svizzero Prix de Lausanne e contemporaneamente il premio per l’Arte della Fondazione Rudolf Nureyev.
Tale esito gli ha consentito di accedere come apprendista all’English National Ballet di Londra diretto da Tamara Rojo, dove ha danzato ruoli importanti in balletti come il “Lago dei Cigni” di Derek Deane, “Dust” di Akram Khan, “Frida” di Annabelle Lopez Ochoa, “Lo Schiaccianoci” di Christophe Maillot, “Cinderella” di Christopher Wheeldon, “Chroma solo” di Wayne McGregor, “Danza ungherese n. 1” creata appositamente per lui da Marco Goecke, “Manon” di Kenneth MacMillan, “Grand Pas Classique” di Victor Gsovsky.
Dal 2015, Shale Wagman ha ripetutamente coreografato, tra cui lavori per l’Académie Princesse Grace, Les Rencontres Philosophiques de Monaco e il Gala de Danza in Messico.
Nel 2021 è stato ingaggiato dal Bayerisches Staatsballett con la nomina a primo solista per la stagione 2022-23 dove ha danzato, tra gli altri, nei balletti “Der Schneesturm” di Andrey Kaydanovskiy, “Cinderella” di Chistopher Wheeldon, “Jewels: Rubies” di George Balanchine, “Giselle” di Peter Wright, “Sweet Bones” di Marco Goecke, “Affairs of the Heart” di David Dawson, “Coppélia” di Roland Petit, “Emeralds” di George Balanchine, “Swan Lake” di Ray Barra, “Bedroom Folk” di Sharon Eyal, “Romeo e Giulietta” di John Cranko, “Ouverture di Čajkovskij” di Alexei Ratmansky, “Sogno di una notte di mezza estate” di John Neumeier, “Schmetterling” di S. León e P. Lightfoot, “La Bayadère” di Patrice Bart da Marius Petipa, “Alice nel paese delle meraviglie” di Christopher Wheeldon.
È stato l’ospite più giovane mai invitato ad interpretare un ruolo principale (James ne “La Sylphide”) al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo.
Si è esibito in numerosi Gala, tra cui l’International Ballet Festival di San Pietroburgo Dance Open (2019) e il Gala de Danza a Los Cabos, in Messico.
Nel 2024 Shale Wagman è entrato a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi diretto da José Martinez con il grado di “Quadrille”.
Nel 2025 Shale Wagman ha danzato in coppia con la prima ballerina della Scala Martina Arduino un estratto da “Fiamme di Parigi” su coreografia di Vasilij Vainonen durante il programma di Roberto Bolle “Viva la Danza” trasmesso da Rai1.
Da tutta la redazione del Giornale della Danza gli auguri di buon compleanno a Shale Wagman con i migliori auspici per la sua straordinaria carriera in forte ascesa.
Michele Olivieri
Foto di © Daria Zaytseva
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