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Il meglio di… L’étoile Roberto Bolle si racconta al giornaledelladanza.com

Intervista del 1 dicembre 2011 Scoperto da Rudolf Nureyev, la sua carriera ha oramai toccato vertici prestigiosi ballando nei più importanti teatri del mondo a fianco delle più grandi étoiles della danza degli ultimi anni: Altnyai Asylmuratova, Darcey Bussel, Alessandra Ferrri, Sylvie Guillem, Svetlana Zhakarova, per citarne solo alcune. Raccontaci il tuo ultimo lavoro l’Orpheus di John Neumeier con l’Hamburg Ballet? In che modo hai interpretato “Orfeo”? Orpheus è stato per me un balletto molto desiderato che ho ballato dopo due anni dal previsto debutto. È un onore che un coreografo della portata di John Neumeier , uno dei geni della coreografia e del balletto moderno e narrativo, abbia plasmato una creazione su di me. Un grande riconoscimento e un punto di arrivo per la mia carriera. Insieme abbiamo fatto un lavoro molto intenso e profondo sulla figura di Orfeo cercando di entrare e delineare la personalità, la parte più profonda del personaggio. Le tue sensazioni in questo ruolo? Abbiamo dato vita ad un personaggio molto vero e sensibile. Neumeier è riuscito, attraverso un linguaggio moderno, a dare una grande verità al mito. Ed è proprio grazie a questo tipo di linguaggio che sono riuscito ad entrare profondamente nel ruolo ...

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Social Network Estate: Mario Marozzi

Social Network Estate è la rubrica per l’estate, ideata dal direttore Sara Zuccari, in cui la redazione h24 del giornaledelladanza.com avrà i riflettori puntati sui personaggi della danza italiana ed internazionale per seguirli nella loro estate 2012, tramite i social network: facebook, twitter, Flickr, etc… Mercoledì 25 luglio Facebook Mario Marozzi In questa vita ho imparato a non soffrire per un amicizia persa… Perchè quando le persone ti abbandonano, vuol dire che l’amicizia non era vera, perciò non vale la pena soffrire per chi non merita neanche una scheggia del tuo cuore!!! (Bastarda♥)

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Stoffa per la Danza: Il costume del seicento

Il 600 rappresenta un periodo determinante per l’evoluzione del costume così come lo intendiamo oggi. Chi veste comprende e desidera creare un abito che sappia vestire l’anima del danzatore, suggellare quel patto d’amore che inizia a crearsi tra  passi e piroette. Nel 1661 Luigi XIV fondò l’accademia Nazionale della Musica della Danza e nacque la professione del ballerino professionista e di qui la necessità di un abito unico nella consapevolezza di rappresentare il corpo dove il danzatore rispecchia lo spirito ma anche un abito che  deve agevolare i movimenti sempre più rapidi del danzatore stesso . Anche se le tenute erano ancora molto elaborate , ricami e colori che richiamavano alla ricchezza ed allo splendore proprio di questo secolo “superfluo” cosi come gli accessori che non dovevano mai mancare. Questo stile era riversato anche nella vita di quel tempo infatti E’ proprio attraverso le tele dei grandi artisti che possiamo conoscere le vere donne e i veri uomini, di quelli che si incontravano per strada, in un caffè, colti con il sudore negli occhi mentre con un piede si facevano nervosamente strada nei campi. Ognuno di essi veniva rappresentato per quello che era, per i loro sguardi ma anche nei ...

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L’Italia protagonista al concorso di Burgos in Spagna

  L’Italia domina il concorso internazionale di Burgos (Spagna), tenutosi il 25, 26 e 27 luglio, dove gli italiani Mattia Russo e Diego Tortelli con Descaminos de dos hanno vinto il primo posto ex equo con  Guido Sarli e Manuel Rodriguez con la coreografia Fifth Corner. La prima opera rivendica “il bene che la vita ci offre” e si basa sulle musiche di Cliff Martinez, la seconda tratta dell’essenza più primitiva dell’essere umano e conta sull’interpretazione dei ballerini Xavi Auquer, Ares D’angelo e Lautaro Reyes. La serata ha visto inoltre la partecipazione del Ballet Contemporáneo de Burgos. I premi assegnati, consegnati al Teatro Principal, sono stati: 9000 euro per il primo posto, 6000 euro per il secondo posto vinto a pari merito dagli spagnoli Jorge García Pérez e Alba Carbonell con Recayó en Bipolar Skin e da  Ángel Rodríguez con Two women. Il terzo posto, patrocinato dalla Fondazione Autor-SGAE, di 2.500 euro è andato alla compagnia di danza contemporanea T.A.C.H. con Menos Loops. Il premio per la miglior interpretazione, pari a 1.500 euro, è andato alla creazione di Candelaria Antelo, artista presso Centro Coreográfico de La Gomera, e Arthur Bernard Bazin per la creazione Te odiero, coreografia ispirata alle musiche di Louis Armstrong, che ha aggiunto un ennesimo premio a quelli già ricevuti ad Alcobendas, Madrid. Tra i vincitori dell’undicesima edizione, oltre ai premi assegnati dalla giuria, sono stati assegnati dei premi dal centro di produzione e creazione scenica ...

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L’ultimo saluto a Richard Cragun

  Si è spento ieri a Rio de Janeiro il danzatore americano Richard Cragun, famoso partner di Marcia Haydée. Nato a Sacramento, negli Stati Uniti, Cragun intraprese i suoi studi di danza alla Banff School of Fine Arts in Canada, studi che poi proseguì presso la Royal Ballet School di Londra e la scuola di Vera Volkova a Copenhagen. Il suo sviluppo artistico è strettamente associato a John Cranko con cui collaborò sin dal 1962 per lo Stuttgart Ballet e continuando ad interpretare i ruoli per lui creati dal grande  coreografo anche dopo la sua morte. Ha danzato inoltre coreografie di Macmillan, Neumeier, Kylian, Forsythe e Béjart. Dal 1996 al 1999 è stato il direttore del corpo di ballo del Deutsche Oper Berlin. In seguito ha collaborato con il Teatro Municipal di Rio de Janeiro.   Lorena Coppola

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MAD Vieste Festival 2012

M.A.D. Vieste Prize è un contest on-line aperto per gli artisti, una piattaforma culturale dedicata alla contaminazione tra arti visive e performative. Quest’anno, il comune di Vieste ha deciso di ospitare il M.A.D. Vieste Festival con la volontà di sostenere l’arte e promuovere la crescita professionale dei suoi partecipanti; la rassegna verrà inaugurata il 2 settembre con la partecipazione del danzatore Toni Candeloro e si concluderà l’8 settembre con un Galà di Chiusura in cui sarà presente il noto coreografo e ballerino Andrè De La Roche . Le opere finaliste che verranno accolte al M.A.D. Vieste Festival saranno selezionate attraverso una modalità mista che prevede il voto on-line e la scelta da parte di una giuria competente la quale riconoscerà ai migliori un premio in denaro. La giuria della categoria danza sarà costituita da Anna Razzi (Direttrice del Teatro San Carlo Di Napoli), Daniel Agesilas (Coreografo e Direttore di CNSMD de Paris), Laura Comi (Direttrice della scuola dell’Opera di Roma), Toni Candeloro (Ballerino e Coreografo), Andre’ De La Roche (Ballerino, Regista e Coreografo), Virgilio Pitzalis (Coreografo), Byron (Coreografo e Ballerino), Attila (Ballerino e coreografo) e Betty Style (Ballerina e coreografa). Per la categoria arte ci saranno  Maurizio Coccia (direttore del Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Palazzo Lucarini di Trevi), Lorenzo o Marco Poggiali ...

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Il meglio di… Intervista a Petra Conti: “La danza è una vocazione”

Intervista del 21 ottobre 2011 Prima di parlare della tua carriera, ci puoi raccontare il tuo primissimo ricordo legato alla danza? È stato amore a prima vista? A dir la verità, non ho un vero e proprio ricordo legato alla danza. Sono nata in una famiglia di danzatori ed è tutto nato molto naturalmente in me. Ricordo, però, di aver visto un video che mi impressionò positivamente…forse è quello il primo momento in cui ho pensato alla danza e al fatto di potermi avvicinare ad essa! La tua carriera di ballerina è iniziata all’accademia Nazionale di Danza: come hai vissuto gli anni che ti hanno poi portato al diploma? Sono stati anni molto impegnativi: ho lavorato duramente, seguivo molte lezioni di danza e al contempo dovevo anche andare a scuola. È stata un’esperienza che sicuramente mi ha fatto crescere: vivevo lontana dalla mia famiglia, non avevo una vita privata, fondamentalmente vivevo in accademia. Sono stati otto anni molto intensi, ho imparato molto e, anche grazie al mio Maestro Zarko Prebil, che mi ha seguita negli anni, ho avuto la possibilità di andare a San Pietroburgo. Sono tantissimi i giovani danzatori che, dopo un periodo di formazione all’estero, decidono di non ...

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Medicina e Danza Estate – La distorsione della caviglia: il trauma acuto più frequente tra i danzatori

  Le patologie ortopediche che affliggono i danzatori sono prevalentemente di natura cronica ovvero da sovraccarico funzionale: esse sono legate, infatti, alla ripetizione dello stesso movimento per molte ore al giorno fino al superamento della soglia di tolleranza delle strutture sia ossee che muscolo-tendinee coinvolte. Il trauma distorsivo della caviglia rappresenta, in questo contesto, una sorta di eccezione: in tutte le indagini statistiche riguardanti danzatori, le distosioni sono riportate come il trauma acuto più frequente e spesso meno considerato dal punto di vista tecnico e riabilitativo. Per distorsione si intende l’insieme delle lesioni a carico delle strutture capsulo-legamentose che rivestono un’articolazione che avvengono a causa di una brusca sollecitazione dell’articolazione stessa in una direzione inusuale di movimento o per un eccessivo grado di mobilità. È utile ricordare che sia la capsula articolare che i legamenti sono composti da tessuto connettivo fibroso e che, al loro interno, sono presenti numerosi recettori di posizione (propriocettori) che sono responsabili della percezione a livello cerebrale della posizione della caviglia nello spazio e quindi, ovviamente, della abilità di un individuo di mantenere l’equilibrio. Dal punto di vista scheletrico, la caviglia (o articolazione tibio-tarsica) è composta dai due malleoli – tibiale e peroneale – che formano una specie di “tenaglia”, detta appunto pinza ...

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Un libro per l’estare: “Salomè. Il mito, la danza dei sette veli”, un libro che descrive la danza del ventre attraverso il mito

Si sa, Salomè si colloca tra le figure  più interessanti ed intriganti appartenenti al mito. Famosissima è infatti la scena in cui la bella e seducente principessa danza, indossando soltanto sette veli, per compiacere il tetrarca Erode. Ed è proprio da quest’ultima scena che la ballerina Maria Strova ha preso spunto per scrivere il suo ultimo libro intitolato “Salomè. Il mito, la danza dei sette veli. Il volume, pubblicato per Marhaba, presenta diversi argomenti, tutti trattati in maniera approfondita. Esso è inoltre accompagnato da un dvd contenente il film “Danza per Salomè” Tema fondamentale del libro è sicuramente un tipo di danza a cui la stessa Maria Strova si interessa da molto tempo: la danza del ventre. Il suo approccio a questa danza, avvenuto tra l’altro in modo molto particolare durante una passeggiata per le vie di Manhattan, l’ha portata a sviluppare una grande carriera artistica confermata soprattutto nel nostro paese. Dunque, in questo volume, Maria Strova analizza la danza del ventre e  la qualifica, allontanandola da falsi pregiudizi. Cosa di particolare rilievo è però il suo invito, rivolto alle donne, di praticare questo tipo di danza, mostrando il loro lato più sensuale senza timore, perché ogni donna ha una sua danza dei sette veli da interpretare” (cit. Maria Strova).   ...

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Derevianko firma il nuovo talent dal tecnicismo russo

  Vladimir Derevianko, danzatore russo dalla tecnica formidabile, attore tragico e romantico, primo ballerino del teatro Bolshoi di Mosca, è stato dal 15 al 23 luglio inviato per il canale Kultura, visibile non solo nella Federazione Russa, ma anche nell’estero più lontano, registrando per l’ emittente televisiva 9 puntate di un talent, paragonabile ad Xfactor, che verrà trasmesso verso la metà di settembre. I danzatori nella fase eliminatoria erano in 13, provenienti dai più importanti teatri del Paese, tra cui: Bolshoi, Mariinsky, Perm, Ekaterinburg, Teatro Stanislavsky e Kazakistan ed erano valutati singolarmente, da una giuria di eccellenze, che vedeva al fianco di Derevianko: Azari Plissetsky, primo ballerino del teatro Bolshoi di Mosca; Vladimir Malachov, direttore artistico del teatro di Berlino, già primo ballerino per lo Stuttgart ballett e la StattsOper di Vienna; Diana Vishneva,prima ballerina per il Mariinsky Ballet e per l’ American Ballet Theatre e Nacho Duato, coreografo per il Nederlands Dans Theater. Valutazione, giudizio e commenti venivano dati immediatamente dopo l’esibizione e di conseguenza l’esito dell’esibizione. Secondo le parole dello stesso Derevianko: “È stata una bella esperienza, i ballerini erano tutti bravi e ben preparati, belle le coreografie, scenografie e costumi, insomma un programma che metteva in mostra la bella ...

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