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Immagine corporea e uso dello specchio nella classe di danza: svantaggi e opportunità

Gli specchi sono molto utilizzati come strumenti di insegnamento nella danza e hanno dimostrato di influenzare gli atteggiamenti percettivi del ballerino verso la propria immagine corporea.

La visione personale dell’immagine corporea di un danzatore è parte essenziale della sua salute e del suo benessere psico-fisico e può aiutare o al contrario ostacolare la sua performance.

Gli specchi hanno un duplice effetto: invogliano gli individui a vedersi come ‘oggetti danzanti’; permettono di immaginare come gli altri li vedono dall’esterno.

Una serie di studi condotti sull’uso dello specchio e sulla reazione dei ballerini ha cercato di rispondere alle seguenti domande: 1) Come l’uso dello specchio influisce sull’immagine corporea di uno studente?

2) Il livello tecnico di un ballerino influenza come egli percepisce la sua immagine corporea?

3) Quali sono le preferenze e le opinioni degli allievi riguardo l’uso degli specchi?

Dalla ricerca è emerso che i ballerini allenati senza specchi hanno manifestato un aumento significativo della soddisfazione per l’aspetto di diverse parti del loro corpo, contrariamente ai danzatori allenati con gli specchi.

In generale, sembra che l’effetto degli specchi sull’immagine corporea dei ballerini dipenda da svariati fattori che si sovrappongono e si influenzano l’un l’altro, come il livello di abilità delle prestazioni, il confronto tra sé e gli altri, la difficoltà di quanto viene insegnato, le aspettative personali e il grado di stress sperimentato durante la lezione.

E’ chiaro quindi che l’esperienza dello studente in una classe con o senza specchio varia da individuo a individuo.

Quando si guardano allo specchio, i ballerini più esperti possono diventare maggiormente auto-critici rispetto a studenti meno pratici, perché possiedono maggiore capacità di valutarsi tecnicamente e di identificare i propri errori tecnici.

Gli specchi dunque sono utili per molti aspetti nella formazione alla danza, ma potenzialmente svantaggiosi per altri. Ecco perché gli educatori di danza devono essere giudiziosi nel riconoscerne e sfruttarne i benefici, e comprenderne gli svantaggi. Devono imparare a usarli con cognizione di causa e in modo selettivo, così da migliorare l’esperienza e il benessere del danzatore.

Se utilizzato correttamente, lo specchio in sala danza è uno strumento efficace e fornisce diversi benefici, nel senso della performance, della comprensione dei movimenti insegnati e dell’auto-correzione.

Il feedback visivo permette di vedersi ballare, di correggere errori e di valutare i progressi, e insegna la lezione più importante della danza: l’errore non è un flagello da evitare assolutamente. Sbagliare va bene, è positivo, è parte della crescita e del perfezionamento.

Quando l’allievo interiorizza questo precetto, non diventa solo un danzatore più sicuro, ma anche una persona più forte, tollerante e migliore.

 

Stefania Napoli
© www.giornaledelladanza.com

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