Ispirato alla straordinaria partitura di Igor Stravinsky, “La sagra della primavera”, lo spettacolo è un invito alla riflessione sui temi della vita, della morte e del sacrificio. Olivier Dubois con questa creazione ha continuato la sua esplorazione sul “Sacre” componendo l’assolo per Marie-Agnès Gillot verso la quale ha confessato un’ammirazione sconfinata. Ed è proprio la figura della leggenda che egli qui mette in discussione. Diventare un’icona non significa essere derubati del proprio destino? Stella eterna la grande ballerina diventa un samurai sotto lo sguardo del coreografo. Come Vaslav Nijinsky, incarna il Prescelto e offre la sua vita in sacrificio agli occhi del mondo. La coreografia di Olivier Dubois composta su musica di François Caffenne e Igor Stravinsky con l’étoile dell’Opéra di Parigi Marie-Agnès Gillot è di scena al Théâtre du Rond-Point (Salle Renaud-Barrault) di Parigi dal 28 novembre al 7 dicembre 2024 (l’evento è stato annunciato anche all’Onde Théâtre di Vélizy-Villacoublay nelle date del 5 e 6 giugno 2025). Creazione e scenografia di Olivier Dubois. Assistente alla creazione Cyril Accorsi. Creazione luci Emmanuel Gary. Scenografia e costumi di Morgane Tschiember. Regia tecnica di Francois Michaudel. Dopo l’opera disegnata per Germaine Acogny nel 2014, Olivieri Dubois ha proseguito con questo assolo dal titolo “For Gods Only” la sua personale analisi nei riguardi del “Rite of Spring”. Sul palco, l’étoile Marie-Agnès Gillot si trasforma in una moderna sacerdotessa e offre una performance intensa e ipnotica. Il suo corpo diventa un potente strumento di espressione, traducendo le emozioni e i rituali ancestrali. Olivier Dubois rivisita l’opera di Stravinsky con un linguaggio contemporaneo, miscelando musica originale con composizioni elettroniche.
Da tempo Olivier Dubois rivoluziona la scena della danza contemporanea francese con alcuni dei lavori coreografici più radicali realizzati fino ad oggi. Direttore del “Ballet du Nord” dal 2014 al 2017, è stato nominato uno dei venticinque migliori ballerini del mondo nel 2011 dalla rivista “Dance Europe” e vanta un’esperienza unica nel suo genere, che spazia tra creazione, interpretazione e pedagogia. Olivier Dubois si è esibito per Angelin Preljocaj, Cirque du Soleil, Jan Fabre, Dominique Boivin, Sasha Waltz e molti altri. Nel 2006, è stato invitato dalla Società degli autori francesi SACD e dal Festival d’Avignon per creare un pezzo come parte della serie “Les Sujets à vif”. Il suo lavoro “Pour tout l’or du monde” ha successivamente ricevuto il premio della giuria dalla “Professional Critics’ Association”. Al Festival d’Avignone nel 2008 ha creato “Faune(s)” basato sul famoso pezzo di Nijinski, e ha vinto il Prix Jardin d’Europe. La sua mostra “L’interprète dévisagé” al Centre National de la Danse di Parigi nel 2009 è stata accolta con successo. Nel 2010 ha presentato “Spectre”, una commissione dei “Ballets de Monte-Carlo”, e ha creato “L’homme de l’Atlantique” un duetto basato sulla musica di Frank Sinatra, per la “Biennale di Danza” di Lione. Nel 2009, inizia la trilogia “Étude critique pour un trompe-l’œil” con la creazione di Révolution alla Ménagerie de Verre di Parigi, seguita dal solo “Rouge” nel 2011 e conclusa con il provocatorio “Tragédie”, creato al Festival di Avignone nel 2012. Nell’ambito di Marsiglia 2013, Capitale Europea della Cultura, Dubois ha creato “Élégie” per il Balletto Nazionale di Marsiglia. Nel 2015, ha creato due nuovi pezzi: “Mon élue noire Sacre #2”, un assolo per Germaine Acogny, e “Les Mémoires d’un seigneur”, eseguito da un ballerino della Compagnia e da 40 ballerini amatoriali. Nel 2011 “Envers et face à tous” è stato eseguito da 120 ballerini al Prisme d’Élancourt, seguito nel 2013 da “Origami” che ha visto la partecipazione di 1.000 studenti delle scuole medie e superiori di Roubaix. Durante la “Nuit Blanche” a Parigi, ha messo in scena “Mille et une danses” con la partecipazione di 300 ballerini amatoriali. Dubois collabora anche con la scuola di formazione del “Ballet Junior de Genève”. La trilogia “Étude critique pour un trompe-l’œil” si è conclusa nel 2016 con “Auguri”, un pezzo per 22 danzatori che ha debuttato all’International Summer Festival Kampnagel di Amburgo ed è stato presentato per la prima volta in Francia alla Biennale di Lione. Nel febbraio 2017, Olivier Dubois ha prodotto “De l’origine” per il “Royal Swedish Ballet” e “7 x Rien”, il suo primo pezzo per un pubblico giovane. Nella primavera del 2018, ha eseguito un assolo intitolato “Pour sortir au jour”, la cui prima ha avuto luogo al Festival de Marseille. L’anno seguente, Olivier Dubois ha creato un nuovo pezzo per 8 danzatori e un musicista, “Tropismes”. Frutto di due anni di lavoro tra Egitto e Francia, la sua nuova creazione franco-egiziana per 7 interpreti egiziani (musica e danza), “Itmahrag” ha debuttato nel gennaio 2021 a La Filature, Scène nationale de Mulhouse. Nel luglio 2022 ha ricreato “Tragédie, nuova versione” con alcuni degli ex ballerini e giovani artisti per il Festival di Marsiglia, poi in tournée in tutta Europa. Al termine dell’edizione 2024 Olivier Dubois in tandem con Anouk Aspisi è stato nominato nuovo Direttore del “Festival Bolzano Danza – Tanz Bozen” per i prossimi tre anni.
Autodidatta, François Caffenne ha scritto la sua prima musica per le sfilate della Biennale di danza di Lione del 2004 e del 2006 per la città di Riorges. Lì, ha scoperto la libertà di espressione offerta dalla composizione musicale per la danza e ha deciso di impegnarsi. Nel 2005, ha incontrato Dominique Boivin, che ha accompagnato in “A quoi tu penses?” e per il quale ha creato le colonne sonore per “Don Quichotte” nel 2009 e “Travelling” nel 2011. È stato nella compagnia di Dominique Boivin che ha incontrato Olivier Dubois. Ha continuato a creare la colonna sonora per il suo primo assolo “Pour tout l’or du monde” nel 2006, seguito dallo spettacolo “Révolution” nel 2007, con arrangiamenti del “Boléro” di Maurice Ravel. Dal 2010, ha creato la maggior parte delle musiche originali per i pezzi del coreografo: “Spectre” per i “Ballets de Monte Carlo”, “Rouge” il suo 2° assolo, “Tragédie” presentato al Festival di Avignone, “Souls”, “Elégie” per il Ballet National de Marseille, “Les mémoires d’un seigneur”, “Auguri” presentato alla Biennale de la Danse de Lyon, “De l’origine” nel 2017 per il “Royal Swedish Ballet”, “Tropisme” presentato al festival Séquence Danse di Parigi, “Itmahrag” presentato alla Biennale de la Danse di Lione. Nel 2020 collabora per la prima volta con la coreografa Kaori Ito, componendo la musica per il pezzo “Chers”, ispirato alle percussioni tradizionali giapponesi. Nel 2022 crea la musica per “CHEB” del coreografo Filipe Lourenço, mescolando musica tradizionale maghrebina ed elettronica. Nello stesso anno lavora con il regista Lou Wenzel, orchestrando la musica per l’opera teatrale “Brûle Narcisse”. Nel 2023 compone due pezzi, “Fêu” di Fouad Boussouf, presentato alla Biennale de la Danse de Lyon, e “Waremono” di Kaori Ito, in collaborazione con la compositrice La Chica.
Marie-Agnes Gillot, danseuse étoile del balletto dell’Opéra di Parigi dal 2005 al 2018. Ha iniziato a studiare alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi dall’età di nove anni e a quattordici si è unita al corps de ballet della compagnia. Nel 1992 è stata promossa a coryphée, nel 1994 a solista, nel 1999 a prima ballerina e nel 2004 è stata proclamata danseuse étoile della compagnia. Nei suoi ventotto anni all’Opéra di Parigi ha danzato molti dei maggiori ruoli femminili del repertorio, tra cui Diamanti e Rubini nel “Jewels” di George Balanchine, Esmeralda nel “Notre-Dame de Paris” di Roland Petit, Diana nella “Sylvia” di John Neumeier e Myrtha nella “Giselle” di Patrice Bart. Inoltre ha danzato numerosi ruoli coreografati da Rudolf Nureyev, tra cui Kitri in “Don Chisciotte”, Odette e Odile ne “Il lago dei cigni”, Nikiya ne “La Bayadère” e le eponime protagoniste di “Raymonda”, “La bella addormentata” e “Cenerentola”. In seguito si è avvicinata all’opera di coreografi moderni e contemporanei come Wayne McGregor, Pina Bausch, Jiří Kylián, Anne Teresa de Keersmaeker e Crystal Pite. Nel 2005 ha vinto il “Prix Benois de la Danse”, mentre nel 2018 ha dato il suo addio alle scene dall’Opéra di Parigi danzando in “Orfeo ed Euridice” di Pina Bausch.
Michele Olivieri
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