Il ciclo della vita, in concomitanza con quello della Natura, può trasmettere in forma di danza suggestioni sensoriali a dir poco uniche e travolgenti. Questo, difatti, è proprio l’obiettivo alla base de Le Quattro Stagioni, spettacolo dello Spellbound Contemporary Ballet, in scena al Politeama Genovese il 22 novembre alle ore 21.
La coreografa, curata da Mauro Astolfi così come il set concept, si ispira fortemente all’alternarsi delle stagioni metereologiche e ambientali, per poi divagare nelle profondità di un concetto più astratto, più introspettivo: l’effetto mutevole delle “stagioni” interiori dell’Uomo, rappresentate in scena da una casa/scatola dove trovare rifugio, o rinascere, o relazionarsi.
Le “mie” Quattro Stagioni abitano fuori e dentro una piccolo spazio, che si innalza, trascina e soffoca a momenti… ma che ripara, unisce, protegge… sembra una casetta, ma è una nave, un albero… un posto misterioso da cui osservare le stagioni che mutano, un posto da dove partecipare in prima persona al ciclo della natura che si rinnova… e l’autunno, non solo foglie che cadono, la primavera, non solo fiori che spuntano… ma una natura dentro di noi, un rituale magico primordiale… un evento che si immagina, poi si cerca di imitare, poi si cerca di impossessarsi del spirito stesso dell’evento. Gli eventi si evocano per diventarne parte integrante, partecipando al dramma della natura che muore… ma vedere un po’ più in là il seme della futura rinascita. (M. Astolfi, note di regia).
A dare corpo a cotanta meraviglia performativa nove danzatori di tutto rispetto, che contribuiscono – da più o meno anni – alla messa in opera del genio creativo del coreografo di fama internazionale: Maria Cossu, Mario Laterza, Giuliana Mele, Claudia Mezzolla, Giovanni La Rocca, Cosmo Sancilio, Erika Zilli, Violeta Wulff Mena e Fabio Cavallo.
Nondimeno, lo staff creativo assoldato per Le Quattro Stagioni vanta la presenza di altrettanto rinomati professionisti, come Marco Policastro per le luci, Enzo Aronica per le elaborazioni video, Esse a Sistemi per le scene e, last but not least, Luca Salvadori per le musiche, create in forma originale mixando stralci della celeberrima opera omonima di Antonio Vivaldi, per poter confermare anche all’orecchio del pubblico l’immagine di “stagione” ben espressa nella danza da Astolfi.
L’alternarsi delle stagioni è come un cerchio che si chiude e ricomincia, una spirale continua, senza interruzioni, sempre diversa e sempre uguale; la musica sarebbe una materia ideale per raccontare questo ciclo di perenni ripetizioni variate ma è inadeguata a renderne la concretezza, quella solida realtà che regola la vita sulla terra. Per questo ho deciso di usare frammenti musicali eterogenei che di volta in volta accendessero un piccolo riflettore su un dettaglio significativo: i suoni della natura, le voci degli uccelli, un ritmo di danza, una melodia modale dal sapore arcaico, sonorità elettroniche astratte, il suono di uno strumento insolito come la glassharmonica o il flauto basso, ad esempio. Come dire, un caleidoscopio di situazioni che si riunissero, di volta in volta, sotto l’etichetta di una “stagione” per offrire una chiave di lettura parziale, evocativa più che esplicativa: suggestioni in luogo di spiegazioni. (L. Salvadori, note di regia).
Uno spettacolo assolutamente imperdibile!
ORARI & INFO
22 novembre ore 21
Politeama Genovese
Via Nicolò Bacigalupo, 2 – Genova
Tel: +39 010 8393589
www.politeamagenovese.it
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Spellbound Contemporary Ballet / Le Quattro Stagioni © Matteo Carratoni