La stagione Balletto 2016/2017 del Teatro alla Scala di Milano giunge al suo quartultimo appuntamento proponendo in cartellone in prima assoluta Progetto Händel, una nuova produzione del Teatro milanese in scena dal 20 maggio al 1° giugno per un totale complessivo di 9 rappresentazioni: 20, 23, 24, 25, 26, 30 maggio e 1° giugno ore 20; 21 maggio ore 15; 23 maggio ore 14:30.
Lo spettacolo – su musiche naturalmente di Georg Friedrich Händel – è coreografato da Mauro Bigonzetti, affiancato dall’assistente Carlos Prado, e impreziosito dai costumi di Helena de Medeiros e le luci di Carlo Cerri.
A “dare corpo” alla performance due étoiles di fama mondiale, stelle incommensurabili del firmamento coreutico: Roberto Bolle e Svetlana Zakharova, in scena insieme nelle serate del 20, 21, 23 e 24 maggio. Insieme a loro, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, nonché – per la partitura musicale – le Prime Parti dell’Orchestra scaligera.
La struttura coreografica di Progetto Händel è infatti al servizio della diversità dei brani ed è diviso in due parti; la prima è concentrata sulle Suites che, eseguite da un unico strumento solista, hanno portato il coreografo a una dimensione più intimistica, monocromatica; la seconda, che si apre a diversi timbri e più strumenti, assume una struttura più composita e ricca. Anche sul piano visivo le due parti sono concepite in maniera molto chiara: la prima è “in bianco e nero”; nei costumi e nell’illuminotecnica c’è una assenza totale di colore, una dimensione intima per restituire alla musica la sua specificità e la centralità dello strumento. La seconda invece è una esplosione di colori, anche nei cromatismi dei costumi; segue la diversificazione dei timbri e la maggior presenza di strumenti coinvolti, e rende più tangibile il gusto barocco; nella prima parte l’atmosfera è più astratta, nella seconda lo stile è più “narrativo”, perché la musica, come commenta Bigonzetti, qui sembra raccontare; anche la produzione händeliana non destinata al canto o alla recitazione ha comunque una forte impronta narrativa. Sul piano coreografico e stilistico la prima parte vuole essere più asciutta e geometrica mentre la seconda più barocca, più circolare, con un certo senso di leggerezza e divertimento. Accanto alle due étoile, è impegnato il corpo di ballo scaligero, con 16 danzatori nella prima parte e 14 nella seconda, nella quale, essendo il respiro più allargato, cosi come la musica, saranno maggiori i momenti di ensemble. Un nuovo dialogo, quindi fra musica, strumento, danzatori e corpo, che nella prima parte, essendo protagonista un unico strumento, sarà più stretto e diretto; nella seconda, questo mondo si apre, con una maggior suggestione verso il teatro: come sottolinea Bigonzetti, “Händel è teatro allo stato puro, con la sua musica apre immagini, apre porte…anche quando non scrive per il teatro è visionario, descrittivo, narrativo anche quando non narra, ricerca il senso dello spettacolo: non a caso a lui si associa quel meraviglioso utilizzo delle macchine di scena che sono davvero il simbolo della fascinazione e della magia illusionistica del teatro barocco”. (Comunicato stampa Teatro alla Scala).
Un appuntamento, dunque, assolutamente da non perdere per godere della “bella danza” attraverso la performance e il genio creativo di star impareggiabili del scena ballettistica contemporanea.
ORARI & INFO
20, 23, 24, 25, 26, 30 maggio e 1° giugno ore 20
21 maggio ore 15
23 maggio ore 14:30
Teatro alla Scala
Via Filodrammatici, 2 – Milano
Tel: +39 02 88791
www.teatroallascala.org
Marco Argentina
www.giornaledelladanza.com
Teatro alla Scala / Progetto Händel © Marco Brescia & Rudy Amisano