È Diego Tortelli – fra le 129 candidature arrivate nell’arco di un mese – il vincitore del primo bando per artisti italiani lanciato lo scorso giugno dalla Biennale di Venezia con il Settore Danza, diretto da Wayne McGregor, avviando un programma che destina risorse alla realizzazione di un progetto coreografico inedito e originale. Diego Tortelli ha vinto presentando un progetto coreografico intitolato Fo:No, in cui si propone di affrontare i territori della biofisica indagando la relazione tra apparato vocale, corpo, identità. Forte di un’esperienza personale che lo porta a verificare come il suono vocale possa modificare il linguaggio del corpo, determinando anche la nostra presenza in rapporto all’ambiente circostante. L’apparato vocale e la relazione tra le varie parti che lo compongono si trasforma così in motore di ricerca che porta poi alla produzione di materiale coreografico – afferma il coreografo – un nuovo strumento e risorsa per comporre spazio e movimento: traduzione fonetica attraverso il corpo. Fo:No, che insieme al coreografo Diego Tortelli coinvolge tre danzatori, un Beatboxer e la drammaturga Miria Wurm, sarà presentato nella sua forma definitiva in prima assoluta nell’ambito del 16. Festival Internazionale di Danza Contemporanea nel 2022. Nato a Brescia 34 anni fa, si forma ...
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Perché balliamo? Le motivazioni della danza
Perché balliamo? Cosa ci spinge a intraprendere un corso di danza? Perché ci sottoponiamo alla fatica fisica (e all’occasionale imbarazzo sociale) per diventare dei ballerini? Le risposte sono molteplici. A volte l’allievo è costretto dai genitori a iscriversi a un corso di danza perché la mamma ha sempre voluto ballare, ma non ha potuto realizzare il suo sogno che delega al proprio figlio. Questi allievi di solito finiscono per non amare la danza e smettono di seguire il corso dopo qualche lezione, quindi in questo caso non si può parlare di una reale motivazione. Da una ricerca svolta nel 2015 da un team di psicologi e ricercatori della Eötvös Loránd University di Budapest, è emerso che esercizio fisico e miglioramento dell’umore sono i fattori motivazionali più forti che spingono un individuo ad avvicinarsi alla danza. Quindi, in teoria, danzare sarebbe un’attività ricreativa, perseguita prevalentemente con lo scopo di migliorare il proprio umore e la forma fisica, stimolare i centri di ricompensa del cervello, ridurre lo stress, aumentare la chiarezza mentale, potenziare l’autostima e ottenere stabilità emotiva. E’ vero, la danza regala tutto questo, ma benefici simili possono essere ottenuti con altri mezzi, altri sport, una serata al cinema o uno spritz ...
Read More »Il protocollo del partnering: rispetto, ascolto e responsabilità
Danzare assieme a un’altra persona è difficile, impegnativo e richiede una notevole intesa, sia che si tratti di un pas de deux classico che del partnering moderno-contemporaneo. Mentre imparano, gli allievi potrebbero sentirsi impacciati e insicuri riguardo ai confini fisici. Gli insegnanti possono allentare la tensione spiegando il rispetto e la sensibilità richiesti per eseguire il lavoro in coppia e spiegando che la collaborazione tra i danzatori non deve mai essere invasiva. Danzare in coppia richiede e crea un’intimità che non deve mai superare determinati limiti. È comune nei principianti associare implicitamente il contatto fisico a sentimenti romantici. Questa confusione può essere un limite al lavoro e alla coreografia. Bisogna quindi sempre avere chiaro che il fine del lavoro in sala è creare arte, quindi deve essere svolto con professionalità e consapevolezza. Nel partnering moderno, che può essere più intimo e fisico del lavoro in coppia del balletto, è molto importante rispettare i confini personali. Ancor più essenziale però è assumersi la propria responsabilità nelle mancanze o carenze tecniche, senza scaricarla sul partner. A nessuno piace sbagliare, ma nel ballo in coppia (e nella danza in generale) è indispensabile riconoscere i propri limiti. Ciò significa conoscersi e sviluppare consapevolezza di ...
Read More »Torinodanza Festival: “aSH” di Aurélien Bory per Shantala Shivalingappa
Dall’India a Parigi, dal Kuchipudi a Pina Bausch, la sua danza magnetica è come “un pendolo perpetuo in bilico tra la mistica indù e la fisica quantistica”. Così il visionario regista francese Aurélien Bory definisce Shantala Shivalingappa, musa ispiratrice e protagonista di aSH, la sua fortunata creazione che – dopo l’improvvisa cancellazione dello scorso anno a causa dell’emergenza sanitaria – il Torinodanza Festival presenta giovedì 14 e venerdì 15 ottobre 2021 alle Fonderie Limone di Moncalieri. Un debutto molto atteso per la carismatica danzatrice e coreografa di origine indiana, specialista dello stile classico Kuchipudi e già celebre interprete di Maurice Béjart, Peter Brook, Pina Bausch e Bartabas, che in aSH (contrazione di A Shantala) veste i panni del dio Shiva in un assolo carico di poesia e spiritualità. Rappresentato per la prima volta a Montpellier Danse nel 2018, lo spettacolo è il terzo ritratto d’artista ideato da Aurelién Bory dopo quelli dedicati alla giapponese Kaori Ito e alla ballerina di flamenco Stéphanie Fuster. Con aSH il regista di Tolosa, che insieme alla sua Compagnie 111 è noto come poeta dello spazio e della materia, sovrappone l’energia ritmica di Shantala a quella mistica di Shiva, la divinità induista che con la ...
Read More »A MilanOltre va in scena “AVE MONSTRUM + I OFFER MYSELF TO YOU”
La maschera cambia quando sa di essere guardata? È una delle domande che Chiara Ameglio si aspetta possano emergere in un immaginario dialogo tra maschera e spettatore. Ave Monstrum nasce dal progetto “Indagini sulla mostruosità” partito nel 2018 e si articola in spettacoli, performance, installazioni, e workshop. Una ricerca intorno alla figura del mostro, su normalità e alterità, anomalia e imperfezione, errore e paura. Daniele Ninarello parte con una nuova avventura e incontra, nella distanza, il pensiero, le parole e le immagini di altri corpi, altre menti. Una riflessione sul corpo, sulla postura dell’attesa quando è immerso nella sua solitudine, e sul desiderio di lasciarsi attraversare ed orientare da altre voci. Cristina Donà, Elena Giannotti e Alessandro Sciarroni raccolgono immagini, suoni, istruzioni e tracce, da indirizzare al suo corpo. Un tentativo per colmare una provvisoria solitudine con il loro pensiero, rivolto ad una sua possibile danza. INFO 4 ottobre ore 20.30 Teatro Elfo Puccini – Sala Fassbinder C.so Buenos Aires 33, Milano https://www.milanoltre.org/ www.giornaledelladanza.com
Read More »I passi di danza sono come parole, disposti in sequenze logiche creano frasi piene di significato
La danza è un potente veicolo di espressione, comunicazione e connessione con se stessi e con gli altri. Permette di raccontare una storia, trasmettere sentimenti ed emozioni che talvolta non si riesce a verbalizzare, e aiuta a esprimersi in modo creativo e personale Il movimento è un mezzo di autoespressione sincero e autentico. Le parole non sono necessarie e, contrariamente a quanto faccia l’essere umano a cui appartiene, il corpo non mente mai. Anziché usare le parole, i ballerini utilizzano il movimento per condividere ciò che pensano e come si sentono, dando così vita a un interessante parallelismo tra danza e comunicazione verbale. Un movimento lento può richiamare sentimenti di tristezza, malinconia, ma anche calma e leggerezza. Movimenti bruschi invece possono esprimere forza, irrequietezza oppure gioia. I passi di danza quindi sono come parole, disposti in sequenze logiche creano frasi piene di significato. La composizione delle sequenze, infatti, riflette i pensieri e le idee che la sottendono, mentre la qualità del movimento rispecchia il tono della voce. Per gli individui che faticano a esprimersi verbalmente per timidezza, perché attraversano un periodo difficile come l’adolescenza o perché affetti da incapacità comunicative e interpersonali, la danza può diventare uno strumento di libera ...
Read More »La danza è la più salutare delle attività fisiche e delle arti
L’attività fisica è essenziale per mantenere una buona salute, è una vera e propria medicina che aiuta ad allungare la vita. In Gran Bretagna i medici la prescrivono ai loro pazienti come un qualsiasi altro farmaco, ma privo di controindicazioni ed effetti collaterali negativi. Quando si parla di attività sportive che impattano positivamente sulla salute, spesso si fa riferimento alla corsa, al ciclismo e in particolare al nuoto, definito lo sport ‘completo per eccellenza’, perché permette di dimagrire, drenare e preservare da problemi alla colonna vertebrale, soprattutto durante la crescita. E la danza? Mettendo a confronto la colonna vertebrale di un nuotatore con quella di un danzatore emerge immediata la differenza posturale. La postura di un ballerino è leggera, equilibrata e consapevole, il peso corporeo è perfettamente distribuito su entrambi i fianchi, i muscoli dorsali sono forti e allenati e sostengono il rachide. La danza, soprattutto quella classica, favorisce uno sviluppo armonico di tutti i muscoli del corpo, l’allungamento verso l’alto della colonna, aiutando nella prevenzione e nel miglioramento di posture ipercifotiche o iperlordotiche. Danzare inoltre aumenta la propriocezione corporea e spaziale, migliora la coordinazione e di conseguenza la fluidità con effetti positivi sul movimento in generale. La danza migliora le ...
Read More »“Double Murder”: l’energia dirompente di Hofesh Shechter a Torinodanza Festival
L’audace cifra stilistica di uno dei più dirompenti coreografi della scena contemporanea in un dittico sospeso fra violenza e tenerezza, specchio dicotomico del nostro quotidiano. È DOUBLE MURDER la nuova creazione che l’israeliano-londinese Hofesh Shechter, per la prima volta al Torinodanza Festival con la sua Hofesh Shechter Company, presenta mercoledì 29 settembre 2021alle Fonderie Limone di Moncalieri. Composto da due brani, CLOWNS – creato per il Nederlands Dans Theatre nel 2016 e trasmesso con successo dalla BBC in versione filmica nel 2018 – e THE FIX – coprodotto da Torinodanza e presentato a Torino in prima nazionale –, il dittico contiene alcuni dei temi che hanno affermato in tutto il mondo l’intenso lavoro di Shechter e della sua compagnia. Cambi di scena dal taglio cinematografico, colonne sonore percussive, un affilatissimo uso delle luci e vigorose coreografie di gruppo che abitano lo spazio, permeate da un’energia elettrica e da un ritmo trascinante. Lo spettacolo, proposto con i costumi di Peter Todd per The Fix e le luci di Lee Curran (Clowns) e Tom Visser (The Fix), sarà replicato alle Fonderie Limone di Moncalieri giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre 2021 alle 20:45. Coreografo, musicista e compositore israeliano di nascita e ...
Read More »PROSPETTIVE01 – “Puppenspieler”: l’identità libera da stereotipi
“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di dare spazio a iniziative dedicate ai giovani e di raccogliere articoli e interviste mirate a dar voce a tutte le fasce creative del mondo coreutico: realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi o realtà già consolidate e di chiara fama, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Il 1 ottobre 2021, al Teatro Bellini di Napoli, la Compagnia CORNELIA DANZA E PERFORMING ARTS ARTS ─ fondata e diretta da Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Leopoldo Guadagno, Nyko Piscopo e Francesco Russo ─ porterà in scena Puppenspieler, coreografia di Nyko Piscopo, in cui, partendo dal racconto Lo Schiaccianoci ed il Re dei Topi di E.T.A. Hoffman, il coreografo affronta il tema dei giocattoli gender neutral. Il focus è rivolto alla relazione tra la persona ed il giocattolo, proprio come Klara e lo Schiaccianoci, l’intento è quello di mettere in relazione i danzatori con il mondo infantile partendo dalle prime esperienze e scelte. In scena Eleonora Greco ed Elisabetta Violante, rispettivamente nel ruolo di Clara ...
Read More »Al via la 35ma edizione di “MilanOltre”
Trentacinque volte MILANolTRE. Fino al 10 ottobre il Festival farà danzare Milano per la trentacinquesima volta. Non una semplice ricorrenza che segna la maturità di questo festival ma un anno di svolta, con alcune novità. L’8 e 9/10 la Compagnia Zappalà Danza ci incanta con musica e bellezza con ultima creazione che debutta a Campania Teatro Festival a fine settembre, Rifare Bach. Un lavoro inneggia a una stretta relazione tra l’estetica più eterea della musica e quella più carnale della danza per un viaggio denso di poesia. Il 24/09 è iniziato il progetto Affollate Solitudini, nuova sezione del festival che nasce dal desiderio di dare spazio all’espressione solistica ma non solo: alcuni lavori nascono per l’occasione in questa forma di solo, altri esistono già, alcuni costituiscono serata completa, altri si incrociano su durata o ricerca artistica, alcuni condividono lo stesso coreografo/a, altri ancora da assoli evolveranno in futuri duetti, trii o performance di gruppo. Una formula che quest’anno è tutta nazionale ma, quando le condizioni restrittive dovute alla pandemia non ci saranno più, si aprirà anche ad artisti stranieri. Il 30/09 Salvatore Romania in prima nazionale con L’inquieta (libertà). Il 2/10 Davide Valrosso con Biografia di un corpo e The ...
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