La danza è un’arte antica che si esprime attraverso una pluralità di gesti codificati e prende forma nel momento stesso in cui nasce e viene messa in scena. Il linguaggio della danza è fatto di simboli che il corpo coglie ed esprime attraverso un continuo processo di apprendimento. I danzatori dunque eseguono movimenti consapevoli, generati da una cognizione corporea e mentale. La ricerca di miglioramento apre le porte a una maggiore consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie potenzialità. Ciò accade perché la danza non è una forma d’arte passiva, il danzatore immagina e proietta il suo movimento nello spazio prima di agire, ossia anticipa mentalmente un progetto di azione, attivando tutti i canali propriocettivi, non solo quelli fisici di cui parlavamo nel precedente articolo. Il corpo e l’esplorazione del suo linguaggio dunque generano intenzionalità. Stimolano quella curiosità che spinge a riconoscere e sfruttare le infinite possibilità d’azione, e a scoprire nuovi spazi, gesti, possibilità e prospettive. La danza, infatti, insegna a prendersi cura del corpo, ad ascoltarlo e a valorizzarne la dimensione corporea che comprende fisico, emozioni e cervello. Ballando si impara a essere presenti a se stessi, a guadarsi con occhi esterni, quelli della danza. Per ottenere tutto ...
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