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Tag Archives: Danza

Kledi Kadiu: “Lascio la Kledi Dance, farò degli stage in tutta Italia”

La pandemia ha portato aria di profondi cambiamenti e di radicali trasformazioni. Non è immune da ciò anche Kledi Kadiu. Il ballerino albanese ha infatti dichiarato che lascerà la scuola romana da lui fondata, la Kledi Dance,  per svolgere degli stage e workout sulla danza in tutta Italia. Lo attende quindi un’estate molto diversa rispetto a quelle abituali. Proprio sulla sua seguitissima pagina Facebook lancia un appello accorato. La dichiarazione di Kledi Kadiu annunciata via social. “Cari tutti, …allievi, amici, colleghi, è giunto il momento di darvi una notizia. Roma è stata per tanti anni la mia “città d’adozione”, città alla quale devo veramente moltissimo.  A Roma è nata la mia carriera, prima come ballerino e poi come insegnante. Ho aperto la Kledi Dance credendo fortemente in questo progetto ed ora sono qui a salutarvi. Gran parte di voi già sa che da anni mi sono trasferito con la mia famiglia a Rimini. E’ stata una scelta ponderata e poi voluta per tanti motivi. Per questa ragione, non ho la possibilità di seguire la scuola come vorrei essendo io fisicamente lontano, e impegnato con stage in tutta Italia. Sono estremamente triste ma nel contempo felice di aver aiutato e sostenuto ...

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Margot Fonteyn la prima ballerina assoluta partner di Rudolf Nureyev

Margot Fonteyn  consegue brillanti risultati per la grazia e per l’eleganza messe a servizio dell’impareggiabile senso artistico in tutti i ruoli interpretati. Indimenticabile partner di Rudolf Nureyev. Margaret Evelyn Hookham, il vero nome di Margot Fonteyn, ha genitori inglesi ed irlandesi, ma è figlia illegittima dell’uomo d’affari brasiliano Antonio Fontes. All’inizio della sua carriera, Margaret trasforma il cognome Fontes in Fonteyn e il nome Margaret in Margot, da qui il nome d’arte, rivelatosi fortunatissimo per la raffinata ballerina inglese. La Fonteyn studia danza a Londra. A 14 anni supera un’audizione per il Vic-Wells-Ballet, il futuro Rojal Ballet. Nel 1935 Margot Fonteyn diventa la star della compagnia e la musa ispiratrice di tanti balletti del coreografo Sir Frederick Ashton: “Ondine“, “Daphnis and Chloe” e “Sylvia”. Rimane nella storia la sua interpretazione, a 26 anni, di Aurora ne “La bella addormentata” di Cajkovskij.  Rudolf Nureyev, il partner di Margot Fonteyn: un binomio intenso e struggente Tra Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn c’è un’alchimia unica, i due formano una coppia di ballerini affascinanti. Nel 1961, il ballerino russo è in tournée per la prima volta in Europa con il Balletto “Kirov”. Proprio in quel frangente chiede asilo politico alla Francia e abbandona l’Unione ...

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Maria Taglioni: la prima ballerina romantica per la quale fu creato il tutù

Maria Taglioni nasce a Stoccolma nel 1804. E’ considerata la prima grande ballerina romantica di tutti i tempi. Maria è la protagonista indiscussa del balletto romantico e per lei il pittore Eugene Lamy crea il tutù, un costume leggero e vaporoso, con il sottogonna bianco, che sarebbe poi diventato l’emblema della ballerina romantica. Maria Taglioni riscuote un successo mondiale grazie alla sua enfasi sentimentale e il tecnicismo che ne accentua la componente emotiva. Lo stile romantico infatti è caratterizzato da movimenti dolci, braccia curve ed un’accentuata inclinazione in avanti del busto. Questo dona alla danzatrice un aspetto morbido e leggero. Il movimento delle gambe diviene più elaborato, elevando il livello tecnico. Il periodo romantico nel balletto inizia intorno al 1830, seguendo di poco il movimento romantico nell’arte e nella letteratura. Come in questi due movimenti, anche nel balletto romantico è presente una forte caratteristica conflittuale tra uomo e natura. I balletti romantici sono generalmente suddivisi in due atti. Il primo rappresentato alla luce del giorno e associato alla realtà; il secondo invece ha luogo di notte, in un mondo sovrannaturale, dove solitamente si svolge un finale tragico. L’epoca romantica ha accentuato il ruolo della ballerina. La protagonista femminile è divenuta la componente ...

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Studiare la danza è importantissimo sin da bambini, una disciplina completa

L’importanza della danza per i bambini Danza, arte e teatro sono spesso considerati materie di ‘serie B’ negli istituti scolastici, quando invece dovrebbe vedere riconosciuto lo stesso status di discipline come scienze, matematica e lingua straniera, in quanto contribuiscono all’educazione del bambino nella sua interezza, fisica ed emozionale, per le ragioni che vediamo nel seguito. Come sappiamo, danzare è un atto umano originario insito in ogni cultura e incarna aspetti sociali di estrema rilevanza, quali il ricreativo, la celebrazione del sacro e le relazioni collettive. La bassa considerazione della danza nelle scuole deriva da una tradizione accademica convenzionale che associa l’intelligenza al ragionamento verbale e matematico, tralasciando il potere trasformativo del movimento nelle persone di ogni età e provenienza. La danza, infatti, aiuta a riportare serenità e stabilità nei momenti difficili e ad alleviare le tensioni giovanili che sempre più spesso sfociano in episodi di violenza e bullismo. L’importanza della danza tuttavia non riguarda esclusivamente le relazioni sociali, ma anche il rendimento scolastico. Fattori fisici come obesità, problemi cardiovascolari, pressione sanguigna e densità ossea infantile, così come depressione, ansia e bassa autostima chiaramente influenzano il rendimento scolastico. La danza ha dimostrato quindi di poter influenzare positivamente l’apprendimento, unendo linguaggio corporeo e ...

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Francesco Imperatore: “Le mie punte autografate a sostegno di Telethon” [INTERVISTA ESCLUSIVA]

Possono delle punte decorate e autografate dai più prestigiosi danseurs mondiali sostenere la ricerca scientifica? Accade questo grazie al talento ed alla creatività di Francesco Imperatore, poliedrico artista napoletano con un importante passato da danzatore classico. Il creativo dal 2013 realizza le originali punte decorate e autografate dai grandi nomi della danza. Le scarpette sono state messe persino in beneficenza a favore della Fondazione Telethon. Imperatore è stato ballerino solista stabile del Teatro San Carlo dal 1985 al 2013.  Nel 1994 ha intrapreso l’attività di coreografo, partecipando ad alcuni concorsi nazionali ed  ha vinto numerosi premi tra cui il Festival delle Arti di Bologna nel 2007. Dal 2015 è ideatore e direttore artistico della prestigiosa rassegna l’ “Abella Danza”, un festival con stage di danza, concorsi, gala e premiazioni che si svolge nell’Anfiteatro Romano di Avella e che questo anno giunge alla 5° edizione. Dal 1986, è insegnante presso la scuola “Spazio Danza” di San Gennaro Vesuviano, dove si sono formati numerosi ballerini famosi, tra cui Giovanna Civitillo, la moglie di Amadeus. Intervista esclusiva del Giornale della Danza a Francesco Imperatore Come nasce l’idea delle scarpe da punta firmate? Nel 2013 concludo la carriera di ballerino solista interpretando il “Don Chischotte” ...

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Darcey Bussell: vita e successi della grande ballerina inglese

Marnie Mercedes Darcey Pemberton Crittle, questo il nome completo di Darcey Bussell, nasce a Londra il 27 aprile 1969. E’ considerata una delle più famose ballerine britanniche della sua generazione. Durante i suoi quasi vent’anni come direttrice della compagnia Royal Ballet School, ottiene la fama per la sua combinazione unica, data da un fisico alto e atletico coadiuvato da un lirismo morbido. Il suo vasto lavoro televisivo include l’apparizione come giudice nel reality della BBC “Strictly Come Dancing” e la presentazione di simulcast cinematografici del Royal Ballet, trasmessi in tutto il mondo. Darcey Bussell: la vita Darcey nasce da John Crittle, uomo d’affari australiano, e da Andrea Williams, britannica. I genitori divorziano prestissimo, quando lei ha solo tre anni. Piccolissima viene adottata da Philip Bussell, che diventa il nuovo marito della madre. La famiglia trascorre alcuni anni in Australia prima di fare ritorno a Londra per dar seguito all’educazione di Darcey presso la Fox Primary School. Darcey Bussell, ballerina principale della Royal Ballet a soli vent’anni Darcey si forma  presso l’Arts Educational School e la Royal Ballet School, e inizia la sua carriera professionale al Sadlers Wells Royal Ballet. In seguito si trasferisce alla Royal Ballet , dove diventa una ballerina ...

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La danza è l’espressione profonda dell’anima

“La danza è il linguaggio nascosto dell’anima”. L’emblematica frase della danzatrice e coreografa americana Martha Graham, considerata da molti la “madre della danza moderna” , ci fa capire come la danza sia l’espressione profonda dell’anima. L’atto di danzare ci permette di rilevare il nostro io più profondo e recondito, esprimendo al meglio ciò che sentiamo. Questa  disciplina è in grado non solo di plasmare e modellare il nostro fisico, ma soprattutto i nostri pensieri. Quando danziamo possiamo entrare in un’altra dimensione. Ci liberiamo delle nostre paure per esprimere al meglio la nostra vera identità. Non servono schemi o impalcature, quando balliamo esprimiamo noi stessi, sveliamo la nostra vera natura.   La danza è libertà, apertura mentale, verso un mondo differente da quello in cui viviamo. Come abili e navigati attori possiamo, di volta in volta, andare ad interpretare personaggi diversi tra loro. Nel balletto è impossibile fingere, poichè sveliamo i nostri veri sentimenti. Possiamo finalmente ribellarci alla nostra vita e alle sue rigide regole, per abbracciare un universo costituito da incantevoli sogni e da infinita bellezza. La danza è una vera e propria forma di comunicazione. Il corpo è solo uno strumento, ma grazie alla gestualità e all’espressione del nostro viso, liberiamo ...

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“Darcey Bussell in cerca di”: l’étoile racconta Margot Fonteyn questa sera su Rai5

L’étoile del Royal Ballet di Londra Darcey Bussell, danzatrice di fama internazionale e modello per tutte le giovani che si avvicinano al mondo della danza, racconta Margot Fonteyn nel nuovo appuntamento con la serie Darcey Bussell in cerca di, in onda questa sera alle 20.30 su Rai5. Tra Londra e Panama e attraverso la testimonianza di amici, colleghi ed esperti del settore, Darcey Bussell ricostruisce l’avventurosa e non sempre felice vita della bambina Peggy Hookham. Destinata a diventare l’inarrivabile ballerina perfetta, calcherà i palcoscenici più prestigiosi del mondo al fianco delle più brillanti stelle della danza, ma morirà quasi in povertà a causa di difficili scelte fatte per amore. www.giornaledelladanza.com

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Kledi Kadiu: “Riaprono le scuole di danza, recuperiamo il tempo perso!”

Benvenuta fase 3. Finalmente è giunto il tempo di riattivarsi e di tornare ad allenarsi nelle scuole e nelle accademie per poter così danzare. Il celebre ballerino Kledi Kadiu ha rilasciato questa dichiarazione inerente la riapertura delle scuole di danza. La dichiarazione di Kledi rilasciata all’Adnkronos “Abbiamo ricominciato tutti con qualche diffidenza, con qualche timore, soprattutto gli allievi più’ piccoli. Ma sentiamo la responsabilità fortissima di chiudere un anno scolastico e di recuperare il tempo perduto”. E’ quanto ha dichiarato l’ insegnante, coreografo e volto noto della tv, dopo l’apertura delle scuole di danza, continuando:. “Tra i maestri, ma soprattutto tra gli allievi c’è grande responsabilità e consapevolezza profonda di quello che è accaduto, di come ognuno di noi deve comportarsi. Certo il coronavirus ci ha portati ad una riflessione. Siamo stati costretti a rivedere le modalità d’insegnamento, a rimetterci in discussione ed offrire ai nostri ragazzi la possibilità della classe quotidiana, una prassi inaugurata dallo storico Ials”. “Non sono stati cancellati questa estate, in Italia, da Rimini a Osimo, gli stage di danza, ha proseguito Kledi, “Saremo obbligati a rispettare codici comportamentali. La distanza, per esempio. E non è assolutamente un male. La danza non è solo bellezza, ma ...

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Il diritto della danza di esistere nel nostro paese come Arte sublime!

Siamo ormai tutti consapevoli dei benefici personali apportati dalla danza in termini di creatività, pensiero critico, disciplina, salute mentale e del corpo, tuttavia è altrettanto importante conoscere i modi in cui la danza influisce sulla comunità, trasformandola in una società felice e sana. Come le altre forme d’arte, anche la danza è portatrice di un messaggio di grande ispirazione, essa dimostra come sia possibile affrontare un dolore e affrontare una malattia senza scoraggiarsi. Danzatori disabili hanno dimostrato di poter superare i limiti legati alle disabilità fisiche, provando che niente può fermare un essere umano determinato che si spinge oltre le sue difficoltà. Questi messaggi positivi incoraggiano e rafforzano non solo il singolo, ma l’intera comunità cui appartiene, la elevano e la rendono migliore. Per moltissimi di noi, la sala di danza è un posto in cui possiamo sfuggire ai problemi quotidiani legati al lavoro, alla scuola o a questioni familiari. Per tutta la durata della lezione, infatti, distogliamo la mente dagli eventi stressanti e ci ricarichiamo di energia fisica e mentale. Inevitabilmente trasmettiamo tale effetto positivo a tutti coloro che ci circondano, contribuendo, spesso inconsapevolmente, a migliorare anche la loro salute emotiva e psichica, creando un effetto positivo a cascata ...

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