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Balletto, passione e rigorosità. Intervista a Nadya Sidorova del Balletto di Mosca “La Classique”

Balletto, passione e rigorosità. Intervista a Nadya Sidorova del Balletto di Mosca “La Classique”

  Nadya Sidorova, ballerina di origini russe e figlia di appassionati cultori dell’arte, fa parte dell’organico del Balletto di Mosca “La Classique” da sette anni, col quale compie tournée che fanno tappa in numerosi teatri del territorio italiano. All’interno della sua carriera ha interpretato moltissimi ruoli in qualità di Solista e all’interno del Corpo di Ballo, prediligendo quelli che intrecciavano l’arte tersicorea a quella interpretativa assai emozionale. È in scena il prossimo 21 e 22 gennaio al Teatro Il Celebrazioni di Bologna ne La Bella Addormentata e Cenerentola, in cui riveste i ruoli della Tata nell’uno e di una delle sorellastre nell’altro.   La tournée 2017 del Balletto di Mosca “La Classique” fa tappa il prossimo 21 e 22 gennaio al Teatro Il Celebrazioni di Bologna, con due spettacoli di repertorio: La Bella Addormentata e Cenerentola. Di quale ruolo è interprete in entrambi i casi? Ne La Bella Addormentata mi è stato richiesto di interpretare un doppio ruolo: infatti, da un lato impersonifico la Tata della protagonista Aurora e dall’altro vado a comporre il Corpo di Ballo. Nella Cenerentola, invece, la mia parte è quella di una delle sorellastre. Si può dire senz’alcun dubbio che la sua presenza nella compagnia ...

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La danza come rinascita e come rivincita. Intervista a Silvia Gribaudi

La danza come rinascita e come rivincita. Intervista a Silvia Gribaudi

  Silvia Gribaudi performer e coreografa, vincitrice del premio del pubblico e della giuria GD’A Veneto 2009, selezionata nel 2010 in Aerowaves Dance Across Europe, è ospite in numerosi festival nazionali e internazionali tra cui nel 2009 alla Biennale di Venezia Ground 0 e nel 2012 all’Edinburgh Fringe Festival. Segue progetti artistici di ricerca di danza sostenuti da: Il Cassero Bologna, Opera estate Festival Veneto, The Place (UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Pasoa 2-Certamen Coreogràfico de Madrid (ES), Dance Week Festival (HR), Circuit Est Montreal, The dance center Vancouver, Nederlanse Dansdagen Maastricht, Dance House Lemesos Cipro. Docente fino al 2010 presso Accademia Teatrale Veneta conduce numerosi workshop in Italia e all’Estero su qualità di presenza ed espressione corporea. Quest’anno, dal 27 novembre al 4 dicembre, ha tenuto nell’ambito di Agorà, la stagione teatrale artisticamente diretta da Elena Di Gioia a Pieve di Cento (BO), il workshop legato al suo Progetto speciale Over 60, rivolto a un gruppo di partecipanti esclusivamente femminile.   Guardando ai successi conseguiti negli ultimi anni Duemila, spiccano sia il Premio del pubblico e della giuria Giovani Danz’Autori del Veneto nel 2009 sia la selezione all’edizione 2010 dell’Aerowaves – Dance Across Europe. Come ha vissuto le due ...

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A passi di danza, tra zelo e affermazione: intervista ad Andrea Zardi

A passi di danza, tra zelo e affermazione: intervista ad Andrea Zardi

  Artista piacentino, classe 1987, Andrea Zardi è un giovane danzatore e coreografo dalla formazione poliedrica e dal bagaglio di esperienze corposo e duraturo. Muove i primi passi nel mondo della danza nel capoluogo emiliano natale, presso la scuola Chòros, per poi viaggiare in lungo e in largo per le sale di prestigiose scuole e istituzioni italiane, come la scuola Hamlyn di Firenze o il N.O.D. Contemporary Program di Torino. Plasma le sue prime opere coreografiche nel 2013, entrambi performate a Milano, fino a giungere l’immediato presente con la sua ultima creazione, Nòstoi / View Room, presentato alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri (TO) il 18 novembre. La tua formazione ha inizio nel 2006 a Piacenza presso la scuola di danza Chòros. Che ricordi hai a tutt’oggi di quel “trampolino di lancio” nel mondo della danza? Ho dei bellissimi ricordi di quegli anni: diciamo che mi hanno dato basi generali abbastanza solide per poter pensare di proseguire in questo mestiere. Quello che più mi impressiona ancora oggi è la capacità di mettere in primo piano la qualità e la tecnica prima della quantità, che, se consideriamo quello che si vede nelle scuole private di danza oggi, non è cosa da ...

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Linguaggi di danza tra tecnologie del corpo ed esperienza estetica. Intervista a Cristina Kristal Rizzo.

Linguaggi di danza tra tecnologie del corpo ed esperienza estetica. Intervista a Cristina Kristal Rizzo.

  Cristina Kristal Rizzo, dancemaker, è attiva sulla scena della danza contemporanea italiana a partire dai primi anni 90. Basata a Firenze, si è formata a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance, ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown. Rientrata in Italia ha collaborato con diverse realtà artistiche tra cui il Teatro Valdoca, Roberto Castello, Stoa/Claudia Castellucci, Mk, Virgilio Sieni Danza, Santasangre. É tra i fondatori di Kinkaleri, compagnia con la quale ha collaborato attivamente attraversando la scena coreografica contemporanea internazionale e ricevendo numerosi riconoscimenti. Dal 2008 ha intrapreso un percorso autonomo di produzione coreografica indirizzando la propria ricerca verso una riflessione teorica dal forte impatto dinamico tesa a rigenerare l’atto di creazione stesso e ad aprire riflessioni sul tempo presente. Attualmente una delle principali realtà coreografiche italiane è ospitata nei più importanti festival della nuova scena internazionale. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali. In qualità di coreografa ospite ha creato coreografie per I principali enti Lirici ed istituzioni teatrali italiane, tra i quali: il Teatro Comunale di Firenze – Maggio Musicale Fiorentino, il Balletto di Toscana Junior, Ater Balletto.   Partendo dagli studi da ...

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Francesca Pennini: la danza oltre i confini della performance

Francesca Pennini: la danza oltre i confini della performance

  La ferrarese Francesca Pennini (classe 1984) si forma come danzatrice professionista studiando presso il Laban Centre di Londra e lavorando nelle produzioni di Sasha Waltz & Guests. Cura la direzione artistica di CollettivO CineticO dal 2007, anno in cui ha fondato la compagnia nella forma di rete flessibile di collaborazioni e come fucina di sperimentazione nell’ambito del movimento e della sua relazione con musica, video e immagine. Come coreografa della compagnia firma 29 produzioni dal 2007 ad oggi. Nel 2015 è coreografa della Biennale College Danza di Venezia e docente in un ciclo di conferenze sulla performance al MAXXI di Roma. Sempre nello stesso anno riceve la candidatura come finalista per il Premio Ubu 2015 sezione “Nuovo attore, attrice e performer under 35”. La tua formazione da danzatrice si divide tra l’Italia e l’estero. Quali differenze sapresti indicarmi, sia a livello tecnico sia a livello emozionale, tra l’una e l’altra “fetta” geografica di questo percorso? Sebbene la mia formazione all’estero, ottenuta tramite invito, sia sicuramente risultata più strutturata accademicamente e inquadrata a titolo istituzionale rispetto alla “giungla” che vige nel panorama italiano, posso dire che, qualitativamente parlando, non ho riscontrato alcuna differenza. Reputo, infatti, che nel nostro Paese ci ...

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Matteo Bittante: la danza rende liberi

Matteo Bittante, si perfeziona presso l’Hamburg Ballettschule diretto da J. Neumeier con una borsa di studio. Ha lavorato per: Ballet National de Marseille Roland Petit; Teatro alla Scala di Milano; come solista al Stadtheater Bremenhaven, Compagnie Aenaon Daniel Lommel, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Balletto dell’Esperia, eseguendo, tra gli altri, le coreografie di Neumeier, Petit, Duato, North, Dell’Ara, Nureyev, Bourmaister, Kemp, Berriel, Della Monica. Ha danzato accanto alle étoiles Myrna Kamara, Oriella Dorella, Carlotta Zamparo. Dal 2003 collabora con Susanna Beltrami come assistente coreografo in tutte le sue creazioni e come ballerino, della “Compagnia Susanna Beltrami”. Partner di Luciana Savignano negli spettacoli: “Tango di Luna”, “Il suo nome…Carmen”, “Ukijo-e”, “Le sacre”. Ballerino del Tour di Tiziano Ferro “Nessuno è solo”. Nel 2011 è cofondatore di Contart associazione artistica che si occupa di formazione del pubblico e promozione della danza contemporanea, dal 2014 fa parte del network DANCEHAUSpiù, sostenuto dal MIBACT. Nel 2012 da vita alla DanceHaus Company, giovane realtà milanese, nata in grembo all’Accademia Susanna Beltrami, con la quale partecipa al Festival Milanoltre 2012, collabora con il Teatro Coccia di Novara, il Festival Girovagando di Sassari e il Milano Pride Week 2013 con le produzioni; Paradise Loft, Carmen, RI, OUT, ...

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Uno sguardo “accademico” sulla danza: intervista a Elena Cervellati

Uno sguardo “accademico” sulla danza: intervista a Elena Cervellati

  Professore associato dell’Università di Bologna presso il Dipartimento delle Arti, Elena Cervellati è una delle maggiori studiose ed esperte in campo accademico della storia della danza, indagata a tutto tondo dal balletto ottocentesco sino alle più contemporanee creazioni performative. Partendo, infatti, da una tesi di dottorato incentrata su Théophile Gautier, il percorso accademico della prof.ssa Cervellati ha toccato tappe legate a nomi celebri come Marie Taglioni, Les Ballets Russes, Anne Teresa De Keersmaeker, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, nonché Kazuo e Yoshito Ōno. Nel Dipartimento delle Arti Elena Cervellati insegna “Storia della danza e delle arti del movimento” per il corso di laurea Dams e “Teorie e poetiche della danza” per il corso di laurea magistrale Discipline della Musica e del Teatro. È membro dell’associazione italiana AIRDanza e della society statunitense SDHS. Cura la sezione danza della stagione annuale del Centro La Soffitta a Bologna dal 2010, nonché l’Archivio Kazuo Ōno dal 2002. Partiamo dalla sua tesi di dottorato incentrata su Théophile Gautier e la “danse pour la danse”. Come mai ha scelto di fare ricerca su tale argomento? E come mai negli anni Duemila, quando ha svolto il suo dottorato di ricerca, ha sentito il bisogno di guardare ...

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Compagnia MK: suggestioni performative oltre il tempo e lo spazio

Compagnia MK: suggestioni performative oltre il tempo e lo spazio

  Fondatore della compagnia MK, Michele Di Stefano intraprende la sua carriera nel mondo della danza con un bagaglio culturale sulle spalle colmato dagli studi universitari e la scena musicale punk/new wave degli anni Ottanta. Il suo debutto in qualità di coreografo avviene nel 1999 con e-ink, lavoro riproposto lo scorso anno dal progetto RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni Ottanta-Novanta). Lunga la sequela di collaborazioni, tra le quali si annoverano il duo performativo Sigourney Weaver, nonché i coreografi Cristina Rizzo e Fabrizio Favale nell’ambito della creazione della Piattaforma della Danza Balinese al Festival di Santarcangelo. Tra i suoi ultimi progetti vi sono Robinson, Il giro del mondo in 80 giorni, Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour. La compagnia MK è una delle cinque formazioni internazionali inserite nel libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (Ubulibri, 2003). Michele Di Stefano è stato vincitore nel 2014 del Leone d’argento per la Danza alla Biennale Danza di Venezia. Dalla sua biografia si deduce che lei, dopo gli studi universitari, sia approdato nella scena musicale punk/new wave per poi sfociare nel progetto/compagnia MK. Quali sono state le tappe di questa evoluzione del percorso? Gli studi sono venuti dopo ...

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La vita di una ballerina, tra tutù e tacchi a spillo. Intervista a Beatrice Restelli

La vita di una ballerina, tra tutù e tacchi a spillo. Intervista a Beatrice Restelli

  Originaria di Bergamo, classe 1992, Beatrice Restelli è la ballerina classica componente la crew dei Mnai’s. Formatasi in terra natia tra l’Istituto per la Formazione Coreutica e l’Accademia di Danza Pavlova, Beatrice percorre una carriera esperienziale e professionale che abbraccia il palcoscenico e la passerella, lavorando sia per compagnie di danza sia per agenzie di moda. Nel 2013 entra a far parte del cast dello show Around, regia di Marco Silvestri, dove avviene ufficialmente l’ingresso nella “famiglia” Mnai’s. Sfila per eventi mondani quali convention, dinner show e persino all’interno della Milano Fashion Week, in cui si fa “bandiera” di una fetta di moda italiana emergente ed ecosolidale. La tua formazione ha inizio nel 1997 a Bergamo tra l’Istituto per la Formazione Coreutica e l’Accademia di Danza Pavlova. Ci racconti un po’ di questo percorso degli esordi e di quanto l’impianto disciplinare ha influito sulla tua carriera futura? Ho iniziato a ballare all’età di 4 anni presso l’Istituto Coreutico di Bergamo, in particolare in una delle sue tante sedi provinciali, quella cioè del mio paese natio, Curno. Mi ricordo che alla prima cosiddetta “lezione di prova” partecipai con la mia migliore amica Silvia. Entrambe entusiaste, entrammo a far parte di ...

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Danza autoriale tra gioco e democraticità: intervista a Compagnie MF

Danza autoriale tra gioco e democraticità: intervista a Compagnie MF

  La Compagnie MF viene fondata in Francia nel 2012 da Maxime Freixas, più tardi ne entra a far parte anche Francesco Colaleo e dal 2014 viene co-prodotta dalla compagnia italiana Artemis Danza/Monica Casadei, che ne sostiene le attività. La Compagnie sviluppa parte della ricerca coreografica del primo progetto Re-Garde attraverso delle residenze artistiche in centri internazionali: CID di Parma (IT), l’Espace 13 di Béziers (FR), Electa ACS (IT). Nel 2014 Re-Garde viene rappresentato al CID di Parma (IT), all’Espace 13 di Béziers (FR), al teatro la Cigaliere (FR), al festival Festival Mouvement Contemporain a Parigi e alle Pecq (FR). Nel 2015 la Compagnia vince con Re-Garde diversi premi coreografici: il premio Outlet per la rete abruzzese diretta da Eleonora Coccagna, il premio Cortoindanza diretto da Simonetta Pusceddu, il Tobina Festival diretto dall’associazione Ngamb’Art. Con il secondo lavoro, Beviamoci su_No Game, la Compagnie aggiunge una terza presenza autoriale/performativa: Francesca Linnea Ugolini.   Da dove nasce il nome della vostra compagnia, MF, così semplice, immediato e senza troppi fronzoli? MF: Sono le iniziali del mio nome, Maxime Freixas, perché si tratta di un’associazione culturale fondata da me in Francia ancor prima d’incontrare Francesco e di venire a lavorare in Italia. Avevo ...

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