Una compagnia giovane, talentuosa, dinamica e precisa, un coreografo eccezionalmente geniale e straordinario, una pièce tradizionalmente storica ma eccezionalmente contemporanea: sono questi gli elementi chiave di Carmina Burana, balletto danzato da Spellbound Contemporary Ballet, le cui movenze sono state realizzate e create da Mauro Astolfi. Lo spettacolo, che aveva debuttato in prima assoluta a Maiori nel settembre 2006, torna a Roma, al Teatro Vascello, fino al 1 marzo, nel riallestimento per la celebrazione dei 200 anni del Teatro Sociale di Como e per il Prisma Festival de Danza contemporanea di Panama (ottobre 2014).
“Carmina Burana – spiega Mauro Astolfi – ha accompagnato in modo fedele tutto il lavoro e la produzione della Compagnia dal 2006 fino a oggi. Nonostante la ricerca di nuovi linguaggi e nuove formule comunicative ed espressive, Carmina Burana ha sempre rappresentato una nostra sicurezza. È stato infatti profondamente rivisitato ma ha conservato lo spirito e l’atmosfera originali con l’aggiunta di altri momenti e tante piccole altre avventure. La versione per il Teatro Vascello è sicuramente la più potente, la più intensa e per noi, ora, la più vera e completa.”
La forza narrativa della danza, della musica e dei versi sono il compendio perfetto dei “carmina” evocati in tutta la loro potenza espressiva di raccolta di documenti poetici e musicali del Medioevo che diventano, nella creazione di Astolfi, poesia burlesca, impudente, sovversiva, attraverso cui parlare senza troppi veli del corpo e della sua quotidiana avventura.
Da questo curioso magma di scurrilità plebea e raffinatezza cortigiana, Mauro Astolfi trae una coreografia tutta giocata tra ‘larghi’ e ‘sfrenatezze’ che agisce lo spazio quasi a volerlo contestare, divisa essenzialmente in tre momenti che scandiscono un crescendo liberatorio: si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nell’incendium cupiditatum, lo scatenamento delle passioni. Due i simboli chiave di questo balletto, calati in un’atmosfera inquietantemente metafisica: un grande armadio e una tavola. Il primo luogo di memorie, di segreti di ‘scheletri’ ipocritamente celati; la seconda, altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come cibarie tentatrici.
Carmina Burana, tra le produzioni di maggior successo della Compagnia, in repertorio dal 2006 e record di incassi per svariate stagioni italiane, ha superato ormai le 150 recite con presenze nei Festival di Austria, Spagna, Thailandia, Germania, Cipro, Panama, Lussembrugo.
Un successo strepitoso e reso concreto anche dagli straordinari elementi della compagnia: Sofia Barbiero Fabio Cavallo, Alessandra Chirulli, Maria Cossu, Giovanni La Rocca, Mario Laterza, Gaia Mattioli, Giuliana Mele, Cosmo Sancilio.
ORARI & INFO
26, 27 e 28 febbraio ore 21.00
1 marzo ore 18.00
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78
Roma
Redazione www.giornaledelladanza.com
Foto di Cristiano Castaldi