Cari lettori e amici della danza ben ritrovati,
eccoci qui, con settembre alle porte un mese per tutti noi della danza molto importante, di ripresa e di riorganizzazione per affrontare un nuovo anno… Le difficoltà ci sono le conosciamo bene e le abbiamo vissute sulla nostra pelle. Ma con fierezza e con il fuoco della passione per la danza troveremo la forza e la strada per andare avanti: perché la danza è vita!
Anche per questo numero di settembre vi presento l’editoriale mensile, dedicato alla notizia principale che ha contraddistinto il mese di agosto 2021, segnalando anche altri importanti avvenimenti e approfondimenti seguiti dal giornale.
Buona danza!
Sara Zuccari – Direttore Giornale della Danza
Photo Federica Boncompagni
Addio a Micha van Hoecke: il grande coreografo tra danza e magia
Addio al grande coreografo Micha van Hoecke, si è spento oggi nella serata di sabato 7 agosto, all’età di 77 anni all’ospedale di Massa. Nasce a Bruxelles, il padre era un pittore belga e la madre una cantante russa; studia a Parigi con Olga Preobrajenskaya e nel 1960 fa parte della Compagnia di Roland Petit. In questo stesso periodo svolge anche attività come attore di cinema (“Les loup dans la bergerie”, “Samdi soir”, “Le petit garcon de l’ascenseur” e numerosi altri). Entra a far parte del “Ballet du XXè siècle” di Maurice Béjart.
Nel 1979 viene nominato direttore artistico della Scuola Mudra, centro di formazione per artisti a Bruxelles. Nel 1981 cura le coreografie del film “Bolero” di Claude Lelouch. Quello stesso anno, con alcuni ballerini della scuola Mudra, fonda l’Ensemble di Micha van Hoecke, compagnia di danza contemporanea. Ha collaborato con famose artiste come Carla Fracci, Ute Lemper, Luciana Savignano, e con registi del calibro di Luca Ronconi, Liliana Cavani, Roberto De Simone, e ha stretto un particolare sodalizio con il Maestro Riccardo Muti che ha dato vita a tante produzioni di rilievo e prestigio. Ha creato coreografie per numerosi teatri e festival tra i quali: Teatro dell’Opera di Roma, Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli e per il Festival d’Avignone. Dal 1990 è particolarmente intensa la sua collaborazione con il “Ravenna Festival”, dove debutta anche nel ruolo di regista d’opera con “La Muette de Portici” di Auber.
Per questo Festival ha creato molte opere, tra cui nel 1992 “Adieu à l’Italie”, che ha ricevuto il premio della critica italiana per la migliore coreografia moderna. Nel 1997 viene nominato coordinatore per il ballo del Teatro Massimo di Palermo, con l’incarico di curare le coreografie per “Aida”, opera che inaugura la riapertura del Teatro nel 1998. Per il Teatro Stabile di Catania firma nel 1999 la regia e la coreografia di “Le Troiane” da Euripide e Seneca. Nello stesso anno è nominato direttore del ballo e coreografo principale del Teatro Massimo di Palermo. Nel 2001, riceve il premio del Giornale della Danza GD Awards come miglior coreografo e poi viene chiamato a realizzare le coreografie di “Ifigenia in Aulide” con la direzione di Riccardo Muti, che inaugura la stagione d’opera del Teatro alla Scala di Milano. Anche nel 2003 inaugura la stagione alla Scala con le coreografie per “Moïse et Pharaon”, sempre sotto la direzione di Riccardo Muti. Crea le coreografie, eseguite dal suo Ensemble, per il “Concerto di Capodanno” 2005 al Teatro la Fenice di Venezia.
Nel 2006 crea il balletto “La Regina della Notte”, omaggio a W.A. Mozart. Nel 2007 compone “Le Voyage”, creazione su musiche tzigane russe per il “Ravenna Festival” che dedica al suo Ensemble e nel 2008 cura la regia e la coreografia di “Salomè” tratta dall’opera di Oscar Wilde. L’anno successivo firma regia e coreografia per le “Baccanti” da Euripide. Nel 2012 “Nobilissima visione” per il “Ravenna Festival” con la direzione di Riccardo Muti. Alle Terme di Caracalla nel 2011 firma regia e coreografia di “Aida”, nel 2013 “Terra e Cielo”, nel 2014 “Verdi Danse” e nel 2015 “Carmina Burana” con i costumi di Emanuel Ungaro.
Dalla Stagione 2010-2014 è stato Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2015 per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina crea “Comme un souvenir, La Pastorale” di Beethoven con la collaborazione del Teatro Nazionale di Belgrado. Nel 2016 riceve un premio fedeltà per ventisette anni di splendida collaborazione con il “Ravenna Festival” ed entra a far parte degli “Amici Onorari” del Festival. Il 21 marzo del 2018 è di scena la prima nazionale di “Pierino e il Lupo qualche anno dopo…” al Teatro lo Spazio di Roma. Nel 2018 mette in scena una creazione per il corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo dal titolo “Pink Floyd” e “Carmina Burana”.