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Interviste

Marco Pierin dal palcoscenico all’insegnamento con vocazione e dedizione

Marco Pierin nasce a Milano. Da giovanissimo viene ammesso alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, dove si diploma nel 1977. Immediatamente dopo, entra a far parte del Corpo di ballo dello stesso teatro, che lo nomina solista nel 1980 e nel 1981 primo ballerino. Nel 1985, inizia il suo percorso come guest star internazionale, e in questo ruolo, danza nei maggiori Teatri del mondo, avendo come partner, molte tra le più prestigiose interpreti del balletto. Dopo un’importante, e lunga carriera, si dedica oggi, all’insegnamento di alto livello; è infatti, guest theacher in numerose compagnie internazionali, tra le quali, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Municipal de Rio de Janeiro, il National Ballet of Canada a Toronto, il Royal Swedish Ballet a Stoccolma, Les Ballets de Montecarlo e molte altre. Si dedica inoltre con passione, al coaching e alla preparazione dei giovani talenti futuri della danza.   Carissimo Marco, hai sempre sognato, fin da piccolo, di diventare un danzatore?   All’età di 6 anni, vidi in televisione dai miei nonni materni, un “Lago dei Cigni” dal Bolshoi di Mosca, nel quale danzavano Maja Plisesckaja e Nikolai Fodeyechev, che mi folgorò. Da ...

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Viaggio con la Danza

Cristina Scimè: “il Tango è stata la mia salvezza”

Laureata in Business Communication, Cristina Scimè appende le scarpette di danzatrice classica per innamorarsi del tango. Da 10 anni vive e insegna a Milano ed è vicepresidente dell’associazione “Tangodoble Milano”, una delle prime realtà milanesi per l’insegnamento del Tango. Si è esibita in festival mondiali sia in Italia sia in Ungheria, in Germania, in Marocco, in Afghanistan e in Uzbekistan. Viaggia spesso per lunghi periodi alla volta di Buenos Aires dove si è perfezionata.   Come inizia questo tuo lungo percorso di ballerina? Già dall’età di 4 anni intrattenevo parenti e vicini con i miei assoli; ho iniziato con la danza classica più tardi, a 9 anni, e ho continuato per 10 anni. Sognavo di diventare étoile all’Opera e di viaggiare molto. Purtroppo la mia famiglia non ha mai preso troppo sul serio i miei sogni, probabilmente anche perché a scuola avevo ottimi voti. Dopo essere stata rifiutata alla Scala di Milano, ho letteralmente appeso le punte al chiodo e non ho voluto più saperne, come quando un grande amore finisce. Fino a che per caso, in un momento buio di molti anni dopo, non mi sono imbattuta nel tango. Cosa rappresenta per te il Tango? Il tango per me ...

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Massimiliano Volpini: “La danza, amore a prima vista”

Massimiliano Volpini entra nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 1991 dove rimane fino al 2014, dedicandosi poi completamente alla coreografia. È stato uno dei quattro coreografi scelti per l’International Choreography Showcase 2000 in Virginia dove ha creato “Due”; sempre nel 2000 ha creato “Sinfonia in quattro colori” per la Scuola di Ballo della Scala. Nel 2001 ha iniziato la collaborazione con Roberto Bolle, per il quale ha creato un assolo per il “Premio Barocco 2001”; una coreografia per “Notte di duelli e di magia” (trasmissione Rai ideata da Vittoria Ottolenghi); una coreografia per Roberto Bolle e Greta Hodgkinson per Ferragamo e il balletto “Antonio e Cleopatra”. Ha realizzato le coreografie per “Traviata” al Todi Arte Festival. Ha creato svariate coreografie per i danzatori scaligeri, tra cui Lettera ritrovata, Bolero, File not found, Ludwig Dances, Darkness is about to pass, Aria. Dal 2007 al 2010, in qualità di coreografo residente, ha realizzato nove coreografie per la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. È stato invitato da Peter Martins a partecipare alla Fall Session 2007 e alla Summer Session 2008 del “New York Choreographic Insitute”. Per il “Tulsa Ballet”, in Oklahoma, realizza nel 2009 “Amadè”. Ha creato ...

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Viaggio con la Danza

La danza Sportiva secondo il maestro Maurizio Vescovo

Secondo posto ai campionati del mondo WDC Professional Latin del 2015, competizioni Internazionali quali Blackpool nel Regno Unito, Toronto Open Dance Championship, Korea Open Professional Latin e molti altri Maurizio Vescovo è tra i grandi nomi della Danza Sportiva in Italia. Che opinione ti sei fatto sul mondo delle competizioni? E’ difficile parlare di questa disciplina della danza cosiddetta sportiva. Molto dipende sempre dai fattori più disparati, dai risultati che si fanno, dalle varie componenti agonistiche in gioco. Ma una cosa che posso è dire che le gare di una volta erano migliori. Ricordo, ad esempio, i campionati italiani dove i più grandi campioni e insegnanti giudicavano le competizioni. E i risultati erano più coerenti. Ma non si può fare di tutta un’erba un fascio, ci sono ancora delle belle gare in giro per il mondo. Che novità ci sono dal mondo della danza di coppia? Le novità stanno solo nel migliorarsi e rendere più pura possibile la danza. Il contemporaneo delle gestualità e dei movimenti sono le chiavi dell’innovazione. Il ballo è più vero e realistico con il proprio partner se fondato su una bella relazione di coppia e con precisi movimenti armonici. I traguardi si manifestano sulle emozioni ...

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M° Marinel Stefanescu: l’arte nella verità della creazione

Marinel Stefanescu, nativo di Bucarest, viene iscritto, su indicazione di suo zio, il noto primo ballerino Gabriel Popescu, alla Scuola di ballo dell’Opera di Bucarest dove si diploma nel 1966 col massimo dei voti. Ancora allievo della scuola ricopre in teatro ruoli di solista e primo ballerino. Viene inviato a Mosca per un corso di perfezionamento al Teatro Bolshoi sotto la guida di Messerer e Iermolaiev e poi al Kirov di Leningrado con il famoso M° Pushkin. Nel 1968 riceve il primo premio e la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Danza a Varna a pari merito con Mihail Barishnikov, e viene nominato primo ballerino all’Opera di Bucarest. Nel 1969 riceve il premio per la miglior interpretazione al 1° Concorso Internazionale di balletto a Mosca. Accanto alla sua passione per il balletto scopre giovanissimo, la sua vocazione alla coreografia che già si esprime in creazioni personali in occasione della partecipazione ai Concorsi di balletto, con ‘a soli’ originali come quella su musica di Bach: “Ascolta le Voci”. Dal ’69 comincia la sua carriera internazionale, è ripetutamente invitato come artista-ospite protagonista di tutto il repertorio classico-romantico e moderno nei maggiori Teatri dell’Europa, dell’Unione Sovietica e dell’Asia. Da un punto di vista ...

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La vita di una ballerina, tra tutù e tacchi a spillo. Intervista a Beatrice Restelli

La vita di una ballerina, tra tutù e tacchi a spillo. Intervista a Beatrice Restelli

  Originaria di Bergamo, classe 1992, Beatrice Restelli è la ballerina classica componente la crew dei Mnai’s. Formatasi in terra natia tra l’Istituto per la Formazione Coreutica e l’Accademia di Danza Pavlova, Beatrice percorre una carriera esperienziale e professionale che abbraccia il palcoscenico e la passerella, lavorando sia per compagnie di danza sia per agenzie di moda. Nel 2013 entra a far parte del cast dello show Around, regia di Marco Silvestri, dove avviene ufficialmente l’ingresso nella “famiglia” Mnai’s. Sfila per eventi mondani quali convention, dinner show e persino all’interno della Milano Fashion Week, in cui si fa “bandiera” di una fetta di moda italiana emergente ed ecosolidale. La tua formazione ha inizio nel 1997 a Bergamo tra l’Istituto per la Formazione Coreutica e l’Accademia di Danza Pavlova. Ci racconti un po’ di questo percorso degli esordi e di quanto l’impianto disciplinare ha influito sulla tua carriera futura? Ho iniziato a ballare all’età di 4 anni presso l’Istituto Coreutico di Bergamo, in particolare in una delle sue tante sedi provinciali, quella cioè del mio paese natio, Curno. Mi ricordo che alla prima cosiddetta “lezione di prova” partecipai con la mia migliore amica Silvia. Entrambe entusiaste, entrammo a far parte di ...

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Martina Dalla Mora: un nuovo talento in scena

Martina Dalla Mora, recentemente diplomata con successo alla Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano diretta da Fréderic Olivieri è in procinto di partire, con destinazione Monaco di Baviera, per entrare nell’organico della Compagnia del Bayerische Staatsballett guidata dal Direttore Igor Zelensky. Unica danzatrice al mondo, dopo Luciana Savignano e Sylvie Guillem ad aver danzato, sul prestigioso palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano, il celebre assolo “La Luna” del balletto “Heliogabale” creato per la stessa Savignano nel 1976 dal grande coreografo Maurice Béjart, costruito sull’Adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, divenuto poi successivamente un “titolo a sé” grazie alla sua compiutezza coreografica compositiva e creativa. Carissima Martina, come ti sei innamorata della danza e qual è stato il percorso artistico che hai intrapreso? Sei entrata subito nella Scuola di Ballo scaligera? Sono entrata a contatto con la danza grazie alle mie sorelle maggiori, Alessandra e Francesca. Entrambe hanno seguito corsi di danza quando io ero molto piccola, Alessandra ha poi smesso mentre Francesca ha continuato. Probabilmente il forte desiderio di ballare è nato da qui, nel vedere i saggi di mia sorella. Non ricordo bene com’è iniziato il tutto, non ricordo ...

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Joseph Fontano: “Il prossimo Direttore dell’Accademia riporti l’attenzione sulla danza” [ESCLUSIVA]

Come documentato dal Giornale della danza la scorsa settimana, il Maestro Joseph Fontano, docente di danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza, ha vinto il ricorso contro Bruno Carioti, attuale direttore dell’istituzione coreutica capitolina. Secondo il Consiglio di Stato, che a sua volta si è basato sul regolamento dell’Istituto, Carioti non ha i requisiti per guidare l’AND. I giudici hanno riconosciuto la validità della legge istitutiva del 1948, secondo la quale “la direttrice o il direttore dell’accademia deve essere compositore di danza di riconosciuto valore”. Il Giornale della Danza ha parlato con Joseph Fontano pochi giorni dopo la sentenza. Maestro Fontano, un lungo viaggio sembra essere, finalmente, arrivato al capolinea. È soddisfatto del risultato raggiunto? Un lungo percorso, certo, talvolta difficile e molto impegnativo. Ma che alla fine si è concluso bene. Sono molto soddisfatto:la giustizia ha fatto il suo corso, la legalità ha vinto. Sono veramente felice e, ad essere sincero, non mi aspettavo che andasse a finire così. Il giudice ha, infatti, riconosciuto due aspetti molto importanti che, a mio parere, devono far riflettere tutti noi: come prima cosa, Carioti non era in possesso dei requisiti per dirigere l’Accademia. E poi, ancora più importante, gli è stato riconosciuto il ...

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Maximiliano Guerra, eccellenza della danza [ESCLUSIVA]

Maximiliano Guerra è nato in Argentina, ha studiato all’Istituto delle Arti del Teatro Colón di Buenos Aires con Wasil Tupin, Mercedes Serrano, Leandro Regueiro e, all’estero, con Woitek Lowsky e Stanley Williams. Dopo aver danzato con il Balletto del Teatro Argentino di La Plata e con la Teresa Carreno Foundation in Venezuela, nel 1985 entra a far parte della Compagnia del Teatro Colón di Buenos Aires. Nel 1988 inizia la sua carriera internazionale, con l’invito di John Clifford a partecipare con il Los Angeles Ballet a una lunga tournée negli Stati Uniti. Nello stesso anno, invitato da Peter Schaufuss, entra a far parte dell’English National Ballet come Principal Dancer e, un anno più tardi, è nominato Senior Principal Dancer. Nel 1991 passa come Primo ballerino alla Deutsche Oper di Berlino. E nello stesso anno, invitato dal Teatro dell’Opera di Novosibirsk, danza “Spartacus” di Jurij Grigorovic, diventando il primo ballerino non sovietico a interpretare questa produzione. Il 1992 segna l’inizio della sua straordinaria carriera come ospite delle più prestigiose compagnie del mondo. Partecipa, inoltre, a una tournée del Kirov negli Stati Uniti e inizia una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala di cui è stato “Primo ballerino ospite principale”. Nella ...

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Danza autoriale tra gioco e democraticità: intervista a Compagnie MF

Danza autoriale tra gioco e democraticità: intervista a Compagnie MF

  La Compagnie MF viene fondata in Francia nel 2012 da Maxime Freixas, più tardi ne entra a far parte anche Francesco Colaleo e dal 2014 viene co-prodotta dalla compagnia italiana Artemis Danza/Monica Casadei, che ne sostiene le attività. La Compagnie sviluppa parte della ricerca coreografica del primo progetto Re-Garde attraverso delle residenze artistiche in centri internazionali: CID di Parma (IT), l’Espace 13 di Béziers (FR), Electa ACS (IT). Nel 2014 Re-Garde viene rappresentato al CID di Parma (IT), all’Espace 13 di Béziers (FR), al teatro la Cigaliere (FR), al festival Festival Mouvement Contemporain a Parigi e alle Pecq (FR). Nel 2015 la Compagnia vince con Re-Garde diversi premi coreografici: il premio Outlet per la rete abruzzese diretta da Eleonora Coccagna, il premio Cortoindanza diretto da Simonetta Pusceddu, il Tobina Festival diretto dall’associazione Ngamb’Art. Con il secondo lavoro, Beviamoci su_No Game, la Compagnie aggiunge una terza presenza autoriale/performativa: Francesca Linnea Ugolini.   Da dove nasce il nome della vostra compagnia, MF, così semplice, immediato e senza troppi fronzoli? MF: Sono le iniziali del mio nome, Maxime Freixas, perché si tratta di un’associazione culturale fondata da me in Francia ancor prima d’incontrare Francesco e di venire a lavorare in Italia. Avevo ...

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