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Interviste

“La danza? E’ necessaria!” parola di Aoife McAtamney, a Romaeuropa per DNAeurope

Vi abbiamo parlato negli scorsi articoli degli appuntamenti di Romaeuropa Festival, e del mese di novembre, durante il quale potrete seguire gli artisti della sezione DNAeurope e DNAppunticoreografici. Non sapete però cosa aspettarvi? Vi facciamo conoscere allora la coreografa che aprirà la sezione. Preparatevi a vedere scardinati tutti i vostri stereotipi di bellezza da una giovane irlandese dall’aspetto delicato, dalla voce sottile, ma dalla presenza scenica imponente. Aoife McAtamney, irlandese, giovanissima, con una solida formazione alle spalle (ha lavorato con William Forsythe, Wayne McGregor, Angelin Preljocaj, tra gli altri), sarà in scena il 3 novembre a Romaeuropa Festival, ma ha già portato il suo Softer Swells a Operaestate. Ed è a Bassano che l’abbiamo incontrata, per conoscerla meglio e parlare del suo progetto… Come nasce la Aoife performer? La danza è sempre stata un hobby per me, non ho mai pensato di diventare una professionista, perché non sapevo che esistesse un mondo della danza! Sono cresciuta in un piccolo paesino Irlandese, ma a 17 anni ho seguito la mia prima lezione di danza contemporanea e ho pensato “ok, questo è fantastico”. E così da allora, un po’ tardi forse, la danza contemporanea è diventata un chiodo fisso. Ho convinto i ...

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Laurieann Gibson la coreografa delle dive, dalla carismatica Alicia Keys alla sorprendente Lady Gaga

Se Lady Gaga ha avuto tanto successo, lo deve anche a lei: Laurieann Gibson, coreografa anche di Alicia Keys, Katy Perry, Rihanna. Con Lady Germanotta, con cui ha rotto alla fine del 2011 per motivi tutt’ora sconosciuti, lavorava dal 2008, da quando ha firmato le coreografie del video musicale di Poker Face. Sono opera sua anche quelle di “Love Game”, “Paparazzi”, “Telephone”, “Alejandro”, “Born this way” e “Judas”. La coreografia di “California Gurl” nei concerti dal vivo di Katy Perry l’ha studiata lei, cucendola addosso ad un personaggio ironico e sexy come la giovane cantante. Canadese di Toronto, ha a che fare giornalmente con le più grandi pop star che hanno assolutamente bisogno di lei. “Ho il piacere di lavorare con artisti famosi, delle vere e proprie icone, perché ho cominciato la mia carriera molto presto. Mi sono resa conto da adolescente che la mia passione era inventare danze scatenate. Ho lavorato duramente dalla fine della scuola per arrivare dove sono oggi. Attualmente lavoro per le star ma porto avanti anche un mio dance show che mi da grandi soddisfazioni”. Con quale star vai più d’accordo? Chi è quella che impara meglio e prima di tutte? La più capricciosa? La ...

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Révolution(s) all’Opera di Lione: intervista alla coreografa Tania Carvalho

Ci occupiamo spesso anche delle stagioni estere, e questa volta non facciamo eccezione, parlando della stagione dell’Opera di Lione, che bilancia tradizione e nuovi nomi della coreografia; in cartellone, in questi giorni un trittico di coreografie firmate Kyliàn, mentre il Gala di apertura della stagione sarà il 12 novembre con l’ingresso in repertorio della Carmen di Petit, in programma fino al 19 novembre insieme a L’Arlesienne. Si passa poi al 2016 con Made in America dal 13 al 17 aprile, ma prima (dal 9 al 13 febbraio) Révolution(s), una serata che prevede coreografie di Emanuel Gat, Rachid Ouramdane e Tania Carvalho. Tania Carvalho, coreografa portoghese, con la sua creazione Weaving Chaos, che ha ottenuto buonissimi feedback alla scorsa Biennale di Lione e che l’ha portata a questa creazione per la compagnia dell’Opera, è stata in cartellone anche al Festival Operaestate recentemente concluso. L’abbiamo incontrata, e ci ha contagiato con la sua risata e la sua determinazione, per conoscere meglio come lavora quest’artista, che è anche coreografa, musicista, pittrice… Prima di tutto…perché l’Odissea? In realtà mi è stato commissionato un lavoro su uno dei poemi omerici e ho scelto l’Odissea. L’ho scelta perché insiste su alcuni temi, come il viaggio (che ...

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José Perez: “La mia è una Carmen moderna”

Il 14 settembre, nel suggestivo scenario del Teatro Romano di Benevento, costruito nel II secolo sotto l’Imperatore Adriano, andrà in scena la prima nazionale di Carmen, coreografia di Josè Perez, produzione Balletto di Benevento, con l’Orchestra Filarmonica di Benevento. Si tratta di un lavoro di grande impatto scenico, in cui si ha modo di apprezzare tutto il talento di Josè Perez, artista eclettico e poliedrico, nelle vesti sia di coreografo che di interprete.  Il giornaledelladanza.com ha seguito molto da vicino questa produzione, con servizi fotografici realizzati specificamente per l’evento e con degli approfondimenti speciali, tra cui questa esclusiva intervista rilasciata da Josè Perez. Come nasce questa produzione? L’idea è nata da una proposta che mi è stata fatta da Carmen Castiello, direttrice artistica del Balletto di Benevento. Lei mi ha spiegato le sue idee e insieme abbiamo deciso di creare una nuova versione di quest’opera. Si è data l’opportunità di rappresentarla in un teatro storico stupendo, il Teatro Romano di Benevento, uno dei più antichi, che può accogliere fino a 1400 spettatori, con un’orchestra di 70 elementi. Abbiamo intrapreso questo lavoro in un modo molto professionale e ho preso questo progetto molto a cuore. Si è creata una bella sinergia ...

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Liliana Cosi: “la vera arte parla di Dio”, la mia danza la mia fede

È stata sicuramente una delle più grandi danzatrici degli ultimi anni ed ancora oggi occupa un posto di primo piano nel mondo della danza come direttrice di una prestigiosa compagnia e un’ottima scuola. Liliana Cosi, ètoile della Scala di Milano, ci racconta la sua vita e la sua fede nella danza: “La vera arte parla di Dio, testimonia di Dio anche se non lo nomina. Il vero artista è colui che fa regali alla gente, perché dà questo mistero che è l’arte, un dono di Dio agli uomini”. Come nasce la passione per la danza e qual è il ricordo degli anni trascorsi alla Scuola di Ballo della Scala? La passione per la danza è nata a nove anni, quando ho iniziato il primo corso alla Scala: ogni giorno che passava vedevo che riuscivo bene nello studio e così mi sono resa conto che la danza era innata in me. Qual è l’esperienza che ricorda con più affetto di quando danzava al Teatro alla Scala? Ci sono due momenti significativi che ricordo con grande emozione, il primo quando mi sono diplomata: sono stata la prima – e l’ultima – che ha ricevuto un premio per gli studi condotti. E il ...

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Letizia Giuliani: “La danza ti arricchisce dentro e ti dona una sensibilità particolare”

Letizia Giuliani è prima ballerina di MaggioDanza. Si è formata alla Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, la sua città, anche se oggi si sente a casa a Firenze. Ha danzato molto anche all’estero al fianco di grandi stelle della danza come Igor Yebra, Gheorge Iancu, Alessandro Riga, Josè Perez. In questa intervista ha raccontato di se, della sua famiglia e del suo lavoro.    Quali sono oggi le priorità nella tua vita?   Quello che viene prima è sicuramente la famiglia. Ho un bimbo piccolo e quindi do priorità alle sue esigenze e alla sua crescita. Subito dopo viene il lavoro, anche perché, se vivi una realtà serena sul posto di lavoro, questa serenità la porti anche a casa con te. Sei legata al tuo compagno anche sul lavoro. Condividere tutto è un bene? Non posso fare un paragone con un altro tipo di situazione ma posso dire che la nostra coppia si è consolidata ulteriormente. Per noi due stare vicini sul lavoro, specialmente in questo delicato momento che sta attraversando la nostra compagnia MaggioDanza, è stato assolutamente un bene. Ci sosteniamo a vicenda e nonostante le grandi difficoltà sul lavoro, entrambi ci muoviamo nella stessa direzione: ...

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Dwight Rhoden: “Un aspetto del mio lavoro che mi entusiasma è la possibilità di creare per chi lavora con me!”

Direttore Artistico dei Complexions, una delle compagnie americane più affermate in tutto il mondo, coreografo pluripremiato, già Principal dancer per l’Alvin Ailey American Dance Theater e molto altro ancora: Dwight Rhoden è uno degli artisti più contesi e geniali degli ultimi vent’anni. Le sue coreografie contemporanee, rese ancora più speciali dalla forte fisicità dei ballerini che le interpretano, fanno da sempre il giro del mondo. A Roma in occasione della prima di …And so it is, pièce realizzata per il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma e in scena fino al 16 aprile, il Giornale della Danza ha avuto la possibilità, in un breve intervallo dello spettacolo, di chiacchierare con lui. Pochi minuti ma intensi. Che ci hanno permesso di comprendere al massimo la profondità e la maestosità artistica di questo Maestro “contemporaneo”. “…And so it is” è la sua ultima creazione, realizzata per il Teatro dell’Opera di Roma. Lei cerca sempre di trasformare le diversità, di renderle “vive”. Ha cercato di fare questo anche con i danzatori dell’Opera di Roma? Credo proprio di sì. Ritengo che i danzatori abbiano fatto dei giganteschi passi in avanti, dedicandosi moltissimo alle movenze contemporanee. Questo tipo di movimento per loro è ...

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Vladimir Vasiliev allo specchio

Da ballerino a coreografo e insegnante, oggi apprezzato pittore. Sulla scena e nella vita ha fatto coppia con Ekaterina Maximova. Quando si dice: “Nato sotto una buona stella? Certamente si!”.  Vladimir Vasiliev, classe 1940, è senza dubbio uno dei danzatori più popolari dei nostri giorni e anche uno dei più versatili. Iniziò a studiare danza alla scuola di ballo del Bolshoi, entrando molto presto nella compagnia e divenendone solista e poi étoile. Ha ballato tutti i ruoli maggiori di repertorio classico, in tutti i teatri del mondo, conquistando il pubblico sin dall’inizio per i suoi movimenti eleganti e pieni di fascino. Virtuoso incomparabile, la sua intelligenza gli permise di non limitarsi a una peculiarità esclusivamente tecnica ma ricercò sempre una forte espressività drammatica per i suoi personaggi classici ma anche per i protagonisti di balletti contemporanei. Gran parte della sua carriera si è svolta al fianco di Ekaterina Maximova, ballerina di bella personalità, forte temperamento e di grandi doti tecniche, destinata a diventare sua moglie. Nel  quarto  appuntamento di “Allo Specchio – vizi e virtù” , Vladimir Vasiliev ci racconta la sua vita di danzatore e di uomo. Per tutti, Vladimir Vasiliev rappresenta l’apoteosi della danza. Lei come si vede, come vive ...

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Moses Pendleton: “Sono un esploratore”

Moses Pendleton, danzatore e coreografo, genio poliedrico, è il fondatore e il direttore artistico dei Momix, storica compagnia statunitense che il prossimo giugno celebrerà il trentacinquesimo anniversario dalla sua istituzione. Artista dalla personalità multiforme, in grado di spaziare nel regno dell’immaginazione, arricchendolo di suggestioni simboliche e visive, ha creato un modo totalmente nuovo di concepire la dimensione scenica. Esploratore del concetto di illusione, ha coreografato spettacoli di grande impatto visivo, in grado di incantare le platee di tutto il mondo. In questa intervista si racconta in esclusiva al giornaledelladanza.com Attualmente in tour con “Alchemy”, alchimia dell’arte o alchimia della vita? Non si tratta di una cosa o dell’altra. L’alchimia è già un’arte, dunque questo è il caso di un’arte che imita l’arte. Ma l’alchimia fallisce come arte, a meno che l’alchimista non creda nell’arte e sia completamente trasformato da essa nella sua vita. Corpi che si trasformano, che diventano fuoco, luce, che si tramutano di volta in volta in elementi diversi, il messaggio è infrangere gli stereotipi e in fondo i limiti del comune percepire la realtà? Non cerco di formulare un messaggio, ma se posso aiutare ad aprire le porte della percezione, ben venga. I danzatori sono i trasformati ...

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Roberto Casarotto, direttore artistico del Balletto di Roma, racconta i suoi progetti per la compagnia

Dopo una serie di collaborazioni ed esperienze all’estero, e dopo l’incarico di responsabile dei progetti danza internazionale del Festival Operaestate di Bassano del Grappa, Roberto Casarotto è stato nominato direttore artistico del Balletto di Roma. Lo abbiamo quindi intervistato sulla sua visione della danza e progetti futuri della compagnia, riguardo alla quale ci ha svelato il nome del terzo coreografo associato e una collaborazione importante… Come nasce la collaborazione con il balletto di Roma?         Nasce dall’incontro con il direttore della compagnia romana a Bassano del Grappa durante il Festival Operaestate la scorsa estate, e anche da una segnalazione di Theresa Beattie, divenuta un contatto comune dopo il progetto della compagnia del Balletto di Roma alla Royal Opera House, e che fece il mio nome parlando di operatori di danza. Che buffo che la segnalazione di un italiano parta dall’Inghilterra!  Come nasce invece il direttore artistico Roberto Casarotto? Ho un trascorso di danzatore, ma ho anche avuto la fortuna di incontrare figure professionali importanti che mi hanno permesso di sviluppare un network; rete che ha facilitato il mio passaggio dalla carriera artistica a quella organizzativa e di promozione della cultura della danza. Parallelamente a questo c’è stato un percorso di studi in ambito ...

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