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L’estate di Tersicore dell’Accademia Nazionale di Danza

Una sera d’estate, un panorama mozzafiato, un palcoscenico incastonato nel cuore di Roma e la bellezza della danza in una maratona che coinvolge tutti i corsi dell’Accademia Nazionale di Danza.

Fino al 12 luglio il suggestivo Teatro Grande con vista sul Palatino romano accoglie il pubblico e apre le sue porte per ben 12 serate con 4 programmi differenti in cui le diverse “scuole” dell’AND porteranno in scena lavori del repertorio e ben 10 prime assolute con oltre 350 allievi coinvolti.

Una sfida raccolta e realizzata dalla neodirettrice Anna Maria Galeotti che con nuovo impulso guiderà per i prossimi tre anni l’Accademia: ”questo luogo merita di essere valorizzato – afferma Galeotti – e l’obiettivo è quello di crescere e far crescere i nostri allievi nel segno di una versatilità e di una qualità artistica irrinunciabili per la formazione e la creazione di un danzatore”.

“Le Monere, il regno della trasformazione” è il fil rouge degli spettacoli finali di quest’anno: il tema prende spunto da questi insostituibili microrganismi che condizionano tutte le funzioni vitali presenti in natura e rendono possibile il processo della mutazione. Una definizione che ben si presta alla descrizione dei linguaggi artistici della contemporaneità. Attraversando la storia dell’arte di Tersicore, l’Accademia Nazionale di Danza presenta programmi diversi a seconda delle scuole accademiche che offrono agli studenti la possibilità di confrontarsi con firme, stili e linguaggi variegati e, al contempo, propone un viaggio prezioso per il pubblico che desidera osservare questa sfida creativa e interpretativa.

Martha Graham, Merce Cunningham, Bella Lewitzky, John Neumeier, Jean Claude Gallotta, Luisa Maria Arias, Simona Bertozzi, Davide Bombana, Jarek Cemerek, Denis Ganio, Fabrizio Favale, Nyco Piscopo, Ivan Truol Giselda Ranieri: questi i nomi di alto profilo che firmeranno le creazioni eseguite dai Corsi propedeutici con allievi dai 10 ai 18 anni (Scuola di danza classica), i Trienni e i Bienni Contemporanei (Scuola di danza contemporanea), i Trienni classici (Scuola di danza classica) e infine Trienni e i Bienni compositivi (Scuola di coreografia).

 

PROGRAMMA

Dopo il dittico danzato dai Corsi Propedeutici e la serata dedicata alla Scuola di danza contemporanea con i lavori di Martha Graham, Jean Claude Gallotta, Bella Lewitzky, Jarek Cemerek e Ivan Truol dal 5 luglio fino al 7 luglio torna protagonista la Scuola di danza classica con i Trienni per un trittico di creazioni con una particolare attenzione verso lo stile neoclassico.

Davide Bombanagià Primo Ballerino alla Scala di Milano, al Pennsylvania Ballet, allo Scottish Ballet, alla Bayerish Staatballett e Direttore del corpo di ballo di Maggio Danza e del Teatro Massimo di Palermo, presenta la nuova creazione in prima assoluta “Metamorphosis” su musiche di Philip Glass che interpreta la metamorfosi come un processo inverso di rarefazione, spogliamento e involuzione.

 In programma anche la straordinaria ripresa di alcuni brani da “Yondering”, creata da John Neumeier nel 1996 co-produzione tra la National Ballet School of Canada e Hamburg Ballet School che può essere danzato solamente da allievi selezionati delle migliori scuole e accademie professionali di tutto il mondo, per scelta espressa di Neumeier, pietra miliare nella coreografia contemporanea e direttore per oltre cinquant’anni del Balletto di Amburgo.  La coreografia ripresa da Konstantin Tselikov per gli studenti dei Trienni classici indaga il tema del viaggio.  

Il Trittico accosta questi due lavori a quello di Luisa Maria Arias, attiva al fianco di coreografi come Duato, Kylian, Ek, Naharin, Sol Leon, Pite, Goecke, Shechter, Ekman. La coreografia in prima assoluta dal titolo “CI_siAMO” è dedicata al valore della terra e alla responsabilità degli esseri umani.

Simona Bertozzi, Giselda Ranieri e Fabrizio Favale continuano il caleidoscopico percorso nella danza d’autore con tre prime assolutedal 9 al 12 luglio per lo spettacolo della Scuola di coreografia che prevede anche un omaggio a Merce Cunningham “50 LOOKS” ripresa da Dino Verga con Luca Russo e Stefania Brugnolini sotto la supervisione di Patricia Lent del Merce Cunningham Trust.

“TERA – 1012” è il titolo del brano di Simona Bertozzi che prende spunto da 1012 (1.000.000.000.000) ossia il numero di batteri che vivono sulla superficie della pelle umana che svolgono ruoli vitali per la nostra salute e il nostro benessere.

“The nothing garden” di Fabrizio Favale ci trasporta invece all’interno di un giardino inventato con un gioco di danze astratte come segnali provenienti da altri mondi. 

Giselda Ranieri, infine, propone una sua “SynThesis”, un processo di ri-fusione, assimilazione e mescolamento di elementi vari che danno origine a un nuovo magma, un corpo sociale che attraversa la dimensione dell’ironia e dell’assurdo. Non poteva mancare una performance curata, firmata e realizzata dagli allievi dei Bienni compositivi, futuri coreografi di domani.

Sara Zuccari

Foto Federico Loreti 

www.giornaledelladanza.com

 

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