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Quando la danza si integra con l’architettura: il work in progress delle Corderie dell’Arsenale per la Biennale Danza

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Le Corderie dell’Arsenale saranno per la danza il luogo della condivisione con le altre discipline, quali la musica, il teatro, il cinema e l’architettura. Tutte queste arti non saranno semplicemente affiancate e giustapposte alla Mostra di Architettura, ma si integreranno con essa.

Lo spazio cinquecentesco è stato ideato dal direttore Rem Koolhaas come un “work in progress multidisciplinare, una realtà in costante evoluzione e continuamente fruibile”, con sei palcoscenici dove avvenimenti di diversa durata (dai sei ai venti minuti) e a ciclo continuo, cambieranno la mostra di giorno in giorno.

Una situazione nuova, sia per i coreografi e i danzatori, che per il pubblico: la danza si relaziona e si modifica in rapporto allo spazio, e alla libertà dello spettatore di fruirlo. Come sta accadendo negli ultimi anni, gli spazi museali accolgono le performance e la dimensione pubblica si mescola a quella più intima della creazione coreografica, creando così un’opera d’arte in continua evoluzione.

Per questo esperimento Virgilio Sieni, direttore del settore danza, ha coinvolto artisti che con i loro lavori hanno programmaticamente sperimentato luoghi e tempi non convenzionali, come i Kinkaleri, autori di performance, installazioni, produzioni video ospitate in musei d’arte contemporanea, teatri, festival, discoteche, che alle Corderie saranno autori di incursioni fulminee con Found Dances & Everyone Gets Lighter/All!.

Anche il coreografo Michele Di Stefano, co-fondatore della compagnia MK e vincitore del Leone d’argento della Biennale Danza, proporrà una sua performance, Sahara para todos, tracciando mappe che spostano continuamente la linea di demarcazione tra spettatore e performer.

Luisa Cortesi, autrice di un pensiero rigoroso sulla danza, con La trappola declina una riflessione sul tempo e sullo spazio architettonico delle Corderie mettendo in scena un lavoro in continua evoluzione, dalla struttura aperta.

La situazione inedita con cui si confrontano gli artisti alle Corderie ha portato invece Marina Giovannini, educata al classico e danzatrice solista per il Balletto di Toscana, a interrogarsi sulla genesi di un lavoro coreografico Punto sulla forma, in bilico tra dimensione intima e pubblica, tra arte e vita.

Ad esibirsi ancora saranno Cristina Rizzo, con Bolero Variazioni, Roy Assaf con Dance Grammar e Giuseppe Comuniello, interprete non vedente e portatore di un diverso alfabeto espressivo

Altre azioni coreografiche di carattere estemporaneo, raccolte sotto il nome di “ballate”, saranno create dai coreografi di volta in volta presenti alle Corderie. Mentre i giovanissimi interpreti del ciclo di spettacoli Vita Nova, danzatori dai 10 ai 14 anni, proveranno le coreografie di Adriana Borriello, Cristina Rizzo, Stian Danielsen, Helen Cerina, Simona Bertozzi in vista del debutto serale.

Infine, sarà sempre alle Corderie che prenderanno corpo gli Appunti del Vangelo secondo Matteo di Virgilio Sieni: a partire da un’idea di work in progress e da un sistema di pratiche che precedono la creazione si vedranno i primi quadri dello spettacolo che debutterà in forma compiuta nei primi tre weekend di luglio.

Una formula tutta nuova, che arricchirà maggiormente il corposo programma della Biennale Danza 2014.

 

ORARI & INFO

Dal 7 giugno 2014

Corderie dell’Arsenale, Venezia

Tel. 041 5218898

E-mail dmtsegreteria@labiennale.org

www.labiennale.org

Alessia Fortuna

 

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