Il coreografo bielorusso Arkadi Zaides presenta oggi, online e per la prima volta al pubblico italiano, la versione filmica del suo spettacolo Necropolis. La presentazione avviene a conclusione della quarta edizione di Atlas of Transitions Biennale, dal titolo We The People. Necropolis, termine che rimanda al luogo sacro della sepoltura dei corpi, è frutto di un lungo lavoro che Arkadi Zaides, sempre attento a tematiche politiche e sociali, porta avanti da circa tre anni con un team di ricercatori. L’obiettivo è, attraverso la coreografia, dare un nome alle vittime delle migrazioni del Mediterraneo. Arkadi Zaides e il suo team si addentrano nella pratica dell’investigazione scientifica e forense, per dare una risposta alla mancata identificazione delle vittime. Giornali, fonti orali, database ufficiali, archivi urbani, autorità cimiteriali e ospedali sono le fonti per ricostruire la storia dei defunti, localizzare le salme e riconsegnare ai corpi il nome proprio. Le storie delle vite spezzate riemergono e con esse un universo di miti, geografie, movimenti e anatomie raccolte in una Città dei Morti, un corpo dei corpi, che Zaides vuole riportare in vita. Zaides conduce lo spettatore attraverso le storie degli “invisibili”, attraverso una pratica ibrida che riesce a coniugare l’approccio documentaristico e investigativo alla pratica coreografica. ...
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Teatro alla Scala storia dell’iconica istituzione milanese
Sta per andare in scena la prima di “A riveder le stelle” con l’orchestra, in platea, diretta da Riccardo Chailly. Per l’occasione vogliamo ripercorrere la storia del Teatro alla Scala di Milano che, proprio oggi, ospiterà i ballerini con assoli e balletti classici, tra loro Roberto Bolle e Nicoletta Manni. Per un 7 dicembre che non dimenticheremo. Saranno Rai 1, Radio3 e Raiplay a trasmettere A riveder le stelle, lunedì 7 dicembre a partire dalle ore 17, per quasi tre ore di programma, registrato nei giorni scorsi ovviamente senza pubblico. Ventiquattro i cantanti tra i maggiori del nostro tempo che, in arrivo da tutto il mondo con permessi speciali, hanno accettato l’invito. Ma non sarà un semplice Gala d’opera bensì uno spettacolo drammaturgico ideato dal regista Davide Livermore, con scene operistiche di Verdi, Donizetti, Rossini, Cilea, Giordano, Puccini, ma anche Bizet, Massenet, Wagner, scandite da testi di poesia e prosa interpretati da noti attori, inclusi alcuni estratti di balletto. Il Teatro alla Scala: storia dell’istituzione che nacque sulle ceneri del Teatro Ducale nel 1776 per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria La Scala nacque in seguito ad un incendio. Il nome deriva dal luogo sul quale il teatro fu edificato, su progetto dell’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini. Il ...
Read More »Addio a Dominique Monet Robier, figlia di Rosella Hightower
È venuta a mancare all’affetto dei suoi cari Dominique Monet Robier, figlia naturale di Rosella Hightower e Jean Robier, artista designer-costumista francese. Nata nel 1955, Monet Robier − ballerina e insegnante di danza contemporanea, dapprima nella prestigiosa e storica scuola di Cannes fondata nel 1961 dalla madre “Centre de Danse International Rosella Hightower” e in seguito presso il “Pôle National Supérieur de Danse Rosella Hightower” a Cannes-Mougin − è stata un punto di riferimento nel mondo della danza. Il Giornale della Danza la ricorda con delle immagini tratte dall’archivio personale di Roberto Baiocchi, che ha voluto dedicarle le seguenti parole: Cara Monet, sei e rimarrai per sempre la mia sorella maggiore, la mia migliore consigliera artistica. Ti scrivo questo messaggio perché so che arriverà in paradiso, certo che continuerai a danzare per l’eternità stretta tra le braccia di tua mamma, Madame Rosella Hightower. Redazione www.giornaledelladanza.com Photo Credits: Archivio personale Roberto Baiocchi
Read More »“Cerco Ophelia” di Laura Fusco: connubio tra poesia e danza tra Italia, Olanda e Turchia
Dopo i palcoscenici italiani, compreso quello letterario e teatrale che ha trasformato Venezia in un grande set, un nuovo palcoscenico internazionale per il progetto in corso Cerco Ophelia di Laura Fusco. Questa volta i paesi coinvolti sono Italia e Olanda. La poesia di Laura Fusco, attraverso le voci recitanti di Manon Albizzati ed Elsa Pion, incontra la danzatrice e coreografa spagnola residente nei Paesi Bassi Marta Reig Torres per un video girato a Rotterdam diretto da Silvia Pesce dal titolo O-ph-elia. Il video, interamente progettato da Laura Fusco e le cui riprese sono state realizzate da Duncan Mufflees, ha aperto (fuori concorso) la III edizione dell’Izmit International Short Film Festival in Turchia, quest’anno dedicato alle donne. Forte l’eco della pittura che riprende e sviluppa il binomio poesia e danza tanto caro alla poetessa e su cui lavora dal 2012, con eventi realizzati tra gli altri al Laborgras di Berlino e alla Villa della Regina, in collaborazione con il Ministero per i Beni Artistici e Culturali. Una donna si tuffa/riemerge in/da un bosco: sarà la stessa? Perdita di sé? Individuazione? Nascita? Conquista/ recupero di un diverso rapporto con il corpo e la natura? – Questi i quesiti che pone il video, ...
Read More »“Residanza” – La casa della nuova coreografia: finale in diretta streaming
Il lockdown non ferma la finale di “Residanza”. Lunedì 7 dicembre, alle ore 19:30 nella Sala Assoli di Napoli, nell’ambito di Dicembre online con Casa del Contemporaneo, andrà in scena la serata finale del bando Residanza – La casa della nuova coreografia dedicato ai giovani coreografi under 35. Indetto per l’ottavo anno consecutivo da Movimento Danza di Gabriella Stazio, organismo di Promozione Nazionale, Residanza nasce con lo scopo di favorire il ricambio generazionale nell’ambito della danza. Il bando − realizzato nell’ambito del progetto Gap! Change! Now! Projects for the next dance generation 2018/2020 con il sostegno del Ministero per i Beni e Attività Culturali e del Turismo Regione Campania – rappresenta un trampolino di lancio per i giovani, tra i quali ricordiamo Luna Cenere, Simona Perrella, Nicolas Grimaldi Capitello, vincitore dell’edizione dell’anno scorso che quest’anno parteciperà come ospite alla serata finale con la coreografia The last one. Per l’edizione 2020, nella quale si è dovuto necessariamente mantenere in scena il distanziamento sociale, è stata prevista la partecipazione di creazioni solistiche o duetti oppure coreografie con danzatori conviventi/congiunti. Le selezioni sono avvenute attraverso video. La finale, come sempre condotta da Elisabetta Testa, sarà in presenza per gli artisti, ma in diretta ...
Read More »Luciana Savignano una stella nella storia tra balletto e danza contemporanea
L’étoile di fama mondiale e bellezza particolarissima. Luciana Savignano è la musa che ha ammaliato coreografi come Béjart, Mario Pistoni, Paolo Bortoluzzi, Roland Petit, Micha van Hoecke, solo per citarne alcuni. Considerata una stella pari a ballerini come Carla Fracci e Rudolf Nureyev, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi. La Savignano si è imposta nel panorama mondiale della danza d’arte degli ultimi trent’anni per l’asciutta compostezza del gioco scenico, unito alla tensione drammatica e a una forte tecnica che le ha permesso di affrontare anche i grandi ruoli del repertorio classico: Giselle e il Lago dei cigni. Luciana Savignano nasce a Milano nel 1943 e si avvicina alla danza grazie al padre, che, da bambina, la porta a vedere Il Lago dei Cigni “Il mio corpo non era quello di una tradizionale ballerina quando cominciai, braccia troppo lunghe, piedi troppo grandi, eccessivamente alta. Senza contare che sono sempre stata timida. Solo in scena ho il mio riscatto, il pubblico”, ha affermato la Savignano al Giornale Off. Si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano e si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bolsohi di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie ...
Read More »L’icona della danza contemporanea Carolyn Carlson entra all’Académie des Beaux-Arts
L’artista franco-americano ha reso popolare la danza contemporanea in Francia e in Europa, diventando un’icona. Nel 2019 ha ottenuto la nazionalità francese La coreografa franco-americana Carolyn Carlson, 77 anni, è stata eletta il 2 dicembre membro dell’ Académie des Beaux-Arts, insieme ai suoi colleghi Blanca Li e Angelin Preljocaj. Ballerina e coreografa statunitense (n. Oakland 1943). Compiuti gli studi alla scuola di balletto di San Francisco, fece parte della compagnia di A. Nikolais (1965–71). Trasferitasi a Parigi, si esibì più volte nei teatri di Avignone, Amburgo, Bordeaux. Per lei fu coniato il titolo di “danseuse étoile chorégraphique” quando fu invitata, nel 1974, dall’Opéra di Parigi per dirigervi il Groupe de Recherches Théâtrales (GRTOP) e allestirvi alcune sue composizioni. Ne ricordiamo alcune: Il y’a juste un instant (1974), L’or des fous (1975), Wind, water, sand (1976). Incaricata dal teatro La Fenice di Venezia, tra il 1980 e il 1985 di dirigere un proprio gruppo composto di danzatori italiani, ha presentato Undici onde (1981), Underwood (1982), L’orso e la luna (1983), Blue Lady (1885). Dopo aver lavorato al Théâtre de la Ville di Parigi e in Finlandia, nel 1994-95 dirige il Ballet Cullberg a Stoccolma. Nel 1994 fonda a Vincennes il centro di masterclasses L’Atelier de Paris-Carolyn Carlson. Dal 1999 al 2002 dirige il settore danza della Biennale di Venezia dove crea Parabola (1999), Light Bringers (2000), J. Beuys song (2001), Writings on water (2002) e dirige la nuova Accademia Isola Danza. Tra gli ultimi lavori si ricordano Down by the river (2004); Inanna (2005); Les rêves de Karabine ...
Read More »Alessandro Riga, la danza italiana. “Apollo” trionfa a Madrid
Teatro praticamente pieno, tanta aspettativa e tanta voglia di ballare per la prima del 19 novembre della Compañía Nacional de Danza – sotto la direzione di Joaquín De Luz – al Teatro Real con un triplo programma che comprende due opere inedite sul palco di Plaza de Oriente: Apollo e Concerto DSCH . “Apollo” è la chiara rappresentazione dell’armonia tra ciò che il dio romano classico rappresentava (luce, sole, verità, profezia, musica, poesia e arti) in congiunzione con la forza e l’intensità di un vigorosa danza moderna. Alessandro Riga, orgoglio italiano, un ballerino che trasuda talento dalle linee quasi eterne quando balla, con forza ed eleganza, ci trascina nelle emozioni più intense. Le muse (Giada Rossi (Terpsícore), Haruhi Otani (Polyhymnia) e Ana Calderón (Calliope)) -come lui- vestite di bianco pulito, richiamano tre piume che brillano ed emanano una lucentezza particolare. Ognuno conserva la propria essenza, rappresentando il tema classico come suo marchio: retorica, danza e poesia. Come Apollo istruisce le sue muse, obbediscono ai suoi movimenti con dolcezza e perfetta armonia. Il balletto di George Balanchine è una bellezza che sembra impressionante sul palco. I ballerini sono molto bravi nella tecnica e nell’espressività. Alessandro Riga è nato a Crotone. Ha intrapreso gli studi di danza classica presso la ...
Read More »Kataklò approda in tv dal 7 dicembre su La7d arriva la docu serie
Dal 7 al 12 dicembre alle 18:20 su La7d arriva la docu serie originale “Kataklò tra palcoscenico e realtà”. Cosa significa far parte di Kataklò, la compagnia italiana di Athletic Theatre che da 25 anni colleziona successi in Italia e all’estero? Kataklò tra palcoscenico e realtà ce lo fa scoprire. Una docu-serie che, attraverso le storie e le testimonianze della direttrice artistica Giulia Staccioli e dei suoi 6 performer, ci permetterà di vedere cosa accade in sala prove, cosa significa essere in tour e quanto lavoro si nasconde dietro alla creazione di uno spettacolo teatrale. Nel corso delle 6 puntate seguiremo le vite dei protagonisti, li vedremo allenarsi, sudare, superare i loro limiti, conosceremo dei ragazzi dalle diverse personalità uniti da un’unica grande passione: il palcoscenico. La docu-serie ci aprirà le porte della sala prove della Compagnia e di Accademia Kataklò, la prima accademia di formazione professionale in athletic dance theatre in Italia all’interno della Dancehaus di Susanna Beltrami a Milano. Scopriremo come il contatto tra il mondo della ginnastica e della danza possano convivere creando un mix vincente ormai ricercatissimo in tutti i contesti artistici e spettacolari. Kataklò tra palcoscenico e realtà, come suggerisce il titolo, ci permetterà di avvicinarci alla vita dei ragazzi durante le loro giornate di formazione, cosa sognano, cosa studiano, quali sono ...
Read More »Frédéric Olivieri dal 1° dicembre torna alla guida della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala
Frédéric Olivieri dal 1° dicembre torna alla guida del Dipartimento Danza e della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, dopo tre anni trascorsi nel tempio scaligero alla direzione del Corpo di Ballo. Il Maestro Olivieri non ha tuttavia mai lasciato completamente l’Accademia, avendo rivestito il ruolo di supervisore nell’ultimo triennio. Ora, riprende a pieno ritmo con l’entusiasmo e la competenza che lo contraddistinguono, pronto ad accompagnare i giovani danzatori nel loro lungo percorso di crescita e formazione per prepararli ad affrontare la futura carriera professionale con un inestimabile bagaglio di esperienze. Nato a Nizza frequenta e si diploma al Conservatorio di Musica e Danza della sua città natale. Nel 1977 vince il Primo Premio del Prix de Lausanne entrando così di diritto alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi. Nel 1978 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi sotto la direzione di Violette Verdy e successivamente di Rosella Highthower. Viene nominato solista nel 1981, quando alla direzione artistica del complesso parigino vi è Rudolf Nureyev. Al Teatro del Opéra di Parigi danza i più importanti ruoli del repertorio classico e contemporaneo, lavora con numerosi coreografi ospiti, quali Maurice Béjart, John Neumeier, Kenneth MacMillan, ...
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