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Danza internazionale al “Spoleto Festival dei Due Mondi 2024”

 

La sessantasettesima edizione del “Festival dei Due Mondi” si terrà a Spoleto da venerdì 28 giugno a domenica 14 luglio 2024. Il Festival di arti performative più antico d’Italia presenta in 17 giorni e 20 sedi più di 60 spettacoli tra Opera, Musica, Danza e Teatro, Performance e installazioni artistiche, coinvolgendo 30 compagnie internazionali per un totale di oltre 600 artisti provenienti da 20 paesi. La direttrice artistica Monique Veauteprosegue il percorso tracciato in questi anni all’insegna del dialogo interdisciplinare, mettendo il pubblico di fronte a stimoli sempre nuovi grazie alla creatività dei migliori artisti della scena contemporanea. È il mito a guidare la riflessione di questa edizione, come espressione del complesso rapporto tra gli individui e la società, elemento fondante della civiltà occidentale.

Il Festival s’inaugura venerdì 28 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento di “Ariadne auf Naxos”, opera in un atto preceduta dalla suite dal Borghese Gentiluomo sempre di Richard Strauss come prologo. L’esecuzione musicale è affidata alla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischerche ne cura la regia con Chiara D’Anna.

La Danza irrompe con la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza Duomo di Yoann Bourgeois, con le musiche dal vivo di Hania Rani, e ancora con Mehdi Kerkouche. Una nuova e potente esperienza immersiva è firmata dal duo Adrien M & Claire B. Tanti gli appuntamenti dedicati alla città, tra spettacoli gratuiti e iniziative per tutta la famiglia. I danzatori della compagnia Il Posto trasformano in palcoscenico le superfici verticali dei palazzi della città. La musica è un gioco da ragazzi è il progetto didattico per i bambini delle scuole primarie che porta a esplorare in anteprima alcuni capolavori della musica presenti nel cartellone, con attività in classe e a teatro. Torna come anteprima lo spettacolo di Luca MarinelliUna relazione per un’accademia”, andato in scena con grande successo nella scorsa edizione.

Nello specifico, il settore DANZA presenta un caleidoscopio di gesti, corpi e modi di riempire lo spazio: il cartellone della danza è ancora una volta una collezione di alcuni dei più dirompenti coreografi a livello internazionale, a Spoleto con la prima nazionale dei loro nuovi lavori.  Mehdi Kerkouche porta a Spoleto la sua danza potente, fluida e vibrante (29-30 giugno, Teatro Romano), nutrita dalle diverse esperienze dei suoi danzatori – provenienti da hip hop, street jazz, cabaret e circo contemporaneo. In PORTRAIT una tribù di corpi si interroga sulle relazioni familiari, su come coesistere senza toccarsi, come far evolvere i legami, in un’alternanza di possibilità che va dal solo al duetto e all’ensemble, sull’ipnotica colonna sonora elettro-pop firmata da Lucie Antunes. Il pubblico spoletino ricorda ancora Yoann Bourgeois, maestro di squilibri e gravità che nel 2022 si lasciava cadere nel vuoto da una scala risalendo con un fluido e armonico movimento. Bourgeoistorna a Spoleto con “Memory of a fall”, nuova creazione spettacolare e poetica concepita per la Piazza del Duomo (6 luglio): sulla musica di Hania Rani, una delle pianiste più originali di oggi, i danzatori scivolano da una imponente struttura palcoscenico. Una riflessione in movimento sulla caduta della condizione umana.

Sbarca a Spoleto la star mondiale della danza Friedemann Vogel (5-7 luglio, San Simone) con la sua nuova creazione “Die Seele am Faden/Soul Threads”. Insignito dei più prestigiosi premi in ambito coreutico, primo solista del Balletto di Stoccarda abituato a danzare sui palcoscenici di tutto il mondo, Vogel collabora con l’artista visivo Thomas Lempertz per creare uno spettacolo ispirato al testo “Il teatro delle marionette” di Henrich von Kleist: in fondo, il danzatore e il burattino si muovono entrambi seguendo il volere di qualcun altro.

Si muove sul confine tra reale e virtuale Wayne McGregor (12-14 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), pluripremiato coreografo inglese direttore della Biennale Danza e “coreografo residente” del Royal Ballet di Londra. Il suo nuovo lavoro “Deepstaria”attinge alle più recenti tecnologie dell’AI, della ricerca acustica e del calcolo spaziale, per un’opera mutevole in costante dialogo trasformativo con sé stessa.

Per tutte le informazioni sulle modalità di acquisto e sulle promozioni è possibile consultare il sito www.festivaldispoleto.com.

 

Michele Olivieri

Foto: Linda Nylind

www.giornaledelladanza.com

 

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