In occasione del 150º anniversario della nascita di Maurice Ravel, il Balletto dell’Opéra National du Capitole ha dedicato al grande compositore un raffinato spettacolo intitolato Hommage à Ravel. L’evento si è svolto ad ottobre al Théâtre du Capitole di Tolosa e ha riunito sullo stesso palcoscenico il Balletto, l’Orchestra Nazionale del Capitole e il Coro dell’Opéra National du Capitole, per una serata di musica e danza dal fascino irresistibile. L’omaggio si è articolato in due creazioni coreografiche ispirate all’universo musicale di Ravel: Walking Mad su coreografia di Johan Inger, musiche di Maurice Ravel e Arvo Pärt. Un’opera ironica e sorprendente che reinventa il celebre Boléro di Ravel, fondendo danza, teatro e scenografia in un gioco visivo attorno a una parete mobile che si trasforma in vero e proprio protagonista della scena. A seguire Daphnis et Chloé su coreografia di Thierry Malandain, musica di Maurice Ravel. Un grande affresco neoclassico che racconta la storia d’amore tra Daphnis e Chloé. L’eleganza del linguaggio di Malandain incontra la sensualità orchestrale di Ravel, accompagnata da coro e orchestra dal vivo. Questo spettacolo ha inaugurato la stagione 2025-2026 del Balletto dell’Opéra National du Capitole e ha celebrato la modernità e la grazia della musica di ...
Read More »Attualità
“Concerto Danzante” con il Ballet de Lorraine
Nel cuore della stagione 2025-2026, il CCN – Ballet de Lorraine presenta una delle produzioni più attese del panorama coreografico europeo: Concerto Danzante, una creazione inedita che mette in scena l’incontro tra la musica barocca e la danza contemporanea. L’opera, firmata dalle coreografe Maud Le Pladec e Josépha Madoki, debutterà il 29 aprile 2026 all’Opéra national de Nancy-Lorraine, per poi approdare a giugno alla Philharmonie de Paris. Due visioni artistiche, due linguaggi, due mondi che si sfiorano: da un lato la forza strutturale e spirituale di Bach, dall’altro la sensualità dinamica di Vivaldi. Maud Le Pladec costruisce una coreografia che penetra nelle architetture matematiche della musica bachiana, trasformandole in movimento puro e astratto. Josépha Madoki, invece, esplora l’universo di Vivaldi attraverso la lente del waacking, stile urbano nato negli anni ’70 nei club di Los Angeles e oggi riconosciuto come espressione di libertà e potenza individuale. Insieme, le due creazioni compongono un concerto danzante dove la musica si fa gesto, e il gesto diventa suono. A rendere l’esperienza ancora più viva è la presenza dell’ensemble Les Arts Florissants, guidato dal violinista Théotime Langlois de Swarte, tra i più raffinati interpreti della nuova generazione barocca. Il programma musicale intreccia brani di ...
Read More »I balli da discoteca che hanno segnato la disco-music
La pista da ballo è da sempre un luogo magico: un microcosmo dove la musica detta le regole e i corpi si muovono in un linguaggio universale. Dai primi ritmi disco degli anni ’70 ai trend virali del nuovo millennio, i balli da discoteca hanno raccontato epoche, mode e generazioni. Ecco un viaggio tra i più iconici… Anni ’70 – La Disco Fever: La febbre del sabato sera inizia qui, tra lustrini, pantaloni a zampa e sfere specchiate. La disco dance nasce nei club di New York e conquista il mondo con brani come Stayin’ Alive dei Bee Gees. I passi sono fluidi, sensuali, quasi teatrali: il corpo diventa un’estensione della musica. Celebre è il John Travolta Move, il gesto con il braccio puntato verso l’alto che diventa il simbolo dell’intera era disco. Anni ’80 – Breakdance e Freestyle: Negli anni ’80 la pista si sposta in strada: nasce la breakdance, con le sue acrobazie su tappeti di cartone e la sfida corpo a corpo tra ballerini. Nei club, intanto, esplode il freestyle, una danza libera che mescola pop, hip-hop e funk. È l’epoca dei grandi show televisivi, dei videoclip di Michael Jackson — basti pensare al Moonwalk — e ...
Read More »Un fine settimana di grande spettacolo al festival Exister
In programma Quiver, ultimo progetto di compagnia Sanpapié nato tra Italia e Turchia con quattro performer di diverse nazionalità. A chiusura del fine settimana anche dancehALL della compagnia Lost Movement che rilegge in chiave techno salsa, cha cha cha, jive e polka. Sabato 22 e domenica 23 novembre alla DanceHaus di via Tertulliano di Milano, la collaborazione tra Cro.Me – Cronaca e Memoria dello Spettacolo, DanceHauspiù e ArteMente offre al pubblico un denso programma di appuntamenti all’interno del festival Exister. Le danze si aprono con Quiver – tra festa e protesta (sabato ore 20.30; domenica ore 15.00 e ore 18.00), ultimo progetto di compagnia Sanpapié creato da Lara Guidetti per e con quattro giovani performer di diversa nazionalità, sviluppato tra Italia e Turchia grazie alla collaborazione con Istanbul Improdance Festival e Akbank Sanat Istanbul. Un lavoro che oscilla tra danza, azione e parola in uno spazio sospeso, stagnante, che non è solo luogo fisico, ma condizione esistenziale, in cui il ‘fremito’ del titolo scaturisce dallo scontro tra desiderio e inerzia forzata. In un mondo in cui le merci sono libere e gli individui no – dopo oltre un anno di tentativi, i danzatori inizialmente selezionati su audizione non hanno potuto ...
Read More »Leggende e miti delle danze popolari
La danza non è mai stata soltanto un movimento del corpo: per secoli, in ogni angolo del mondo, ha raccontato storie, trasmesso tradizioni e custodito leggende. Dietro i passi e i giri delle danze popolari spesso si nascondono miti affascinanti, che spiegano origini misteriose o celebrano eventi eroici della memoria collettiva. Prendiamo ad esempio la tarantella italiana. Secondo la leggenda, chi veniva morso dalla tarantola doveva danzare senza sosta fino a esorcizzare il veleno. Oggi la tarantella è simbolo di gioia e festa, ma il mito ricorda come la danza fosse vista come terapia e rito di liberazione. In Irlanda, il ceili – danza di gruppo tradizionale – nasce da antiche riunioni contadine, dove la musica e i movimenti scandivano momenti di socialità e protezione dai mali. Si narra che in tempi difficili, la danza fosse capace di “mettere in fuga” spiriti maligni, trasformando la paura in comunità e leggerezza. E che dire del flamenco spagnolo? Dietro ogni battito di mano e ogni passo di zoccoli, secondo la tradizione gitana, si cela la storia di popoli in fuga e di passioni proibite, un modo per raccontare sofferenza e resistenza senza parole. Queste leggende ci ricordano che la danza non è ...
Read More »I costumi di Rudolf Nureyev al Rome Cavalieri, Waldorf Astoria
Tra i saloni raffinati del Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, in cima alla collina di Monte Mario, non si custodisce solo il lusso dell’ospitalità: si cela una vera collezione d’arte, un museo silenzioso tra velluti e marmi. Tra dipinti antichi, mobili d’epoca e opere moderne, spicca un tesoro dal fascino scenico e leggendario: i costumi di scena di Rudolf Nureyev, il più celebre danzatore del Novecento. Pochi sanno che, varcando le porte dell’hotel, si incontra un piccolo spazio che profuma di teatro: una teca che custodisce alcuni costumi originali indossati da Nureyev. Tessuti preziosi, velluti e ricami che raccontano la grazia e l’energia di un artista capace di trasformare ogni movimento in arte pura. La loro presenza rientra nella collezione privata del Rome Cavalieri, una raccolta di oltre mille opere che spazia dal Settecento al contemporaneo e che rende questo hotel un unicum nel panorama dell’ospitalità internazionale. Il percorso espositivo non è quello di un museo tradizionale: le opere vivono negli spazi dell’albergo, in dialogo con gli ospiti. I costumi di Nureyev si trovano nell’area degli ascensori e presso la lounge dell’Imperial Club, riservata agli ospiti più esclusivi, ma possono essere ammirati anche durante le visite guidate della collezione ...
Read More »La danza porta ordine nel caos e bellezza nella fatica
La danza classica accademica è spesso associata alla grazia, ma al di sotto del velo estetico si cela una struttura mentale ferrea, scolpita da disciplina, ascolto e silenziosa determinazione. Non è solo arte del movimento: è una forma di pensiero incarnato. Il danzatore sviluppa una mente architettonica, allenata a cercare ordine nel caos, bellezza nella fatica. La ripetizione non è noia, ma linguaggio: ogni passo ripetuto plasma un pensiero che passa per i muscoli, si riflette nello sguardo, si fissa nella postura. Si impara a pensare senza parole, con i gesti. Questa formae mentis non tollera scorciatoie. Forma individui capaci di autocorreggersi, resistere, perfezionarsi senza mai sentirsi arrivati. Il corpo diventa diario, il dolore un maestro discreto, lo specchio un confine da superare. Pensare da danzatori significa vivere con rigore e con poesia. Significa portare nel mondo un senso del limite che non opprime, ma eleva. La danza classica non allena solo il corpo: educa l’essere. E questo resta, anche quando il sipario si chiude. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata
Read More »Il Gruppo E-Motion in Resounding, coreografia di Francesca La Cava
Un viaggio sensoriale e poetico tra suono, materia e memoria collettiva: il 23 novembre allo Spazio Rossellini – ATCL, il Gruppo E-Motion presenta Resounding, concept e coreografia di Francesca La Cava. Una performance immersiva che intreccia danza contemporanea, musica dal vivo e Realtà Aumentata in un’esperienza unica, in cui il corpo diventa risonanza, memoria e paesaggio. Il progetto si apre con i laboratori di danza del 21 e 22 novembre, durante i quali i partecipanti saranno protagonisti delle prove collettive che condurranno alla messa in scena di Resounding. Lo spettacolo vedrà sul palco i danzatori della compagnia insieme ai partecipanti dei laboratori, accompagnati dalle sonorità dal vivo di Marco Ariano – percussionista, artista intermediale e docente presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma – che trasformerà lo spazio scenico in una vera e propria architettura sonora. Resounding nasce come dispositivo poetico e performativo che mira a riaccendere la memoria collettiva attraverso un intreccio di fili, vibrazioni e gesti condivisi. Clamoroso, strepitoso, sonoro: Resounding è un canto delle pietre, un’immersione nei paesaggi acustici del territorio, un attraversamento dei mondi vegetale, minerale e animale. I corpi-suono costruiscono lo spazio, diventando pietre, vegetali e animali, per esplodere nella ricchezza di immagini e risonanze che ...
Read More »BLKDOG, tra Hip Hop e contemporaneo al Festival Aperto
Il Festival Aperto 2025 presenta, sabato 15 novembre alle ore 20.30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, BLKDOG, la nuova creazione del coreografo britannico Botis Seva e del collettivo Far from the Norm. Acclamato a livello internazionale, BLKDOG è un’esplosione di energia ribelle che combina la forza cruda dell’hip hop con la sensibilità della danza contemporanea, interrogando la nostra capacità di resistere e di affrontare la complessità del mondo di oggi. Attraverso un linguaggio fisico incisivo e poetico, Seva propone uno sguardo lucido e senza compromessi sulla realtà, intrecciando autobiografia, riflessione sociale e tensione spirituale. Un lavoro profondamente nero, viscerale, urbano, intensamente teatrale e capace di travolgere lo spettatore. Sette danzatori incappucciati, figure senza volto immerse in una coltre di fumo, danno corpo a un percorso di introspezione e liberazione. Il soffitto basso che incombe sulle loro teste sembra schiacciarne i movimenti, fino a sollevarsi lentamente lasciando esplodere un’energia travolgente. Sui suoni magnetici e pulsanti del compositore Torben Sylvest, le loro sagome si muovono come ombre in cerca di redenzione, evocando tormenti interiori e la lotta per la propria identità. Ispirato inizialmente al libro Shoot the Damn Dog di Sally Brampton, il lavoro è nato da un’esperienza personale di perdita ...
Read More »La danza rende più forti e migliora la vita
La danza è un territorio in cui il corpo incontra la sua voce più autentica. Chi la guarda vede eleganza; chi la vive scopre, passo dopo passo, un’energia che non si spegne quando la musica finisce. Perché danzare non significa solo muoversi: significa costruire forza, equilibrio e lucidità che accompagnano ogni aspetto della vita quotidiana. Ogni gesto, anche il più semplice, richiede presenza: il piede che affonda nel pavimento, il respiro che guida l’equilibrio, lo sguardo che decide la direzione. Da questa attenzione nasce una forza che non è solo muscolare. È la forza di chi impara a conoscere il proprio corpo con sincerità, a rispettarlo, a portarlo oltre ciò che credeva possibile. Col tempo, questa forza interiore diventa un modo nuovo di stare nel mondo: più radicati, più stabili, più capaci di affrontare le difficoltà senza lasciarsi travolgere. Quando si balla, la musica smuove ciò che la mente spesso chiude in silenzio. La gioia, la tensione, la fatica, il desiderio: tutto trova una forma, una traiettoria, un respiro. È un processo liberatorio, quasi terapeutico. La danza diventa una pausa luminosa nelle giornate pesanti, un modo per svuotare ciò che pesa e riempirsi di leggerezza, anche solo per un’ora. È ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore