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“Dancer”, il nuovo film su Sergej Polunin al LVIII Festival dei Popoli

“Dancer”, il nuovo film su Sergej Polunin al LVIII Festival dei Popoli

L’anteprima italiana di Dancer, il film – documentario di Steven Cantor sulla vita e l’arte dell’enfant terrible della danza Sergei Polunin, definito dal New York Times “il ballerino più dotato della sua generazione”, inaugurerà la 58/ma edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, martedì 10 ottobre alle ore  21.30, presso il cinema La Compagnia di Firenze. La pellicola, che sarà successivamente distribuita nelle sale cinematografiche da Wanted, attraverso interviste e filmati d’archivio, segue passo passo la straordinaria storia di un brillante e prodigioso danzatore divenuto, a soli 19 anni, il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi ballerini contemporanei. “Il James Dean, il Bad Boy della danza”, come lo hanno battezzato i media inglesi, in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi, emerge come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale, divenuto ancora più famoso e conosciuto grazie ad un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede esibirsi in una coreografia mozzafiato sulle note di Take Me to Church di Hozier. Ribelle, iconoclasta, una vera e propria star, Sergei Polunin è uno dei tanti figli della povertà nell’Ucraina ...

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“Danza chi, come e perché?” – La Posta di Anna Maria Prina  

  Gentilissima, forse le sembrerà una domanda indiscreta, ma mi piacerebbe sapere come trascorre le giornate e se l’allenamento di danza rientra ancora nella sua routine quotidiana. (Rebecca da Udine) Cara Rebecca, lei non è indiscreta! Le mie giornate sono variegate e diverse l’una dall’altra. Non amo essere abitudinaria, anche se per moltissimi anni lo sono stata, con grande dedizione verso la mia professione. Ora posso scegliere cosa fare e i miei impegni sono meno gravosi. Ovviamente amo tuttora la danza e me ne occupo sempre! Infatti, oltre ad andare in palestra due volte la settimana (per stretching specifico ed esercizi di danza), tengo corsi annuali per Insegnanti, partecipo a stage soprattutto all’estero, fornisco consulenze, scrivo articoli e testi di ballo e cerco di essere utile nel sociale. Seguo gli spettacoli di Balletto, danza contemporanea e di prosa. Ultimo ma non meno importante …..faccio la nonna ! Mi è sempre piaciuto molto, anche se  ora i miei nipoti sono cresciuti e i miei interventi sono naturalmente diminuiti. Cari saluti Tra tutti gli spettacoli che ha visto, qual è il suo preferito in assoluto, parlando di repertorio classico? (Beatrice da Belluno) Cara Beatrice, la risposta alla sua domanda non può avere ...

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Spirito vitale e pulsioni nascoste con “La mia gamba sinistra” di Raffaella Agate

Il 7 ottobre 2017, il Teatro Fontana di Milano ospita Raffaella Agate con La mia gamba sinistra, spettacolo vincitore a Tagad’Off 014 – Festival di Nuova Drammaturgia Lombarda, musiche di Astor Piazzolla, Bemand Herrmann, Wim Mertens, Prodigy. Danzatrice e attrice nata a Milano, dove vive e lavora nel campo delle arti performative, Agate si laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi riguardante la nascita e lo sviluppo del teatrodanza italiano. Integra nel proprio percorso lo studio del teatro e della danza contemporanea, con artisti del calibro di Carolyn Carlson, Emma Dante, Jeremy Nelson e Juliette Mapp, Michele Abbondanza e molti altri, e collabora con numerose Compagnie come Macrò Maudit, Spunkteatro, Figure Capovolte e Teatro del Buratto di Milano. La sua ricerca di un linguaggio espressivo completo la porta a creare un mix di danza e teatro di parola come elementi che concorrono a caratterizzare la poetica artistica e che si esprimono perfettamente nel suo ironico e attuale lavoro La mia gamba sinistra. Ambientata nello studio legale Bonola-Bestetti, l’originale e brillante opera vede come protagonista la promettente rampolla Laura, ragazza educata e perfetta ...

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Quando l’arte incontra la poesia nel “mito”

Sabato 30 settembre 2017 presso l’Auditorium Giovanni Arvedi in Cremona si è assistito ad un’acclamazione di esultanza indirizzata a Carla Fracci, la quale è tornata ad esibirsi in palcoscenico nel cartellone dello “StradivariFestival” organizzato dalla Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari. Nell’ambito dei festeggiamenti per l’Omaggio a Stradivari (che da anche il titolo allo spettacolo) la diva della danza, ha trionfato ancora una volta, dopo aver incantato intere generazioni di spettatori. In una serata ricca di magia e pathos ha mostrato tutta la sua grazia e maestrìa, con uno stile inconfondibile che da sempre la contraddistingue, interpretando la poetessa Alda Merini con l’autorevole regia e ideazione di Beppe Menegatti. Ad impreziosire l’evento il coinvolgente accompagnamento musicale di Anna Tifu, che per l’occasione ha suonato il prezioso violino Antonio Stradivari “Maréchal Bertier” 1716. La voce e la presenza narrante che hanno accompagnato il pubblico durante i vari quadri dello spettacolo è stata di Lorenzo degl’Innocenti, ottimo e convincente nella performance. Primi ballerini Anbeta Toromani e Alessandro Macario affiancati dai giovani e promettenti danzatori della compagnia Dansepartout: Giordano Bozza, Paolo Buonfiglio, Antonio Leone, Domenico Pisapia, Alessandro Borrelli e dal celebre Luc Bouy che ha curato anche le coreografie mediante figurazioni solistiche e d’insieme di ...

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Post Scriptum Company danza all’Angelo Mai

      Due spettacoli in un due serate, tutte da vivere. I prossimi 13 e 14 ottobre all’Angelo Mai di Roma va in scena la Compagnia Post Scriptum che porterà sul palco del teatro capitolino due pièce: L’uomo rivoltato e Jungle Dream. Il primo lavoro racconta la distanza tra i suoi sogni, i suoi desideri, il suo amore e la realtà inesorabile della vita spingono l’uomo a rivoltarsi. La scelta della rivolta è eroica, ma non scontata: rabbia, sofferenza, disperazione e ironia sono le armi in mano ad un uomo che vuole diventare eroe. L’uomo rivoltato è una celebrazione dell’umano, del suo coraggio e della sua debolezza. È un omaggio alla vita, un inno all’amore, nei suoi colori più tragici. Jungle Dream, invece, è la rappresentazione onirica di un uomo che si figura in tre diversi stadi della sua vita: infanzia, età adulta, maturità. L’uomo riflette sulla propria condizione e in particolare su quella dell’attore, continuamente sottoposto allo sguardo altrui. Il rapporto con l’Altro diventa elemento costitutivo dell’esistenza, specchio di sé, anima gemella. Nel ‘600, Re Luigi XIV si proclamò “Roi Soleil”. Cercò di negare il buio che avvolge la solitudine umana e fece della sua intera vita uno spettacolo, una messa in scena sempre illuminata e visibile ...

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Flusso di energia oltre il tempo e lo spazio con “Inter_connections” di Mandala Dance Company

Il 7 ottobre 2017, all’interno di La Sfera Danza Festival, organizzato da Associazione La Sfera Danza al fine di rendere la danza accessibile a chiunque sia interessato o appassionato, il Teatro ai Colli di Padova ospita Mandala Dance Company con la prima nazionale di Inter_Connections, regia e coreografia di Paola Sorressa, musiche di Barber, Ravel e autori vari, musiche originali di Claudio Scozzafava. Fondata nel 2010 e dal 2013 sovvenzionata dal MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), residente presso lo Spazio Performativo Agorà a Ladispoli (Roma) e Opificio in movimento a Roma, Mandala Dance Company si propone come compagnia contemporanea d’autore, abbracciando il linguaggio della sua creatrice Sorressa, danzatrice e coreografa formatasi presso l’Accademia Nazionale di Danza, apprezzata anche per le sue doti creative e comunicative, che propone una personale poetica e un linguaggio in continua evoluzione fondendo armoniosamente floor work, flying low, tecnica e contact. Inter_Connections spiega il concetto orientale di interconnessione, in cui la molteplicità è parte integrante ed imprescindibile dell’Uno, dimostrando che tutto è concatenato in un flusso di energia che trascende lo spazio e il tempo, concetto che prenderà forma fisica attraverso l’interazione tra danza, corpi in movimento ed elementi scenici. ...

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“Kalakuta Republik”: una riflessione sulla società partecipativa

  Nell’ambito del TorinoDanza Festival 2017 Faso Danse Théâtre & Halles de Schaerbeek/BURKINA FASO presentano KALAKUTA REPUBLIK, ideazione e coreografia di Serge Aimé Coulibaly, creazione e interpretazione Antonia Naouele, Marion Alzieu, Adonis Nebié, Sayouba Sigué, Serge Aimé Coulibaly, Ahmed Soura, Ida Faho, musiche di Yvan Talbot, video-making Eve Martin, drammaturgia Sara Vanderieck, scenografia e costumi di Catherine Cosme, Lo spettacolo è una produzione Faso Danse Théâtre & Halles de Schaerbeek in coproduzione con Maison de la Danse (Lyon), TorinoDanza Festival (Torino), Le Manège – Scène Nationale de Maubeuge, Le Tarmac – La Scène Internationale Francophone (Paris), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Ankata (Bobo Dioulasso), Les Récréâtrales (Ouagadougou), Festival Africologne (Cologne), De Grote Post (Ostend), con il sostegno del Musée des Confluences (Lyon) per l’accoglienza in residenza e il supporto della Fédération Wallonie-Bruxelles, Service de la Danse. Kalakuta Republik è un progetto che nasce dalla musica di Fela Kuti, ispirandosi liberamente alla sua vita. Il suo immenso desiderio di libertà, la coscienza politica che ha permeato i suoi testi, così come le sue posizioni, l’impegno pubblico in prima persona in Nigeria, l’originalità della sua opera che crea un ideale meticciato tra Africa e Occidente. Gli anni trascorsi in Gran Bretagna ...

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La necessità di “creare”: intervista a Giuseppe Spota

La necessità di “creare”: intervista a Giuseppe Spota

  Danzatore di Aterballetto, Giuseppe Spota ha poi ballato in Germania (“Gauthier Dance Company” e “Hessisches Staatstheater Wiesbaden”) dove ha vinto il prestigioso premio “The Faust” come miglior danzatore. Ancora giovanissimo nel 2011 crea la sua prima coreografia che vince il 2° premio all’International Ballet Competition di Hannover e tra gli altri ha già creato per lo “Staatstheater di Mainz” e la “Hessisches Staatstheater Wiesbaden”. Giuseppe Spota è recentemente tornato all’Aterballetto in veste di creatore firmando “LEGO”. Gentile Giuseppe, hai iniziato la tua carriera nelle vesti di danzatore per poi proseguire con l’arte della coreografia. Come è avvenuta tale evoluzione nel tuo percorso? Ho sempre sentito la necessità di creare, credo che è sempre stato nelle mie corde il vedere dove può portare un movimento dopo l’altro, aprendo la mente senza avere confini. La prima volta che ho creato qualcosa, ero allievo al “Balletto di Toscana” ed avevo diciassette anni. Anche come danzatore non mi sono mai fermato ai passi che un coreografo mi mostrava, ma cercavo sempre di proporre e offrire con rispetto, quello che il mio corpo e il mio feeling mi suggerivano in quel momento. Tante volte mi fermavo anche in sala dopo le prove per creare ...

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A Venaria 10 anni di Festival Teatro a Corte

Il 7 e 8 ottobre, in occasione del decennale dell’apertura della Reggia di Venaria, il Festival Teatro a Corte festeggia i suoi dieci anni ricordando quella entusiasmante settimana di kermesse spettacolari che aprirono a un pubblico sbalordito le porte della Reggia: verranno proposti alcuni eventi degni di quella tradizione. Al posto d’onore, come sempre, le creazioni site specific che orientano sguardi critici inediti sul patrimonio storico e artistico delle Dimore Sabaude. Due giornate di eventi per celebrare il decennale del Festival e dell’apertura della Reggia di Venarla. Il 7 e 8 ottobre sarà presente in via Mensa la compagnia Beau Geste con Transports Exceptionnels, che nove edizioni torna ad offrire al pubblico del festival uno straordinario duo di danza tra un uomo e il braccio meccanico di una scavatrice. In queste giornate ci sarà anche la Éclats de Rock, con Ma bête noire uno spettacolo di teatro equestre, attività che fino al 2011 è stata ricorrente al festival. All’interno di una gigantesca voliera nei Giardini della Reggia, un balletto con interazione fra un uomo e un cavallo. Durante la serata del 7 ottobre ancora una volta il Festival Teatro a Corte ci farà alzare gli occhi al cielo con Galiléo ...

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