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Vuoti Urbani: Nuovi Paesaggi di Danza Contemporanea - Primo Movimento #1

Vuoti Urbani: Nuovi Paesaggi di Danza Contemporanea – Primo Movimento #1

Un weekend di programmazione intensa per la prima edizione di VUOTI URBANI – Nuovi Paesaggi  di  Danza Contemporanea  2016,  in programma dal 25 al 27 novembre allo Spazio MIL: 8 performance, 4 compagnie ospiti, il debutto nazionale della nuova produzione della compagnia Déjà Donné, due giornate di lavoro aperte a danzatori professionisti e non. Si tratta della prima tappa di un percorso che si propone di creare occasioni capaci di riempire spazi urbani vuoti con spazi performativi. Il luogo scelto, lo Spazio MIL di Sesto San Giovanni, si pone come spazio emblematico, rappresentativo di un’archeologia di vuoti urbani e di spazi industriali recuperati, il contenitore adatto per accogliere un evento culturale e un incontro tra artisti che si muovono su un terreno di ricerca creativa che dell’indagine sullo spazio e sulle sue interpretazioni, ne fa una forma estetica precisa e originale. Questo di novembre sarà il primo di una serie di appuntamenti con la danza contemporanea organizzati dall’Associazione PANDANZ, coadiuvata nella direzione artistica dalla Compagnia Déjà Donné e con il supporto di C.L.A.P.S. spettacolo dal vivo – Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari. Un’iniziativa che, grazie anche alla collaborazione dell’Ente Gestore dello Spazio MIL, vuole promuovere e valorizzare gli spazi più periferici riportandoli ...

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“Before Break”: Balletto Civile danza ispirandosi alla Tempesta di Shakespeare

Compagnia molto amata e conosciuta in regione per le apparizioni a più riprese sia al Festival Oriente Occidente che a Bolzano Danza, Balletto Civile torna ora con una nuova produzione ispirata alla Tempesta di Shakespeare nell’anno dei festeggiamenti dai 400 dalla morte del sommo poeta inglese. In apparenza favola, la commedia shakespeariana come è noto esplora tutte le contraddizioni che attanagliano l’uomo, dalla morte alla rinascita, dall’espiazione e al perdono, le colpe dei padri riscattate dei figli, lanciando un monito alla temperanza, la virtù della moderazione. Lucenti se ne ispira liberamente provando a mediare tra illusione e realtà da intendersi come conoscenza e accettazione della propria precarietà e finitudine. E se accettare la realtà significa incontrare l’altro, cosa succede quando invece la sensazione percepita è quella di rottura? Quando l’altro può provocare spaesamento? Before break (Prima della rottura) lo racconta invitando il pubblico a confrontarsi con il perdono che vale più della vendetta. Gruppo nomade per definizione, animato da una forte tensione etica (come del resto il nome scelto sottolinea), Balletto Civile nasce nel 2003 per volontà di Michela Lucenti. Con Maurizio Camilli, da diversi anni interprete e anima drammaturgica del gruppo, Lucenti tiene ben saldo il principio che il ...

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GD Web TV: Don Quijote – Hungarian National Ballet

Don Quijote, il classico dei classici, torna in scena anche a Budapest: fino al 26 novembre, infatti, il Balletto Nazionale Ungherese porta in scena questo fantastico balletto. all’interno di questa compagnia anche due giovani talenti italiani: Angela Mingardo e Mark James Biocca. Eccone un breve video:   www.giornaledelladanza.com

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“Empty moves”: quando la danza scivola dentro e fuori la musica

“Empty moves”: quando la danza scivola dentro e fuori la musica

  Geometrie di corpi ordinate secondo uno schema perfetto nella sua mescolanza e confusione, mimiche facciali sempre sul labile confine tra l’ironia e l’iper-concentrazione, sequenze coreografiche impeccabili – se non per qualche leggera sbavatura di coordinazione – nel palesare la finezza del genio creativo di un maestro della danza contemporanea come Angelin Preljocaj. Questi i punti di forza di Empty Moves (parts I, II & III), andato in scena all’Arena del Sole di Bologna lo scorso 18 novembre (in replica anche il 19). Già nel titolo, dichiaratamente omaggiante la performance Empty Words di John Cage, si intuisce che dai 105 minuti di messinscena c’è da aspettarsi qualcosa di sbalorditivo, tentando (invano) d’immaginare il frutto dell’avvicinamento di cotanti pilastri della danza e della musica dei nostri tempi. E la performance persino supera le aspettative: i corpi sinuosi, elastici e – per certi versi – intriganti dei quattro danzatori in scena (Nuriya Nagimova, Yurié Tsugawa, Baptiste Coissieu e Liam Warren) ipnotizzano totalmente lo sguardo degli spettatori, quasi distraendo la mente dalla rimbombante presenza della registrazione audio di sottofondo, in cui ai suoni del compianto compositore statunitense si alternano le urla di disapprovazione del pubblico milanese, che assistette allo spettacolo nel 1977. Un ...

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Prospettive01

PROSPETTIVE01- La stagione di danza della Compagnia Balletto di Benevento

“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Si apre il sipario sulla nuova stagione di balletto della Compagnia Balletto di Benevento diretta da Carmen Castiello. Quattro i titoli in cartellone, spettacoli i cui caratteri innovativi e brillanti creano una connessione tra la danza e la suggestione che ella stesa evoca con altre forme espressive della cultura artistica – contemporanea. Il primo appuntamento è fissato per il 20 novembre 2016, con George Sand. Uomo e Libertà, della Compagnia Astra Roms Ballet diretta da Diana Ferrara, che sarà rappresentato il 20 novembre 2016, presso il Teatro Massimo di Benevento, coreografia di Sabrina Massignani. Interpreti Odette Marucci, Aldo Sancricca, Domenico Napolitano, Roberta Fradusco, Giacomo Vitelli, Mattia Vitelli, Flaminia Carnassi, Cleo Bagarotto. Sarà poi la volta di Terra ...

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Francesco Serrao: l’equilibrio nutrizionale nel ballo

Francesco Serrao: l’equilibrio nutrizionale nel ballo

Diplomato F.I.P.D. settore danze caraibiche, il maestro Francesco Serrao intraprende una serie di viaggi a Puerto Rico e New York dove partecipa a manifestazioni internazionali con il proprio gruppo di ballo i mambostar. Partecipa con il gruppo dark latin dance al “East coast salsa congress” di New York, al meeting Salsamania di Guadalupe, al 1° congresso mondiale di salsa di Santo Domingo, al Salsakongress di Zurigo e Siciliasalsacongress come Mambostar Dancers insieme alla sua compagna e ballerina Emanuela Laurenti. Studia con lo stile di New York con i maestri Eddie Torres e Frankie Martinez che porta a collaborazioni con compagnie come quella di Duplesey Monik Walker e Carlos Konig in spettacoli al New Yor Salsa Congress. Come hai intrapreso questo percorso nel campo della nutrizione abbinata alla danza? Avvicinarmi alla sana nutrizione è stata una conseguenza dei miei primi successi nel mondo dell’insegnamento della danza. Nello stesso momento in cui ho acquisito le competenze come maestro ho capito che dovevo esserlo nella totalità della mia persona e non solo nella preparazione tecnica. E’ scattata in me quella necessità di operare un cambiamento, non solo nell’aspetto esteriore come molti sono portati a pensare, ma nello stato di salute e benessere generale. ...

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La danza è energia vitale: intervista a Giorgio Madia

Il coreografo Giorgio Madia, studia danza presso la prestigiosa Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, diplomandosi nel 1984. Nello stesso anno entra a far parte del Corpo di Ballo della Scala e dal 1985 è ballerino Solista per diverse compagnie di balletto: Bejart’s Ballet du XXéme Siécle, Bejart Ballet Lausanne, Pennsylvania Ballet e Milwaukee Ballet, San Francisco Ballet, Aterballetto e Züricher Ballet. Nel 1988 è stato scelto da Nureyev come suo partner nel pas de deux di Bejart “Le Chant du compagnon errant”, per la produzione “Nureyev and Friends” (in tournée in Europa, Asia, Australia e Nord e Sud America fino al 1991). Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di novanta produzioni, lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, Merce Cunningham, William Forsythe, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Glenn Tetley e Helgi Tomasson. È stato Maître de Ballet, assistente coreografo per il Balletto di Toscana, il balletto della Komische Oper di Berlino, del Teatro di Basilea. Direttore del Ballo al “Grand Teatr Lodz” dal 2000 al 2001. Dal 2003 al 2005 ha ricoperto la carica di direttore del balletto della Volksoper di Vienna. Ha inoltre vinto ...

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A passi di danza, tra zelo e affermazione: intervista ad Andrea Zardi

A passi di danza, tra zelo e affermazione: intervista ad Andrea Zardi

  Artista piacentino, classe 1987, Andrea Zardi è un giovane danzatore e coreografo dalla formazione poliedrica e dal bagaglio di esperienze corposo e duraturo. Muove i primi passi nel mondo della danza nel capoluogo emiliano natale, presso la scuola Chòros, per poi viaggiare in lungo e in largo per le sale di prestigiose scuole e istituzioni italiane, come la scuola Hamlyn di Firenze o il N.O.D. Contemporary Program di Torino. Plasma le sue prime opere coreografiche nel 2013, entrambi performate a Milano, fino a giungere l’immediato presente con la sua ultima creazione, Nòstoi / View Room, presentato alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri (TO) il 18 novembre. La tua formazione ha inizio nel 2006 a Piacenza presso la scuola di danza Chòros. Che ricordi hai a tutt’oggi di quel “trampolino di lancio” nel mondo della danza? Ho dei bellissimi ricordi di quegli anni: diciamo che mi hanno dato basi generali abbastanza solide per poter pensare di proseguire in questo mestiere. Quello che più mi impressiona ancora oggi è la capacità di mettere in primo piano la qualità e la tecnica prima della quantità, che, se consideriamo quello che si vede nelle scuole private di danza oggi, non è cosa da ...

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Il Ballet of Moscow a Conegliano (TV) con il romantico “Lago dei Cigni”

La Fondazione Teatro Lirico Siciliano e il Teatro Accademia di Conegliano (TV) sono orgogliosi di presentare il 26 novembre 2016 la messa in scena del balletto Il Lago dei Cigni, coreografie di Marius Petipa, con la partecipazione di Svetlitsa Evgenii, solista principale del Teatro dell’Opera di Lviv e Olga Kifyak, solista principale del Teatro di Stato di Kiev, interpreti del Ballet of Moscow. Torna ad incantare il pubblico un’opera senza tempo, forse il balletto più famoso e amato, fiore all’occhiello del Ballet of Moscow, presentato nella sua versione più classica e apprezzata, sulle trascinanti note di P.I. Tchaikovsky. Sviluppato in quattro atti, Il Lago dei Cigni racconta, in un’atmosfera lunare e romantica, la storia di Odette e del suo amato Principe, emblema dell’eterna lotta tra il bene e il male, che vede trionfare su ogni invidia e malvagità la purezza dell’amore. ORARI & INFO 26 novembre 2016, ore 20.30 Teatro Accademia Piazza Cima, 5 31015 Conegliano (TV) Telefono: +39 0438 22880 Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com

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Balletto Civile in scena con “Killing Desdemona”

Una danza che ha come protagonista la poesia dell’amore, canto e gesto, il mistero. E Otello, che sente tutto con forza e diventa affascinante, anche se è troppo fragile nel difendere quello che ama, che sente, ed ha paura di essere ingannato soprattutto da se stesso, vivendo in pieno l’insicurezza occidentale, che destruttura ogni antica certezza. Killing Desdemona, in scena all’Angelo Mai grazie alla forte interpretazione dell’ensemble Balletto Civile, è tutto questo. Ma anche molto altro. Come del resto lo è Jago, un altro protagonista, conquistatore, che entra a gamba tesa sul terreno fragile, entra per distruggere per disilludere. È un one man show senza quarta parete, il suo spazio ė il proscenio (dove tra l’altro lo colloca da libretto anche Boito nella versione Verdiana), dialoga con il pubblico, è il tramite, il veicolo che cerca di far intendere, è lui che crea la possibilità della storia. Jago distrugge il mistero, prepara con lunga gettata la parabola di uccisione di Desdemona, malgrado le menzogne, rimane sempre se stesso, nascondendosi dietro la maschera della normalità e della correttezza, solo negli a parte gli spettatori vedono la sua vera natura, in un work in progress simile a quello di un artista, dove ...

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