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“Standing ovation” per il Balletto della Scala

“Standing ovation” per il Balletto della Scala

 

Oltre dieci minuti di applausi alla prima, un totale di 10.000 presenze attese sulle quattro rappresentazioni: con il tutto esaurito e una calorosissima standing ovation si è aperta la tournée del Corpo di Ballo della Scala in Costa Mesa.

A 16 anni dalla precedente trasferta, la compagnia scaligera diretta dal Maestro Frédéric Olivieri ha debuttato venerdi 28 luglio, al Segerstrom Center for the Arts in Costa Mesa – California, con la prima delle quattro recite di Giselle che vedranno sul palco i primi ballerini, i solisti e gli artisti del corpo di ballo e nei ruoli protagonisti nomi di prima grandezza nel panorama internazionale.

Primo fra tutti la étoile scaligera Roberto Bolle, nel ruolo di Albrecht accanto a Misty Copeland, principal dell’American Ballet Theatre, nella recita inaugurale, a rinnovare, con una partnership inedita in questo balletto, la liaison che li ha visti acclamati alla Scala in Romeo e Giulietta; scroscianti gli applausi a scena aperta per i protagonisti e, accanto a loro, nel ruolo di Myrtha Nicoletta Manni, Marco Agostino (Hilarion), Vittoria Valerio con Antonino Sutera nel passo a due dei contadini, per il corpo di ballo nelle danze del primo atto e nel bianco stuolo delle Willi, a condividere il successo con gli altri interpreti della serata, Monica Vaglietti (la madre di Giselle) Timofej Andrijashenko (Wilfried), Alessandra Vassallo e Emanuela Montanari (due Willi), le sei amiche di Giselle Mariafrancesca Garritano, Gaia Andreanò, Martina Arduino, Maria Chiara Bono, Denise Gazzo Marta Gerani, e ancora Massimo Garon (il Gran Cacciatore) Giuseppe Conte (il Duca di Courland) Emanuela Montanari (Bathilde) e il M° Patrick Fournillier sul podio con l’Orchestra del Teatro Mikhailovskij di San Pietroburgo, un connubio artistico di alto livello realizzato grazie al lavoro dell’organizzatore di questo tour Ardani Artists Management. Ripresa coreografica di Yvette Chauviré. Scene e costumi di Aleksandr Benois rielaborati da Angelo Sala e Cinzia Rosselli.

Grande attesa per queste rappresentazioni, con stampa, personalità del mondo del balletto (tra cui Colleen Neary, direttrice artistica del “Los Angeles Ballet”, che per il Balanchine Trust ha recentemente rimontato alla Scala Symphony in C e Aszure Barton, che per la compagnia scaligera firmerà nella prossima stagione la nuova creazione Mahler 10), e anche istituzioni: attesa alla recita conclusiva Valeria Romano, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, in rappresentanza anche del Consolato Generale d’Italia a Los Angeles, che saluterà la compagnia con il Direttore generale Maria Di Freda al termine dello spettacolo.

Incontri, una partita di calcio amichevole tra i due teatri, un evento organizzato da Dolce&Gabbana, ricevimenti con le personalità cittadine e i donors che sostengono l’attività del Segerstrom Center, pre-performance talk per introdurre le rappresentazioni, backstage e interviste sui social media, per questo tour che riserva grandi novità per ognuna delle rappresentazioni: debutto americano per i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Claudio Coviello, nei ruoli principali nella matinée del 29 luglio, data che coincide con il National Dance Day; la sera del 29 e la recita del 30 luglio Roberto Bolle ancora star, ma con una nuova partner, per una nuova e anche in questo caso inedita partnership: Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet, coppia che sarà protagonista anche al Piermarini nell’autunno di quest’anno nella ripresa di Onegin.

Risale al luglio 2001 l’’ultimo tour negli USA del Corpo di Ballo scaligero e del Teatro alla Scala in generale con la versione di Giselle di Sylvie Guillem e il dittico Amarcord / Carmen. Il Corpo di Ballo si era esibito presso l’Orange County Performing Arts Center (ora Segerstrom Center for the Arts) e al NY State Theater. Prima di quel tour, il Balletto della Scala si era già esibito negli Stati Uniti in due occasioni: nel 1981 (Metropolitan Opera House, con quattro diverse produzioni, tra cui Romeo e Giulietta di Nureyev e Giselle di Coralli-Perrot con stelle come Rudolf Nureyev, Carla Fracci e Margot Fonteyn) e nel 1986 (Atlanta, Saint Louis e San Francisco, con Il lago dei cigni e diversi dittici).

La prima apparizione ufficiale del Teatro alla Scala negli Stati Uniti è stata nel 1967 con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi alla New York Carnegie Hall di New York, sotto la guida di Herbert von Karajan. Da quell’anno e fino al 2001 il Teatro ha realizzato sei tour negli USA con settantaquattro esibizioni (quattordici di Opera, cinquantaquattro di Balletto e sei Concerti).

La produzione di Giselle che la Scala ha presentato al Sergestrom Hall è stata protagonista di numerosi tour – i più recenti sono Oman (2011), Brasile (2012), Hong Kong (2014, all’interno dell’Hong Kong Arts Festival 2014, dove è stata indicata come “Best performance of the Year”), a Parigi (2015) e in Cina (Tianjin, Shanghai e Canton nel 2016), ma non è mai stata presentata prima dalla Compagnia scaligera nella West Coast.

Michele Olivieri

www.giornaledelladanza.com

Foto di Doug Gifford

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