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Una Giornata della danza tutta su Rai 5

Una Giornata della danza tutta su Rai 5

Ogni giorno la danza attraversa la vita di ognuno di noi: quando muoviamo i piedi a ritmo di una piacevole canzone alla radio, o agitiamo nell’aria le dita mentre suona una hit del momento in cuffietta, o magari quando eseguiamo una sequenza alla sbarra durante una lezione in sala. Perché, dunque, non ricambiarne il piacere, dedicandole un’intera giornata di (maggiore) visibilità?

Il canale televisivo Rai5, celebre per l’assiduo interesse nella proiezione delle arti dello spettacolo dal vivo, inserisce nel palinsesto di sabato 9 aprile, da mezzogiorno a mezzanotte, una sequela di rappresentazioni coreografiche e documentari inerenti al filone della danza contemporanea, che vanno a comporre la cosiddetta Giornata della danza.

Ad “aprire le danze”, alle 11:40, è il balletto Don Q di Eugenio Scigliano, creato per la compagnia Aterballetto e debuttato al Teatro Valli di Reggio Emilia nell’ottobre 2014. Come suggerisce il titolo, la fonte di ispirazione è il cavaliere/antieroe di Cervantes si allontana dalla consueta immagine ballettistica, tramandata dall’incontro artistico di Petipa e Minkus, per abbracciare dinamiche di movimento e, soprattutto, ideologie più contemporanee, votate a una chiara scelta di non-omologazione al resto del mondo.

Segue alle 12:50 un documentario su RomaEuropa Festival, una tra le venue più influenti nel panorama coreutico italiano. Il filmato ne ripercorre le tappe più importanti, partendo dalla nascita nel 1986 per volere della Fondazione degli amici di Villa Medici per giungere fino all’ultima edizione, ennesima conferma dell’enorme successo in virtù di un’accorta ricerca artistica contemporanea sul fronte internazionale.

Si ritorna in palcoscenico, alle 13:45, per Jessica and me di e con Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch. È una sorta di “monologo” danzato, in cui la protagonista riflette “a passi di danza” su se stessa, sul suo percorso professionale e di vita, dialogando col proprio corpo sul significato dello stare in scena in un turbine di ironia, dolcezza, timidezza e tenacia.

Secondo documentario, in scaletta alle ore 15: OrienteOccidente – Corpi Ritmi Danze. Si parla del Festival Oriente Occidente organizzato a Rovereto (TN) da oltre trent’anni. L’indubbia peculiarità dell’evento è il manifestarsi di opere artistiche appartenenti alla danza, alla musica e al teatro in modalità itinerante, per cui la città si trasforma in un insieme di punti nevralgici dove confluiscono realtà di diversa cultura e tradizione. Il racconto di quest’esperienza è affidato alle voci di testimoni diretti, quali Lanfranco Cis, Paolo Manfrini, Michela Lucenti e Virgilio Sieni – per citarne alcuni.

Alle 15:30 due colossi dell’arte e dello spettacolo italiano si incontrano per dare vita a un balletto – oserei dire – pirotecnico: Vasco alla Scala – L’altra metà del cielo. Quattro atti di messinscena in cui il rocker emiliano più famoso a livello internazionale si confronta col tempio della danza classica del Bel Paese, omaggiando il sodalizio con una greatest hits composta da 13 delle più belle canzoni di sempre.

Il connubio danza/musica cede poi spazio ad un’altra forma di “visione” della danza, cioè quella più pedagogica e divulgativa. Va in onda, dunque, la rubrica culturale Gap – Danza per tutti. Storie, protagonisti, linguaggi della scena contemporanea, un viaggio che ha origine nei lontani anni ’80 e scandagliato punto per punto in 4 appuntamenti (1a e 2a puntata alle ore 16:55, 3a e 4a alle ore 18:30) e rivolti alla trattazione di variegati prospettive teoriche: l’evoluzione del concetto di corpo, fino all’idea di corpi eclettici; il ritorno alle origini della modernità; i nuovi approcci produttivi che vedono il progetto sostituire il concetto di opera; l’utilizzo di nuove tecnologie; le contaminazioni di linguaggi multiculturali; il problema della dimensione drammaturgica nella danza contemporanea; il ruolo attivo del pubblico nelle coreografie.

Alle 17:55 si ritorna in palcoscenico con Capricci della compagnia Abbondanza/Bertoni in cui “nella nebbia spinta a folate sulla scena, attraversata da fasci di luce rossi e gialli che evocano l’atmosfera di una sala da ballo o un concerto rock, si succedono una serie di sequenze danzate prive di un filo unitario”. (rai5.rai.it).

Un tripudio di suggestioni visive e coreografiche che esplode nello spettacolo mandato in onda successivamente, questa volta in diretta alle 19:40 dal teatro interessato. Si tratta della prima di Il giardino degli amanti di Mozart coreografato da Massimiliano Volpini, in scena alla Scala con la partecipazione dell’étoile Roberto Bolle.

Seguono ancora due coreografie di eccelsa firma italiana: Divina Commedia – Ballo 1265 di Virgilio Sieni (ore 22.15) e A Ioan di Irene Russolillo (ore 23:20). Il primo lavoro, commissionato al maestro fiorentino a conclusione delle celebrazioni del 750° anniversario della nascita del Poeta, sviscera le tre famose cantiche attraverso la partecipazione di una moltitudine di persone rappresentanti la condizione umana del giorno d’oggi, un “corpo politico” che ne plasma la partitura coreografica. La seconda pièce, invece, è un discorso col buio, le assenze e gli spiriti che ci circondano, dove vengono interpellati i versi di Shakespeare per decantare la condizione di una figura sola, al centro della scena, vagante tra il passato e il presente alla ricerca di risposte ai suoi interrogativi.

Chiude la Giornata, alle 23:55, un ultimo documentario, Post Produzione, in cui si affronta il tema della nuove frontiere di produzione dei coreografi contemporanei. Una questione molto delicata, “un conflitto – come spiega il giovane coreografo Andrea Gallo – che nasce dalla possibilità o impossibilità di affermare la propria identità”.

Da una suggestione iniziale dell’artista israeliana Michal Rovner, il ricordo personale degli interpreti viene sviluppato – postprodotto, prendendo a prestito il titolo dell’opera di Nicolas Bourriaud – seguendo nuove modalità di produzione e di senso così da arrivare a un’immagine che provi a dialogare con la memoria collettiva della nostra società. (rai5.rai.it).

 

ORARI & INFO

9 aprile ore 11:40 – 23:55

Rai 5

Canale 23 del digitale terrestre

www.rai5.rai.it

Marco Argentina

www.giornaledelladanza.com

Eugenio Scigliano / Don Q © A. Anceschi

Cristiana Morganti / Jessica and me © Claudia Kempf

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