L’icona della danza canadese Guillaume Côté è pronto a dare l’addio alle scene il 5 giugno con la serata Adieu, dopo ventisei anni di danza. Grand Mirage è il suo nuovo lavoro creato appositamente per celebrare questa importante occasione e per onorare la sua eredità di principal e tra i primi coreografi associati nella storia del Ballet National of Canada. Il programma include anche il suo Boléro e le anteprime mondiali di Reverence e Kings Fall di Ethan Colangelo e Jennifer Archibald.
Grand Mirage è una potente opera multimediale creata con il regista canadese Ben Shirinian. Un hotel chiamato Grand Mirage è la metafora calzante della transizione, in cui una figura centrale riflette sul passato e si affaccia su un futuro di nuove possibilità. Grand Mirage rende omaggio alla passione di Côté per la performance e la coreografia, catturando sia l’euforia di quest’ultimo momento sia la tristezza del dover dire addio.
Un piccolo ensemble di uomini e una protagonista femminile definiscono il favoloso Bolero di Guillaume Côté, creato per il 60° anniversario del Diamond Gala del Balletto Nazionale nel 2012. Il pezzo si sviluppa sulla celebre musica di Maurice Ravel, partendo da un tema iniziale unico e sviluppando numerosi elementi che interagiscono in armonia. La protagonista femminile offre un punto di contatto umano per questa struttura e passa da uno stato di vulnerabilità ad una forza sempre più intensa, passando da intimi assoli a molteplici elevazioni mozzafiato.
In Reverence il canadese Ethan Colangelo debutta con il suo linguaggio fresco e contemporaneo sul palcoscenico principale del National Ballet of Canada con questa una prima mondiale. Ispirata al dipinto Il Giardino delle Delizie di Hieronymus Bosch, l’opera coreografica esplora le emozioni contrastanti, come ansia ed euforia possano coesistere nel corpo. Colangelo bilancia momenti di estremo virtuosismo con sottigliezza sia nel movimento che nella musica su una partitura originale del suo frequente collaboratore, Ben Waters.
In Kings Fall l’hip hop incontra il movimento contemporaneo e il balletto a firma di Jennifer Archibald, nata a Toronto, il cui stile rivoluzionario l’ha portata da collaborazioni commerciali a produzioni cinematografiche e a collaborazioni con le più importanti compagnie di danza negli Stati Uniti e a livello internazionale. Esplorando temi di strategia e sacrificio tratti dagli scacchi, Archibald invita i ballerini a superare i confini della tecnica del balletto e ad abbracciare il linguaggio audace che l’ha resa una delle artiste più amate della scena contemporanea.
Guillaume Côté (nato il 17 settembre 1981) ha annunciato nel febbraio 2024 che la stagione 2024/2025 sarebbe stata la sua ultima, prima del pensionamento. È direttore artistico del Festival des Arts de Saint-Sauveur dal 2014 ed è direttore artistico di Côté Danse.
Côté è nato a Lac-à-la-Croix, una piccola città nella regione del Lac Saint-Jean, nella provincia del Québec (Canada). I suoi genitori, René Côté e Germaine Tremblay, erano entrambi insegnanti con la passione per le arti. René suonava il pianoforte e Germaine convinse le amiche insegnanti Marie-Claire Bouchard e France Proulx ad aiutarla a fondare una scuola di danza ad Alma per facilitare l’accesso alla formazione artistica nella loro remota parte del paese. Nel 1970 nacque Le Prisme culturel.
All’età di tre anni, Guillaume prese le sue prime lezioni di danza, insieme alla sorella maggiore Geneviève e a diversi cugini. Si distinse per le innate capacità e fu incoraggiato a frequentare corsi estivi e poi a fare audizioni. All’età di dieci anni, un viaggio a Montréal organizzato da Le Prisme Culturel gli ha permesso di vedere in scena il suo primo balletto: Lo Schiaccianoci di Fernand Nault, prodotto da Les Grands Ballets Canadiens.
All’età di undici anni, nonostante non parlasse inglese, Guillaume Côté entrò alla Scuola Nazionale di Balletto del Canada a Toronto, dove si formò dal 1994 al 1999. Tra i suoi insegnanti figurano Sergiu Stefanschi, Reginald Amatto, Mavis Staines, Lindsay Fischer, Peggy Baker e Christopher House. Ricevette ulteriore formazione presso la Scuola estiva dell’Hamburg Ballet nel 1998, dove lavorò direttamente con John Neumeier e molti altri rinomati insegnanti europei. Nel 1999, svolse uno stage presso la School of American Ballet, che è la scuola associata del New York City Ballet. Studiò lo stile Balanchine con Peter Boal, Jock Soto e Peter Martins.
Nel 1998, all’età di diciassette anni, Côté si unì al National Ballet of Canada come apprendista. A diciannove anni, debuttò come Principe Sigfrido nel Lago dei cigni, diventando il più giovane ballerino della compagnia a danzare quel ruolo. Nel 2001, danzò Romeo in Romeo e Giulietta. Nel 2004, all’età di ventitré anni, Côté divenne primo ballerino.
Il suo repertorio include La bella addormentata e Nijinsky di John Neumeier. Ha creato il ruolo di Romeo nella versione di Romeo e Giulietta di Alexei Ratmansky.
Côté ha celebrato il suo 20° anniversario al National Ballet nel 2019, dopo una performance di Apollo. Il 18 giugno 2023, Guillaume Côté ha salutato definitivamente il ruolo di Romeo sul palcoscenico del Four Seasons Centre.
Come artista ospite, Côté si è esibito con il Balletto del Teatro alla Scala, English National Ballet, Royal Ballet, American Ballet Theatre, Hamburg Ballet e Stuttgart Ballet, così come in Kings of the Dance, The Vision of Manuel Legris e Roberto Bolle and Friends.
Con l’English National Ballet, ha creato il ruolo di Gene Kelly in Strictly Gershwin. Il 15 dicembre 2018, Côté è stato invitato a ballare Romeo e Giulietta di Alexei Ratmansky con Evgenia Obraztsova e il Bolshoi Ballet a Mosca, diventando il primo ballerino del Quebec e uno dei pochi canadesi ad aver ballato su quel palcoscenico. Nel 2020, ha debuttato al New York City Ballet, ballando Il lago dei cigni con Sara Mearns.
In Kings of the Dance, Guillaume Côté ha interpretato Four Four di Christopher Wheeldon e Pas de deux di Roland Petit a Costa Mesa e al Dorothy Chandler Pavilion di Los Angeles. Ha inoltre danzato Jazzy Five di Mauro Bigonzetti, Tue di Marco Goecke e KO’d di Marcelo Gomes al New York City Centre, al London Coliseum, al Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo, così come a Novossibirsk, Riga, Rostov e Buenos Aires.
Guillaume Côté ha interpretato i ruoli principali del repertorio classico e potrebbe detenere una sorta di record per Il lago dei cigni, avendo danzato versioni di sette coreografi differenti: James Kudelka, Peter Martins da Marius Petipa, Mikhail Messerer, Vladimir Bourmeister, Patrice Bart, Derek Deane e Mario Galizzi.
Côté ha anche una vasta esperienza in opere neoclassiche e contemporanee, tra cui coreografie di Marie Chouinard, Frederick Ashton, Davide Bombana, Matjash Mrozewski, Kenneth MacMillan, Gheorghe Iancu, Fischer & Krasnova, Crystal Pite, Victor Gsovsky, Kevin O’Day, Kristian Cellini, Sabrina Matthews, Marcelo Gomes, Veronica Paeper, Maurice Béjart, Anna Marie Holmes, Magdalena Popa, John Cranko, Jerome Robbins, Ronald Hynd, Jiří Kylián, Jera Wolfe, Roberto Campanella, Rudolf Nureyev ed altri.
Guillaume Côté è stato nominato Coreografo Associato del Balletto Nazionale del Canada nel 2013. Ha coreografato diversi balletti in un atto per la compagnia. Ha vinto il Premio del Pubblico al Premio Erik Bruhn per Enkeli e ha ricevuto il terzo premio al 25° Concorso Internazionale della Ballet Society di Hannover per #24.
Il suo primo lavoro completo, Le Petit Prince, basato sulla novella omonima, è stato presentato per la prima volta nel 2016. Ha collaborato con lo scenografo Michael Levine e il compositore Kevin Lau. Il suo secondo lavoro a serata intera, Frame by Frame (2018), è stato un’opera multimediale diretta da Robert Lepage. Coprodotto dal National Ballet of Canada, dal National Film Board of Canada e dalla compagnia di Lepage, Ex Machina, ha celebrato Norman McLaren intrecciando balletto classico e animazione cinematografica in un’esperienza multimediale.
Con l’intento di presentare la danza sotto una luce diversa per raggiungere un pubblico più vasto, Côté ha coreografato e recitato nel cortometraggio Lost in Motion e ha coreografato il suo sequel, Lost in Motion II, in cui Heather Ogden ha ballato su Avalanche di Leonard Cohen.
Côté ha anche coreografato per il duo di danza su ghiaccio vincitore delle Olimpiadi Tessa Virtue e Scott Moir che è stato eseguito durante il loro tour d’addio con Rock the Rink.
Nel 2021, Guillaume Côté ha fondato Côté Danse per sviluppare progetti indipendenti in collaborazione con artisti e partner diversi e diversificati. Alla guida di Côté Danse, si è proposto di creare opere ed esperienze di danza originali attraverso produzioni rivolte a una nuova generazione di appassionati di danza e teatro.
I suoi lavori coreografici includono No. 24 (2010), Impermanence (2010), Fractals: A Pattern of Chaos (2011), Bolero (2012), Enkeli (2012), Lost in Motion (2012), Lost in Motion II (2013), Being and Nothingness (2013), Body of Work (2014), Tonight will be fine (2014), Dance Me To the End of Love (2015), Le Petit Prince (2016), Dark Angels (2016), Into Me (2016), Cadavre Exquis (2017), Scheinriese (2017), Une douce souffrance (2018), Frame by Frame (2018), Hamlet Redux (2018), Wish You Were Here (2019), Crypto (2019), Burn-out fugue (2020), Bach to the barre (2020), Portraits (2020), Echos (2020), Lulu (2020), Tiny Pretty Things S1E9 (2020), Naraka (2021), Phi (2021), SM (2021), X (Dix) (2021), Touch (2021), Faune (2021), Spir (2022), Passacaglia pour deux corps (2022), Hamlet, Prince of Denmark (2023), Burn Baby, Burn (2024), Don’t Go Home (2025), Grand Mirage (2025).
Guillaume Côté è cresciuto suonando il pianoforte, il clarinetto e la chitarra classica. Negli ultimi anni, ha imparato a suonare il violoncello e ha studiato composizione al Royal Conservatory of Music. La sua vasta conoscenza della musica e della musicalità lo ha portato a scrivere partiture per balletti e film, a provare piccole opere da camera e a lavorare a stretto contatto con musicisti classici e direttori d’orchestra. Ha recitato nel documentario del 2007 Moving to His Music: The Two Muses of Guillaume Côté, per il quale ha composto la musica. Il film ha vinto un Gemini Award per la migliore interpretazione nel 2007 e un Galileo 2000 Prize nel 2008. Ha composto la musica di Sans Détour (2002) per l’Alberta Ballet; Still.nest (2003) per la coreografa Dominique Dumais, presentato dal Balletto di Stoccarda; KO’d (2007) Sonata per pianoforte eseguita come finale di “Kings of the Dance” (2007–2012); White Light (2008) eseguito dalla “National Ballet Orchestra”; Impermanence (2010) registrato dalla National Ballet of Canada Orchestra, eseguito al Maggio Musicale Fiorentino; The Calm Below (2013) composto ed eseguito per un video dal regista/coreografo Roberto Campanella.
Nel 2014, Guillaume Côté è stato nominato direttore artistico del Festival des Arts de Saint-Sauveur (FASS), un festival di danza nella regione dei Laurenziani del Quebec. Fondato nel 1992 (come Festival des Arts Hiawatha), il FASS è diventato la più grande vetrina di danza regionale del paese, invitando artisti e compagnie di fama internazionale ed emergenti ad esibirsi di fronte a un pubblico appassionato e di larghe vedute. Greta Hodgkinson, Friedemann Vogel, Louise Lecavalier, Misty Copeland, Margie Gillis, Sara Mearns, Cesar Corrales, Anne Plamondon, Tiler Peck, Xander Parish, Daniel Ulbritch, Michelle Dorrance, Fabrice Calmels, Evelyn Hart, Julian MacKay. Angèle Dubeau, Rufus Wainwright, Conrad Tao, sono solo alcune delle stelle che hanno brillato sul palco del Festival nel corso degli anni.
Tra i premi e riconoscimenti ricevuti da Guillaume Côté si ricordano: Chevalier de l’Ordre national du Québec; Milano International Film Festival (Italia); Dora Mavor Moore Awards (Toronto); Danse avec la plume (Parigi); Premio Erik Bruhn (Toronto); Médaille de l’Assemblée nationale du Québec; Membro della Société de l’Ordre du Bleuet pour les Arts et la Culture; 25° Concorso Internazionale della Società di Balletto di Hannover (Germania); Rolex Dancers First Award (Totonto); Fondazione Premio Galileo (Firenze) Pentagramma d’Oro; Premio Peter Dwyer per la migliore interpretazione di danza.
Michele Olivieri
Foto di Bruce Zinger
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