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“Les Étoiles pour homme” di Daniele Cipriani al Ravenna Festival

Les Étoiles pour homme, che chiuderà il Ravenna Festival il 13 luglio al Palazzo Mauro De André (ore 21,30) lancia un guanto di sfida a George Balanchine che sosteneva che Il balletto è donna! A dispetto di quanto asseriva il grande coreografo, i protagonisti di questo gala internazionale di danza, con la direzione artistica di Daniele Cipriani si declinano tutti al maschile. Con un titolo che prende in prestito la descrizione usata comunemente nel branding dei profumi: pour homme, e con qualche goccia di spirito (in tutti i sensi), questa edizione speciale – un progetto in esclusiva per il Ravenna Festival – inonderà la platea di un bouquet molto particolare in cui la nota olfattiva dominante sarà la danza maschile e il suo seducente accordo tra forza e grazia.

Calcheranno il palcoscenico la stella internazionale Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company), Davide Dato (Opera di Stato di Vienna), Lloyd Knight (Martha Graham Dance Company), Matteo Miccini e David Moore (Balletto di Stoccarda), i poeti della danza Sasha Riva e Simone Repele (Riva&Repele), nonché la “divina” Tatianna Youbetyabootskaya (al secolo Andrea Fabbri, unico danzatore italiano della troupe en travesti Les Ballets Trockadero de Monte-Carlo). Con loro, i danzatori della MM Contemporary Dance Company (Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa).

In alcuni momenti dello spettacolo suoneranno dal vivo tre straordinari musicisti: il violinista Andrea Obiso (primo violino dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia), il violoncellista Alessio Pianelli, e il chitarrista Daniel Jurado.

Le coreografie portano firme prestigiose, tra cui quelle di Maurice Béjart, Martha Graham, Jerome Robbins, Christopher Wheeldon, Marco Goecke, e il programma include anche molte “prime”, lavori rappresentati per la prima volta in Italia o in Europa, alcuni commissionati appositamente. Inoltre, aleggia (come si vedrà) il profumo, la presenza spirituale, di due tra i più celebri protagonisti della danza maschile di tutti i tempi: Rudolf Nureyev e Mikhail Baryshnikov. “Se noi siamo qui e danziamo, è anche grazie a voi”, sembrano voler dire i danzatori di Les Étoiles pour homme. Una parata di talenti, ma soprattutto un inno alla libertà dell’Uomo (inteso qui non come genere maschile, bensì come rappresentante dell’umanità nel suo insieme), una libertà che la danza in ogni sua sfaccettatura – che sia essa classica, moderna, folcloristica o (perché no?) anche umoristica – incarna.

Lloyd Knight danzerà Lamentation che la madre della modern dance Martha Graham creò per se stessa nel 1930 e che finora aveva visto solo interpreti femminili. Knight è infatti il primo uomo a interpretare questo brano storico. Racchiuso in un costume somigliante a una crisalide, il danzatore non si rassegna alla prigionia della sua condizione; ne uscirà una farfalla, un’anima libera dai confini del corpo? Un tema, la libertà, che Knight tocca con accenti politici in Complete the Revolution di Christopher Wheeldon, danzato sul celebre discorso Jobs and Freedom che fu pronunciato dall’attivista per i diritti degli afroamericani, John Lewis, in occasione della Marcia su Washington del 1963. A Ravenna questo assolo viene presentato in in forma teatrale per la prima volta.

Matteo Miccini e David Moore sono i protagonisti di Chant du compagnon errant, balletto di Maurice Béjart su un Lied di Mahler (alla creazione danzavano Rudolf Nureyev e Paolo Bortoluzzi) che descrive il viaggio della vita alla ricerca del proprio destino. in cui non è difficile scorgere un’affermazione della diversità. Tema, questo, sempre presente anche nei lavori di Riva&Repele (qui interpreti di loro coreografie: una prima europea, Life is Beautiful, nonché, grande sorpresa della serata, una creazione in prima assoluta sul passo a due del Cigno Bianco tratto dal Lago dei Cigni di Ciaikovsky). I due arrivano a Ravenna dirittamente dalle Terme di Caracalla di Roma dove, pochi giorni prima, sarà andato in scena il loro West Side Story. Le coreografie originali del musical di Bernstein erano di Jerome Robbins e proprio del coreografo americano a Ravenna si rappresenterà Suite of Dances, interpretato da Davide Dato su quattro movimenti tratto dalle Suite per violoncello di J.S. Bach, suonate dal vivo da Alessio Pianelli. Questo balletto fu cucito su misura per un grande ballerino come Baryshnikov e si vede: infatti, contiene ogni possibile movimento di danza che un coreografo, con un fuoriclasse a disposizione, gli farebbe eseguire. Dato, una delle glorie della danza italiana all’estero, ne sarà pienamente all’altezza.

Sergio Bernal, caso unico di bailaor di flamenco e bailarín classico, porta a Ravenna il vigore primordiale della danza iberica in Farruca a dos, accompagnato da Daniel Jurado alla chitarra (il brano è una prima assoluta), insieme a Rodin, assolo ispirato ad Il Pensatore, opera emblematica dell’artista francese; qui Bernal infonde del soffio vitale la scultura che rappresenta il pensare umano, ambito in cui l’Uomo (sempre con la “U” maiuscola), può veramente essere libero.

Armoniosa Unità è la nuova versione, commissionata per Les Étoiles pour homme, di una coreografia di Michele Merola ed Enrico Morelli. Accompagnati dalla splendida Ciaccona di Bach, eseguita dal vivo da Andrea Obiso che suona un Guarneri del Gesù, i quattro interpreti danzano la possibilità di percorrere, in unione e anche nella diversità, una strada che porti al bene comune.

Al volo degli uccelli, da sempre simbolo di libertà, allude anche, in prima italiana, Kiss a crow, di Marco Goecke, fra i maggiori coreografi contemporanei. Qui il pennuto non è un cigno, bensì un corvo, una cornacchia forse (danza Matteo Miccini). Tuttavia è un cigno, anche se piuttosto spennacchiato, quello interpretato, a chiusura del gala, dal “Trock” Youbetyabootskaya/Fabbri nella parodia de La morte del cigno di Mikhail Fokine. Può sembrare singolare chiudere un gala di grande danza e alti riferimenti con un momento di leggerezza, eppure ha un suo perché: etimologicamente, la radice delle parole “spiritoso” e “spirituale” è la medesima. Ci tiene a sottolineare Daniele Cipriani, ideatore e direttore artistico di questo Gala, che “L’invito è a trovare la connessione tra i due aspetti complementari dell’esperienza umana, a trovare un equilibrio tra leggerezza e profondità. L’umorismo può alleggerire il peso della vita per permettere allo spirito umano di spiccare il volo verso quelle vette a cui noi tutti, uomini e donne, aspiriamo”.

Ѐ questo lo “spirito” che renderà particolarmente persistenti, inebrianti e indimenticabili, le note di testa, di cuore e di fondo di Les Étoiles pour homme.

Les étoiles pour homme
Gala internazionale di danza
Palazzo Mauro De André
13 luglio 2025 | ore 21:30
a cura di Daniele Cipriani

Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company)
Davide Dato (Teatro dell’Opera di Vienna)
Tatianna Youbetyabootskaya (alias Andrea Fabbri) (Les Ballets Trockadero de Monte Carlo)
Lloyd Knight (Martha Graham Dance Company)
Matteo Miccini (The Stuttgart Ballet)
David Moore (The Stuttgart Ballet)
Simone Repele (Riva&Repele)
Sasha Riva (Riva&Repele)

e con Mario Genovese, Lorenzo Fiorito, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa (MM Contemporary Dance Company)

Andrea Obiso violino
Daniel Jurado chitarra
Alessio Pianelli violoncello

Sergio Bernal, nato nel 1990 a Madrid, inizia gli studi nel 2002 presso il Real Conservatorio de Danza, dove si diploma specializzandosi in danza classica. Avvia la sua carriera professionale con la compagnia di Rafael Aguilar in qualità di bailarín principal ed entra in seguito alla Taller Escuela del Ballet Nacional de España. Nel 2009 entra a far parte della compagnia di Carlos Saura e gira il mondo con la produzione Flamenco Hoy. Nel 2012 è solista del Ballet Nacional de España, dove viene nominato primo ballerino nel 2016. In questi anni inizia a viaggiare per il mondo esibendosi in serate di gala accanto a grandi stelle internazionali; è inoltre regolarmente ospite di spettacoli e produzioni a cura di Daniele Cipriani, diventando in breve beniamino del pubblico italiano. Nel suo repertorio: Sombrero de Tres Picos, Fantasía Galaica, Puerta de Tierra, Zapateado de Sarasate, Eritaña (Antonio Ruiz Soler); Bolero (Rafael Aguilar); Bolero (José Granero); El Cisne, El último encuentro e Concierto Andaluz (Ricardo Cue); Electra (Antonio Ruz); Apollo (George Balanchine). Si esibisce inoltre nelle sue creazioni coreografiche: Obertura, Ser, Folia de caballeros, Orgía, Bolero, Historia de un soldado, Petrushka. Nel settembre 2019 lascia il Ballet Nacional de España per fondare la sua compagnia, la Sergio Bernal Dance Company, insieme a Ricardo Cue. La prima produzione dal titolo Una Noche con Sergio Bernal viene presentata a Sochi, in Russia (protagonisti, con Sergio Bernal, gli artisti internazionali Joaquín de Luz e Miriam Mendoza). È in seguito ospite speciale, al Teatro Coliseum di Londra, per la celebrazione del 70° anniversario dell’English National Ballet sotto la direzione di Tamara Rojo. Nell’ottobre 2020 debutta al Teatros del Canal di Madrid la seconda produzione della Sergio Bernal Dance Company dal titolo SER con eccezionale riscontro di critica e pubblico. Nel novembre dello stesso anno, viene invitato dalla Compañía Nacional de Danza per interpretare Apollo di George Balanchine, divenendo l’unico ballerino di danza spagnola e flamenco ad affrontare questo ruolo. Tra il 2021 e il 2022 presenta entrambe le produzioni in tour in Italia e in Spagna. Nell’ottobre 2022 viene invitato a mostrare il suo spettacolo a Mikhail Baryshnikov presso il Baryshnikov Arts Center di New York, dove riceve un caloroso apprezzamento dal celebre artista di fama mondiale. Nel corso del 2024 presenta le produzioni della sua compagnia in diverse città del mondo come Londra, Roma, Barcellona, Parigi, Madrid, Milano, New York, Los Angeles, Miami, Dubai.

Davide Dato, nato a Biella nel 1990, si diploma con il massimo dei voti alla Scuola di Ballo della Wiener Staatsoper. Dopo un perfezionamento presso la School of American Ballet di New York, nel 2008 entra a far parte del Wiener Staatsballett. Nel 2011 viene promosso a Demi-solista, nel 2013 a Solista e nel 2016 a Primo Ballerino dal direttore della compagnia Manuel Legris. Danza i principali ruoli del repertorio classico e contemporaneo dell’Opera di Vienna. È protagonista, per 10 edizioni, del Concerto di Capodanno di Vienna trasmesso in mondovisione. Si esibisce in serate di gala in Europa, America e Asia. È Primo Ballerino Ospite con il balletto del Teatro dell’Opera di Roma, il Teatro alla Scala di Milano, l’Arena di Verona e il Teatro Colón di Buenos Aires. Appare in diverse produzioni televisive in Italia e all’estero ed è protagonista di diverse campagne pubblicitarie italiane ed internazionali, così come di un cortometraggio. Tra i vari riconoscimenti: Nomina Ballerino dell’anno, rivista tedesca Tanz (2022), Premio Interprete dell’anno, Danza & Danza (2021), Premio Asi Italiani nel mondo (2021), Premio Taobuk internazionale, Teatro Antico di Taormina, Italia (2020), Nomina per il Benois de la Danse, Teatro Bol’šoj di Mosca (2017), Premio Balletto 2000 Cannes (2016), Premio Capri Danza (2016), Premio Positano Léonide Massine come Ballerino dell’anno nella scena italiana (2015), Premio Giuliana Penzi come Miglior ballerino italiano (2014), Nomina per il Taglioni Award, Berlino (2014), Premio Maria Antonietta Berlusconi come Miglior ballerino maschile dell’anno (2011), Premio Guido Lauri come Artista dell’anno (2011), Miglior ballerino italiano all’estero, Danza & Danza (2010), Premio Anita Bucchi come Miglior Ballerino Italiano dell’anno (2010), Promising Talent del Vienna State Opera Ballet Club (2010), Premio GD Awards “Miglior ballerino dell’anno” (2023).

Lloyd Knight, nato in Inghilterra e cresciuto a Miami, consegue il Bachelor of Fine Arts (BFA) presso la New World School of the Arts sotto la direzione artistica di Daniel Lewis. Nel 2005 entra a far parte della Martha Graham Dance Company dove, nel 2014, viene promosso Principal Dancer. Numerosi i coreografi che hanno creato brani per lui, come Nacho Duato, Andonis Foniadakis, Larry Keigwin, Doug Varone, Lar Lubovitch, Kyle Abraham, Liz Gerring, Michelle Dorrance, Anne Bogart, Pontus Linberg, Sidi Larbi Cherkaoui, Pam Tanowitz, Hofesh Shechter e Mats Ek. Nel 2010 la rivista Dance Magazine nomina tra i “25 migliori ballerini da tenere d’occhio”. Ha danzato con la prima ballerina del New York City Ballet, Wendy Whelan, in Moon Duet di Martha Graham, e con la prima ballerina dell’American Ballet Theatre, Misty Copeland, in Letter to the World di Graham. Nel 2015 è stato nominato Miglior Artista da Dance Magazine. Nel 2022 è stato nominato ai Bessie Awards come Miglior Artista ed è stato Guest Principal Dancer per la stagione di Twyla Tharp al City Center. Più recentemente, è stato Guest Principal al Royal Ballet of Flanders.

Matteo Miccini, nato a Firenze, inizia gli studi di danza al Ballet Center di Firenze. Nel 2010 continua la sua formazione presso la John Cranko Schule, dove si diploma nel 2015. Durante gli anni di formazione vince diversi concorsi: il primo premio al Concorso Anna Pavlova, il primo premio all’Eurocity e il secondo premio al Tanzolymp di Berlino. Nel 2010 gli viene assegnato il Premio Internazionale Cartagine. Nel 2016 entra a far parte del Balletto di Stoccarda, dove interpreta numerosi ruoli solistici nelle creazioni di grandi coreografi internazionali. Nell’ottobre 2018 vince il Premio danza per la vita in occasione del gala dell’ANT Foundation di Firenze. Nel marzo 2019 vince il Premio Internazionale ApuliArte come Miglior ballerino italiano all’estero e il Premio MADSS a Salerno. Nel gennaio del 2020 gli viene assegnato il “Premio Danza&Danza” come Miglior danzatore italiano all’estero. Nel giugno del 2019, nell’ambito del progetto dello Stuttgart BalletNoverre: Young Choreographers”, debutta con il brano What we’ve been telling you. Il 19 marzo 2025, in seguito all’interpretazione del ruolo di Lewin nel balletto Anna Karenina di John Neumeier, viene nominato Principal dancer del Balletto di Stoccarda dal direttore Tamas Detrich.

David Moore, nato a Ipswich, in Inghilterra, inizia gli studi nel 1998 presso la Angela Rowe School of Dance. Due anni dopo, prosegue la sua formazione presso la Royal Ballet School di Londra, dove si diploma nel 2007. All’inizio della stagione 2007-2008 entra a far parte del Balletto di Stoccarda. Nella stagione 2013-14 viene promosso Solista e nella stagione 2014-2015 Primo Ballerino. Il suo repertorio comprende ruoli solistici come Albrecht in Giselle (da Coralli, Perrot, Petipa), il Principe Désiré ne La bella addormentata (Marcia Haydée), Romeo in Romeo e Giulietta, Lucenzio ne La bisbetica domata, il Principe ne La dama e il matto (tutti di John Cranko), Basilio in Don Chisciotte (Maximiliano Guerra), Leonce in Leonce e Lena (Christian Spuck), Cassio in Otello, Allan Grey in Un tram che si chiama Desiderio (entrambi di John Neumeier) e Gurn ne La Sylphide (Peter Schaufuss da Bournonville) così come ruoli in balletti di rinomati coreografi come Jerome Robbins, Maurice Béjart, Kenneth MacMillan, Frederick Ashton e Hans van Manen. Nel 2013, il coreografo residente Demis Volpi ha creato appositamente per lui il ruolo principale nel suo balletto Krabat, nel 2016 il ruolo di Jochanaan nel suo balletto Salomè e nel 2017 il ruolo di Apollo nel suo Morte a Venezia. Numerosi i coreografi che hanno creato ruoli per lui, tra cui Marco Goecke, Edward Clug, Christian Spuck e Katarzyna Kozielska.

Simone Repele, nato a Torino nel 1993, inizia a danzare in Italia e nel 2009 viene ammesso all’Accademia dell’Hamburg Ballet, dove si diploma nel 2012. Nello stesso anno partecipa al Nijinsky Gala come solista in Spring and Fall di John Neumeier. Nel 2013 è ospite nel ruolo del Principe in The Sleeping Beauty di Mats Ek con il progetto Ekodance di Pompea Santoro e lavora per una stagione con la compagnia olandese Introdans. Dal 2014, fa parte del Balletto di Ginevra, dove ricopre ruoli da solista in Matthaus Passion di Pontus Lidberg e Lo Schiaccianoci di Jeroen Verbruggen. Nel 2018 apre la stagione della Compagnia nel ruolo di Mercutio in Romeo e Giulietta di Joelle Bouvier all’Opera di Pechino. Nel 2019, prende parte all’anteprima dei capolavori di Jirí Kylián Petite Mort e Bella Figura. Marco Goecke gli offre di danzare la sua coreografia Firebird e crea un duetto per lui e Sasha Riva. Nel 2020 fonda insieme a Sasha Riva l’associazione Riva&Repele puntando sulla creazione e la rappresentazione dei propri lavori e di quelli di altri coreografi, coinvolgendo molti artisti internazionali. Hanno coreografato e interpretato Pulcinella, Nozze di Aurora e Giulietta, creazioni commissionate da Daniele Cipriani Entertainment. Simone e Sasha hanno ideato e coreografato due balletti integrali: Lili Elbe Show e La Gert. Nel 2022, sono invitati a creare per la serata Noverre dello Stuttgart Ballet. Per l’apertura della stagione alle Terme di Caracalla, hanno ideato una coreografia per l’opera Mass di Bernstein per Damiano Michieletto e la Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma. Inoltre, nel 2023 creano e danzano con Eleonora Abbagnato per la candidatura della città di Roma all’Expo 2030.

Sasha Riva, nato nel 1991 nella Contea di Fairfax, in Virginia, è cresciuto in Italia. Nel 2008 si trasferisce ad Amburgo per studiare alla Scuola di Balletto di John Neumeier e nel 2011 si unisce alla compagnia dell’Hamburg Ballet dove Neumeier crea per lui diversi ruoli da solista come il Balloon Man in Liliom, ma danza anche parti dal repertorio: The Poet in Little Mermaid, Petruška in Nijinsky e Fratres in Duse. Durante la sua prima stagione con l’Hamburg Ballet, nel 2021, conquista il titolo di Giovane Promessa dal magazine tedesco «Tanz». Nel 2016 entra nel Balletto di Ginevra, dove interpreta Bella Figura e Petite Mort di Kylián, Romeo e Giulietta di Bouvier (Romeo), e Natalia Horecna crea per lui il ruolo principale in Return to Nothingness. Negli anni con l’Hamburg Ballet e il Balletto di Ginevra, prende parte a diversi tour mondiali. Partecipa a molti Gala e festival internazionali presentando sue creazioni, ideate con Simone Repele, ma anche pezzi firmati da altri coreografi. Nel 2020, con Simone Repele fonda l’associazione Riva&Repele, puntando sulla creazione e la rappresentazione dei propri lavori e di quelli di altri coreografi, coinvolgendo numerosi artisti internazionali. Riva&Repele sono stati selezionati come unica compagnia straniera dal Centro Coreografico Canal di Madrid per creare un nuovo lavoro. Altri lavori da loro firmati vanno in scena in diverse location e teatri. Nel 2022 sono tra i pochi selezionati a partecipare alla serata corografica Noverre Gesellschaft con lo Stuttgart Ballet dove hanno presentato La Jeune Fille et Les Morts. In occasione dell’apertura della stagione estiva alle Terme di Caracalla a Roma, Simone e Sasha hanno ideato una coreografia per l’opera Mass di Bernstein per Damiano Michieletto e la Compagnia del Teatro dell’Opera di Roma. Inoltre, nel 2023, creano e danzano con Eleonora Abbagnato per la candidatura della città di Roma all’Expo 2030.

Michele Olivieri

Foto di Daniele Cipriani Entertainment

www.giornaledelladanza.com

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