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L’addio alle scene dall’Opéra di Mathieu Ganio, una vita per la danza

Alla vigilia del suo 41° compleanno (16 marzo 1984), l’étoile Mathieu Ganio si prepara il 1° marzo a dare l’addio all’Opéra di Parigi sul palcoscenico del Palais Garnier con il balletto in tre atti Onegin di John Cranko al fianco di Ludmila Pagliero, Marc Moreau, Léonore Baulac, Mathieu Contat e il Corpo di Ballo diretto da José Martinez.

Mathieu Ganio è nato a Marsiglia, figlio di due grandi artisti del calibro di Dominique Khalfouni e Denys Ganio, ed è fratello di Marine Ganio, prima ballerina del Balletto dell’Opéra di Parigi. Mathieu ha debuttato sul palcoscenico all’età di due anni, esibendosi al fianco della madre in Ma Pavlova di Roland Petit. In seguito ha studiato dall’età di sette anni presso lo Studio Ballet diretto da Armand Colette (madre di Patrick Armand, nominato in questi giorni alla direzione dell’Accademia di Vienna). Dal 1992 al 1999, Mathieu ha proseguito la sua formazione presso l’Ecole Nationale Supérieure de Danse de Marseille. Qui Roland Petit lo ha scelto per interpretare una variazione in occasione dello spettacolo annuale della Scuola, che venne poi inserita nella versione de Lo Schiaccianoci presentata dal coreografo all’Opéra di Marsiglia. Nel 1999 Mathieu Ganio entra nella Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, dove danza i primi ruoli da Solista in occasione degli spettacoli annuali; tra questi Yondering di John Neumeier nel 2000 e il ruolo di Franz nel balletto Coppélia, la cui coreografia fu rimontata da Pierre Lacotte nel 2001. Il coreografo Yury Grigorovich lo sceglie per interpretare il ruolo di Kourbski in Ivan il Terribile sulla scena dell’Opéra-Bastille. Sempre nel 2001 viene assunto presso il Corpo di Ballo dell’Opéra, scalando nel giro di pochi anni tutta la gerarchia istituzionale della compagnia: Coryphée nel 2002, Sujet nel 2003 ed eccezionalmente, viene nominato Étoile il 20 maggio 2004 all’età di soli diciannove anni, dopo una rappresentazione del Don Chisciotte, saltando inusualmente il rango di Primo ballerino.

Molto popolare per le sue caratteristiche tipiche del “danseur noble” Mathieu è stato in grado di mostrare costantemente una naturale nobiltà di carattere e una raffinata eleganza, esibendosi al più alto livello teatrale, combinando la grazia con l’abilità tecnica. È stato regolarmente invitato a ballare all’estero, e a danzare La bella addormentata nel bosco con il Balletto di Tokyo. Nel 2006 e nel 2007, ha partecipato alla festa annuale del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo danzando alcuni fra i più famosi pas de deux del repertorio classico, tratti da Don Chisciotte e da Giselle con Olesja Novikova. Nel gennaio 2007 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano nel Gala des Étoiles su invito del direttore Frédéric Olivieri danzando un pas de deux tratto dal secondo atto di Giselle con Polina Semionova nella versione coreografica di Jean Coralli. Nel 2010 viene invitato nuovamente a San Pietroburgo a ballare al fianco di Ulyana Lopatkina. In seguito Mathieu Ganio ha anche danzato in coppia con Svetlana Lunkina quando venne proposto alla prima ballerina russa il ruolo di Lise nel balletto La fille mal gardée all’Opéra di Parigi.

Il 29 settembre 2004 Ganio si è esibito in un Gala congiunto del Balletto dell’Opéra di Parigi e del Royal Ballet al Palais Garnier per celebrare il centenario di “Entente Cordiale”. Nel 2010 è apparso in Giselle al Teatro Stanislavsky e Nemirovich-Danchenko di Mosca. Nel luglio 2016 Ganio è tornato al Teatro Mariinsky per ballare in Giselle. Nel 2017 ha partecipato al progetto Men in Motion organizzato da Ivan Putrov al London Coliseum. Nel 2018 Ganio ha ballato Onegin con lo Stuttgart Ballet durante una tournée in Giappone. Nel 2019 è tornato al Coliseum di Londra per partecipare alla serata Against the Stream di Putrov. Nel 2022 Ganio si è esibito in un gala di beneficenza al Coliseum per i soccorsi di guerra ucraini.

Ha preso parte ai maggiori balletti del repertorio, tra cui Ivan il Terribile nel ruolo di Kourbski, Don Chisciotte nel ruolo di Basilio, La Petite danseuse de Degas nel ruolo del Maître à danser, Giselle nel ruolo di Albrecht, La Sylphide nel ruolo di James, Les Enfants du paradis nel ruolo di Baptiste, La bella addormentata nel ruolo del principe Désiré, Caligula nel ruolo principale, Joyaux nel ruolo di Emeraude, Il lago dei cigni nel ruolo del Principe Siegfried, La Dame aux camélias nel ruolo di Armand, Suite en Blanc nella Mazurka e nel Thème varié, La fille mal gardée nel ruolo di Colas, Cenerentola nel ruolo dell’Acteur-vedette, Proust ou les intermittences du coeur nel ruolo di Saint-Loup, Les Quatre tempéraments nel ruolo di Flegmatique.

Il suo repertorio comprende ruoli principali in balletti romantici, classici, drammatici, contemporanei e neoclassici oltre ad un ampio repertorio di opere coreografiche di George Balanchine, Jerome Robbins, Serge Lifar, Roland Petit, Rudolf Nureyev, Maurice Béjart, Pierre Lacotte e Angelin Preljocaj, così come numerose creazioni di John Neumeier, William Forsythe e Wayne McGregor. Si ricordano tra gli altri “Paquita” di Pierre Lacotte; “Don Quixote” di Rudolf Nureyev; “Lo Schiaccianoci” di Rudolf Nureyev; “Manon” di Kenneth MacMillan; “Mayerling” di Kenneth MacMillan; “Le Rendez-vous di Roland Petit; “Le Jeune Homme et la Mort” di Roland Petit; “Psyche” di Alexei Ratmansky; “Daphnis and Chloe” di Benjamin Millepied; “Apollo” di George Balanchine; “The Four Temperaments” di George Balanchine; “Palais de Cristal” di George Balanchine; “Symphony in C” di George Balanchine; “La Valse” di George Balanchine; “Agon” di George Balanchine; “Brahms-Schoenberg Quarte” di George Balanchine; “Jewels” di George Balanchine; “Who Cares?” di George Balanchine; “Mozartiana” di George Balanchine; “Études” di Harald Lander; “Dances at a Gathering” di Jerome Robbins; “In the Night” di Jerome Robbins; “The Goldberg Variations” di Jerome Robbins; “Other Dances” di Jerome Robbins; “Opus 19/The Dreamer” di Jerome Robbins; “The Firebird” di Maurice Béjart; “Serait-ce la mort?” di Maurice Béjart; “Song of a Wayfarer” di Maurice Béjart; “The Third Symphony of Gustav Mahler” di John Neumeier; “Song of the Earth” di John Neumeier; “Another Place” di Mats Ek; “Stepping Stones” di Jiří Kylián; “Artifact Suite” di William Forsythe; “Approximate Sonata” di William Fosythe; “Woundwork 1” di William Forsythe; “Amoveo” di Benjamin Millepied; “Genus” di Wayne McGregor; “Alea Sands” di Wayne McGregor; “Clair de lune” di Alastair Marriott; “Grand miroir” di Saburo Teshigawara; “Dogs Sleep” di Marco Goecke; “The Male Dancer” di Iván Pérez; “Le Parc” di Angelin Preljocaj.

Nell’ambito delle tournée ufficiali del Balletto dell’Opéra di Parigi, Mathieu Ganio si è esibito in Svizzera (Ginevra, 2009), Giappone (Tokyo 2010, 2013 e 2020/Nagoya, 2013), Australia (Sydney, 2012), Stati Uniti (Chicago/Washington/New York, 2012) e Malesia (Singapore, 2012), Emirati Arabi Uniti (Abu Dhabi, 2019). Mathieu Ganio è stato nominato ufficiale dell’Ordre des Arts et des Lettres in Francia.

Per il cinema ha preso parte a Comme un rêve un documentario di Marlène Ionesco su Mathieu Ganio e sua madre, Dominique Khalfouni, rispettivamente étoile dell’Opéra di Parigi e del Balletto Nazionale di Marsiglia. Nel film Joyaux, con Clairemarie Osta, Laëtitia Pujol, Kader Belarbi e i ballerini dell’Opéra di Parigi. Nel film La Sylphide con Aurélie Dupont, Isabelle Ciaravola e i ballerini dell’Opéra. Nel film Proust ou les Intermittences du coeur con Manuel Legris, Hervé Moreau, Eleonora Abbagnato e i ballerini dell’Opéra. Nel film Coppélia con Charline Giezendanner, Pierre Lacotte, Marie-José Redent, Cyril Mitilianed e gli allievi della Scuola di ballo dell’Opéra di Parigi. Le sue interpretazioni sono state immortalate anche nei filmati Jewels di George Balanchine; Proust di Roland Petit; La Danse diretto da Frederick Wiseman; La Petite danseuse de Degas di Patrice Bart; Les Enfants du paradis di José Martinez; Célébration di Pierre Lacotte; Mathieu Ganio, une étoile romantique diretto da Marlène Ionesco, e molti altri.

Si ricorda anche lo spettacolo di grande successo in Francia Le rappel des oiseaux, un adattamento eseguito e danzato tratto dal Journal d’un fou di Gogol, interpretato da Mathieu Ganio (sia in veste di attore che in quella di danzatore), accompagnato al pianoforte dall’artista giapponese di fama internazionale Kotaro Fukuma, con la coreografia di Bruno Bouché, adattamento e messa in scena di Orianne Moretti (già danzatrice al “Ballet National de Marseille”), su musiche di Bach, Rameau, Couperin.

Nel 2005 ha ricevuto il prestigioso Prix Benois de la danse per il ruolo di James ne La Sylphide, e riferito a quell’occasione Mathieu Ganio disse in una mia intervista:La Sylphide è uno dei primi balletti che ho visto e mi ha subito conquistato. Pierre Lacotte mi ha dato la possibilità di tenere il mio debutto da étoile in questo ruolo così ricco ed intenso. Ho avuto la fortuna di poterci lavorare con Laurent Hilaire e Ghislaine Thesmar, ed in seguito con Manuel Legris che mi hanno insegnato tantissimo su questo titolo e sul lavoro artistico da svolgere. Mi sono lasciato guidare dalle loro immagini, dalle loro indicazioni e dalle loro conoscenze, completandomi con ricordi ed impressioni delle produzioni precedenti, ed in particolare dal film con Michaël Denard”.

Mathieu Ganio saluterà il palcoscenico e il suo pubblico sabato 1° marzo, dopo la rappresentazione del balletto Onegin (tra i suoi preferiti) in cui interpreta il ruolo del protagonista. Dal romanzo in versi di Puškin, “Eugenio Onegin”, opera di punta della letteratura russa del XIX secolo, John Cranko ha tratto materiale per un balletto incentrato su cinque personaggi: il poeta Lenskij, fidanzato della dolce Olga, e Tatiana, la sorella maggiore, innamorata del dandy Onegin, che la trascura prima di capire, troppo tardi, quando lei sposa il principe Gremin, che lui si è perso la vita. Se il coreografo non si sofferma sulla dimensione sociale dell’opera di Puškin, ne restituisce fluidità e poesia attraverso una scrittura neoclassica di impressionante virtuosismo. Creato nel 1965 su musica di Čajkovskij, questo balletto è entrato nel repertorio dell’Opéra National de Paris nel 2009. Dalla casa di campagna delle due sorelle alla sala da ballo del principe Gremin, traduce con grande acutezza psicologica le speranze e le disillusioni giovanili, le occasioni perdute e il morso del rimorso.

Noi tutti inviamo a Mathieu Ganio i migliori auspici per il futuro, certi che la sua danza e il suo essere artista di temperamento gentile, gusto signorile ed eccezionalmente sensibile alla bellezza, sapranno ancora donare gioia ai suoi tantissimi ammiratori e sostenitori.

Michele Olivieri

Foto di Bertrand Gicquiaux

www.giornaledelladanza.com

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